La Velco Vicenza punta alla serie A3 con il tecnico Voltan.

28 maggio 2012
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Intervista al general manager Bedin

Dopo cinque anni, da quando la Velco As Vicenza Velco è stata rifondata, finisce l´era Gorlin e si apre quella di Michela Voltan. Sarà infatti l´ex giocatrice biancorossa, già legata fino a due anni fa al club di patron Concato, a guidare la prima squadra. L´accordo è spiegato nei dettagli dal general manager, Mario Bedin.
Che tipo di accordo è stato stipulato con Voltan?
«Abbiamo definito un contratto biennale, con l´opzione per un terzo anno».
Per il 2012/2013 sarà B Regionale o campionato di sviluppo, la cosiddetta A3?
«Diciamo B Regionale, ma le porte per poter affrontare il campionato maggiore rimangono aperte, in attesa di un´evoluzione di alcune situazioni. A breve i chiarimenti».
Il presidente Antonio Concato, superati i problemi di salute, è di nuovo battagliero.
«Assieme a Gorlin abbiamo riaperto un settore giovanile allo sbando. Ora stiamo raccogliendo i primi risultati ed il lavoro che imposteremo avrà come obiettivo un ulteriore potenziamento. A quale campionato parteciperà la prima squadra? Spero la A3: come costi possiamo farcela. Altro discorso è se intendiamo giocare un campionato di qualità».
Anche il ds Gianfranco Dalla Chiara, in assonanza con il general manager, ribadisce l´importanza di puntare sui giovanile.
«È un impegno gravoso – spiega Dalla Chiara – ma è l´unica strada per avere un futuro. Indipendentemente, che possa essere B Regionale, o A3, il nostro obiettivo sarà far crescere le giovani. Michele Statua, responsabile del minibasket e dei rapporti con le scuole, ha operato egregiamente e la prossima stagione, tanto per fare un esempio, sarà ai nastri di partenza anche una formazione Esordienti, composta da ragazze di prima media».
Conclude Bedin: «Come Velco As Vicenza auspichiamo che l´amministrazione comunale apprezzi gli sforzi che stiamo compiendo e ci possa venire incontro sulla concessione di spazi nelle palestre della città. Ogni anno aumenta il numero delle squadre e si rende quindi necessario un monte ore sempre più elevato per consentire alle nostre formazioni giovanili una preparazione seria ed accurata».
D.F. – da “Il Giornale di Vicenza”, lunedì 28 maggio 2012 SPORT, pagina 35