Basket in Promozione con baby e zii illustrissimi

11 settembre 2012
pittis_tribuna_treviso.jpg

Treviso attende ancora di sapere in che torneo giocherà, ma ai tifosi intanto l’idea non dispiace

Ancora non è dato conoscere il campionato nel quale Treviso Basket giocherà la prossima stagione: Promozione o Prima Divisione? C’è da immaginare che i tifosi della ex Benetton, pur interessati, non ci perdano esattamente il sonno, ma bisognerà attendere che il comitato provinciale si pronunci. E lo farà non prima che si riunisca il relativo consiglio, ossia giovedì sera. La questione è riassumibile così: il torneo di Promozione è a 16 squadre e finora i club iscritti sono 15. L’ultima (tutte comunque hanno presentato domanda entro i termini dell’8 settembre) uscirà tra Vedelago, se accetta di partecipare a questo campionato (l’alternativa è la Prima Divisione) e Treviso, a meno che non ce ne siano altre: e questo lo dovrà stabilire il consiglio. Per cui prima di annunciare la lista completa delle 16, bisogna controllare le situazioni di altre società.
«Chiaro che se restano solo quelle due squadre il problema è risolto, altrimenti si va per graduatorie», spiega Bruno Polon, presidente del comitato, «Il regolamento dice che se una squadra retrocessa o la prima delle non promosse chiede di essere riammessa, deve seguire una certa procedura, e noi certamente non possiamo lasciarla fuori a priori. Il comitato sta valutando le varie graduatorie e giovedì ci pronunceremo in merito».
I tifosi comunque ci tengono a continuare ad avere una loro squadra, il sogno sarebbe che giocasse non alla Ghirada, nella sede cioè di Verde Sport (cordone ombelicale che si vorrebbe quasi recidere), bensì alla palestra del Centro Natatorio, terreno già di altre squadre ma dove la capienza è superiore. Perché metti caso che la mista under 19-over 40 prenda piede e desti simpatia ed interesse, dove le metteranno le centinaia di sostenitori che vorranno andare a gustarsi il (possibile) ritorno in campo di Iacopini, Pittis e Vazzoler?

(si. fo.) – da “La Tribuna di Treviso”