Il buonsenso ed il regolamento.

3 febbraio 2012
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Scrivo questo comunicato reduce dalla partita (non) disputata tra Net1 Povolaro e Rosà, campionato di Promozione Vicentina, profondamente amareggiato.
Alle 20:40 circa di questa sera, gli ufficiali al tavolo di gara si rendono conto che la console del tabellone elettronico del palasport di via Malaparte non funziona. Viene segnalata la necessità, a regolamento, di avere presso il campo di gara le attrezzature di riserva in caso di guasti tecnici. A termini di regolamento, la società di casa non ha presso il campo un orologio sostitutivo, pertanto gli arbritri sig.ri Maculan e Bernini sono legittimati a prendere qualsiasi iniziativa prevista dalla Federazione. Nel frattempo, come viene loro comunicato, una persona è partita in direzione Dueville per recuperare attrezzature di emergenza al Palasport, dove abbiamo il magazzino della ns. società.
Alle ore 21:00 in punto, nonostante abbiamo informato che le attrezzature erano in arrivo, gli arbitri decidono per l’impraticabilità del campo, chiudono il referto e si dirigono agli spogliatoi, congedando anche gli addetti al
tavolo.
Il risultato sarà quasi sicuramente una sconfitta a tavolino e probabilmente anche una multa alla società.
A termini di regolamento, la decisione è ineccepibile ed indiscutibile.
Ciò che mi lascia un senso di sconforto è che nessun giocatore, dirigente o membro del Basket Rosà ha mosso nessuna critica prima della decisione arbitrale, in quanto capivano che si trattava di un inconveniente. L’orologio da tavolo ed il segnapunti manuali sono arrivati al campo di gioco alle ore 21:07. Un tempo ragionevolmente comprensibile, soprattutto in un campionato dove non c‘è un livello competitivo professionistico.
Osservare pedissequamente il regolamento in questo caso è prova, a mia opinione, di una mancanza di rispetto per tutti i tesserati al campo, per gli spettatori, e per il movimento sportivo in generale. Capita non di rado di attendere l’inizio di una partita perché un arbitro tarda qualche minuto ad arrivare al campo di gioco, ma nessuno ha mai obiettato sulla questione. Nella categoria di promozione, tutti i giocatori, arbitri e tesserati sono o studenti, o lavoratori, che per prendere parte alla partita della settimana fanno delle rinunce a livello lavorativo, familiare o semplicemente fanno
sforzi per conciliare una passione con la vita di tutti i giorni. Il mio invito è quello di considerare questi fattori quando si applica una regola, dopotutto siamo esseri umani e possiamo comprendere gli errori e gli imprevisti, e non macchine per le quali esiste il bianco o il nero, senza nessun genere di sfumatura.

Massimo Scalchi
Capitano Net1 New Basket Povolaro