Vbg, svolta rosa. Sandon presidente

6 dicembre 2011
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La curiosità. L´ex pluricampionessa di Vicenza, candidata alla Hall of Fame della Fip, ha accettato di guidare il club.

Il Vbg si rifà il look. Elio Peloso lascia la presidenza e consegna il testimone ad una delle figure più carismatiche e prestigiose della pallacanestro femminile: parliamo di Wanda Sandon, una delle più grandi, se non la più grande ala-pivot della storia cestistica nazionale. Bellunese di Trichiana, vicentina d´adozione, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell´As Vicenza, scovata da Concato.
Il suo kilometrico curriculum di successi parla di uno scudetto juniores in terra berica, poi 10 titoli assoluti tra Vicenza, Sesto San Giovanni e Torino, con 218 presenze in nazionale. Sposata con Uberto Campiello, ex giocatore della Pallacanestro Vicenza, è madre di Umberto ed Andrea, guarda caso pure loro giocatori di basket di buon livello.
Tornando alla Wanda “nazionale”, tra l´altro candidata ad entrare nella Hall of Fame (l´Arca della Gloria) della Federbasket, seguendo i figli era molto prossima al mondo del basket maschile. Dopo l´avvio della collaborazione fra Pallacanestro Marostica, Vbg e Trasteverina, il presidente marosticense Michele Mancinelli ha cominciato a “corteggiarla” per proporle un ruolo importante all´interno dello staff. «Al primo approccio – confessa Sandon – ho declinato l´invito. Poi c´ho ripensato ed ho ritenuto che, da parte mia, fosse giusto impegnarsi per una buona causa».
Il suo sarà un ruolo di rappresentanza, o avrà funzioni operative?
«Cercherò di essere più operativa possibile; c´è tanto da fare: dai rapporti con le scuole e con i dirigenti scolastici, a quelli con i genitori, con le società, con le amministrazioni comunali; e poi se ci sarà da fornire un contributo di idee, sono a disposizione».
Da presidente donna, che effetto le fa dirigere un club prettamente maschile?
«Al momento nessuno, anche perché, seguendo i figli fin da piccoli, sono da parecchi anni nel mondo della pallacanestro maschile».
Quali sono le priorità da affrontare, in relazione a questa collaborazione con Marostica e Trasteverina?
«Intendiamo cooperare con tutti e la nostra apertura, in questa direzione, è totale. Il momento economico contingente ci dovrebbe spingere ad unire le forze. Priorità? Partire dal minibasket con un piano serio e ad ampio respiro. Con il Famila Schio, impegnato già da tempo nell´alto vicentino, pensiamo di estendere il progetto avviato da Nicoletta Caselin».
Quali gli obiettivi?
«Innanzitutto non perdere nessuno che parte dal minibasket. Sotto questo aspetto, Concato, con la femminile, è stato ed è un esempio molto lampante e di grande lungimiranza. Guardando più avanti, è chiaro che l´attivitàdovrebbe avere come meta finale la costruzione di una prima squadra composta dai prodotti del vivaio».
Daniele Fattori, da “Il Giornale di Vicenza”, giovedì 01 dicembre 2011 SPORT, pagina 47