L'opinione

6 giugno 2013
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Ho atteso qualche giorno per vedere se mi passava l’arrabbiatura ed essere quindi più sereno nella espressione del mio pensiero.
Purtroppo invece di scemare la mia arrabbiatura ha avuto una serie di motivazioni che hanno confermato il mio malessere.
Ma andiamo per ordine.
Per prima cosa voglio informare chi legge sul cosiddetto regime di “ Doppio Utilizzo”. Da quello che ho potuto capire si tratta di dare la possibilità, a chi ne ha le disponibilità economiche e numeriche in fatto di iscritti, di fare giocare agli stessi iscritti due Campionati che possono essere all’antitesi tra di loro. Nel nostro caso la squadra avversaria targata Favaro, di fatto è la squadre U19 Eccellenza della Umana Reyer. Una stessa squadra può quindi partecipare a due avvenimenti che poi si mettono in antitesi? Naturalmente non ho nulla da eccepire sui Regolamenti Fip che consentono questo fatto, di contro penso che se si vuole ottenere un doppio risultato dagli stessi ragazzi si dovrebbe però sottostare ai regolamenti generali e non avere possibilità su possibilità. I Paly Off della serie D sono stati sospesi perché la Reyer doveva fare, nello stesso periodo, le finali nazionali di categoria; ma le date di questi avvenimenti non erano note all’inizio dei Campionati e perché allora dare una ulteriore possibilità a queste società, che non saranno mai le piccole società ma le società che partecipano anche alla stesura dei Regolamenti.
Per seconda cosa mi preme sottolineare come al termine della gara di semifinale gara 1, mi sono sentito mortificato nel constatare in maniera diretta e personale che di fronte a ragazzi che studiano, che lavorano e che ritagliano nella loro giornata il tempo per cercare di allenarsi, avevo una società professionistica che invade il campo dei dilettanti per portare a casa un titolo. Io non credo che Reyer abbia bisogno della promozione in C2, cosa se ne fa? Di sicuro ha tolto a dei dilettanti la soddisfazione di vedere il loro lavoro, la loro fatica ed il loro impegno profuso nell’arco di un intero anno, e nel nostro caso nell’arco di un triennio, per una vana gloria.
Poi affrontiamo l’argomento arbitraggio: definirlo poco professionale è sicuramente un eufemismo; volendo essere più concreti non mi è piaciuto; non centra nulla il risultato finale, scontato si può dire già dall’inizio visto la corazzata che dovevamo affondare con le nostre uniche forze. Già uniche forze, perché di sicuro non abbiamo mai in nessuna occasione avuto un gesto di clemenza o di comprensione da parte degli arbitri. Tra l’atro mi preme ricordare che uno dei due fischietti, nella passata stagione, dopo aver detto e scritto cose non veritiere nel referto di una gara a Mestrino, per le quali il Giudice Sportivo aveva inferto al nostro allenatore 4 giornate di squalifica, si è visto, lo spero almeno, mortificato allorquando al nostro ricorso alla Commissione Giudicante la stessa aveva annullato il provvedimento inflitto dal Giudice di Primo Grado in quanto il fatto non sussisteva e quindi confermava le falsità dichiarate. Quando ho visto entrare questo signore in Palestra ho pensato che, forse, il Designatore Arbitrale non fosse al corrente di questa cosa perchè in quello stesso momento ho pensato che, forse, l’arbitro potesse avere dei risentimenti nei nostri confronti; non ci è voluto molto per averne la conferma. Credo che difficilmente un arbitro assegni in una stessa gara ben 5 falli tecnici; è vero noi eravamo molto nervosi, sentivamo la partita come l’esame di un liceale agli esami di stato, come detto per noi era il frutto di una stagione, ma l’acredine ed il ghigno di questa persona quando ci colpiva erano talmente evidenti e palesi che alla fine ho ritenuto giusto applaudire una sua ennesima sciabolata.
Per ultimo il pubblico: al di la di come finirà questa faccenda, voglio dire a chi è venuto in palestra a sostenere i nostri ragazzi che sono loro estremamente grato perché ho constatato con mano che il lavoro che sta portando avanti la Pallacanestro Lido al Lido di Venezia, tutta la Pallacanestro Lido dal Presidente all’ultimo collaboratore, sta dando i risultati sperati. Non c’era un buco libero in tribuna e attorno alle ringhiere nessuno spiraglio; quando sono stato espulso, non ho trovato un buco dove infilarmi. Il nostro pubblico è stato veramente in nostro sesto uomo; peccato che loro erano in sette, cinque del quintetto e due scartine.
In ogni caso andremo a Favaro e venderemo carissima la nostra pelle; spero in un arbitraggio all’altezza della situazione perché per noi la partita non è ancora chiusa; voglio una gara diretta in maniera corretta, senza favoritismi, che ci dia la possibilità di valutare quale sia la differenza tra noi e loro. Ai miei ragazzi dico che la nostra Società è loro grata per quello che hanno fatto e che faranno in seguito ed ancora un Forza Lido.

Pasquale Esposito
da http://www.pallacanestrolido.it/