Preview VelcoFin – C. Scrivia, coach Chimenti: “Alla qualità delle loro singole opponiamo il no

13 gennaio 2018 AUTORE: mecu
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Se l’apertura del 2018 non è esattamente stata da custodire nel cassetto dei ricordi più cari – ogni riferimento alla sconfitta di Albino è assolutamente voluto – il prosieguo del nuovo anno – ovvero la settimana che andrà a chiudere il girone d’andata – se possibile, ha fatto ancora di più. Proprio i giorni antecedenti la sfida con Castelnuovo Scrivia, quella che potrebbe regalare a Vicenza un posto in quarta fila – forse addirittura terza – tra le magnifiche otto destinate a contendersi la Coppa Italia, hanno riservato alla pattuglia biancorossa un concentrato di… contrattempi tutti da raccontare. Ad inaugurare il “cartellone” degli spettacoli ecco Melisa Brcaninovic, relegata ai box da un irrigidimento di collo e schiena che ha costretto lo staff medico agli straordinari, così da permettere all’atleta bosniaca di ritrovare, seppur parzialmente, il campo solo nella seduta di Giovedì sera. Per non lasciar sola e raminga la ragazza di Tuzla – e nella stessa giornata di Martedì – Valentina Stoppa ha rimediato una contrattura al bicipite femorale sinistro che, nella più ottimistica delle previsioni, potrebbe risolversi giusto per la partita, offrendo alla guardia sanmartinara un supplemento di riposo del quale avrebbe volentieri fatto a meno. E Giovedì… ecco l’anteprima del gran finale, con Irene Gamba a far bella mostra di sé esibendo quattro dita delle mani – equamente distribuite – accuratamente fasciate, causa un incidente domestico sul quale vige il… segreto istruttorio. Anche qui, giusto per cementare lo spirito di squadra e di appartamento, la chiusura – almeno questo è l’auspicio – spetta a Francesca Santarelli: gran botta sul volto che castiga il suo aiuto difensivo – si dice il peccato, non il peccatore – all’apparenza nulla di grave nell’immediato, nella sostanza, invece, corsa al pronto soccorso in tardissima serata. Risultato: visita, esami diagnostici per trauma cranico e notte al San Bortolo in osservazione. Poi, ai primi chiarori del giorno, il ritorno a casa, con tanto di collare e raccomandazioni: se tutto andrà bene, Domenica potrebbe – e qui il condizionale è d’obbligo – essere della partita.

“Dispiace certamente aver gettato via l’occasione Albino – argomenta coach Jonata Chimenti – e ancor più non aver avute tutte le giocatrici a disposizione per il programma di questa settimana: un intoppo che potrebbe lasciare strascichi a livello mentale. Ma non mi piango addosso, sono in palestra a lavorare, è una partita importante e credo che la squadra, se preparata, se la possa giocare. La situazione è all’insegna dell’emergenza, ma la vita continua ad andare avanti e così la pallacanestro”. E’ un nocchiero pragmatico, quello biancorosso che si avvicina al “match point” per la F8 alla guida di una formazione la cui reale, attuale, consistenza risulterà evidente solo a confronto iniziato: e sulla quale, complice la giovane età, potrebbe anche pendere la spada di Damocle del “dentro o fuori”, ovvero la pressione dettata dalla necessità di fare risultato. E se è vero che, alla qualificazione, nessuno certo pensava durante la preparazione estiva, è altrettanto innegabile che, avendola a portata di mano, sarebbe davvero un peccato lasciarsela sfuggire. Ma il “play caller” di Sansepolcro getta acqua sul fuoco. “Secondo me c’era più pressione ad Albino – sentenzia – perché là avevamo tutte le carte in regola per centrare l’obbiettivo. Penso che le ragazze abbiano capito di non aver garantito una prestazione all’altezza in Lombardia e che abbiamo bisogno di giocare una partita convincente in casa. Cosa quasi mai accaduta, visto che le prove migliori sono giunte fuori, e che potrebbe così offrire un’opportunità di riscatto. Per quanto riguarda l’età, dico che queste giocatrici hanno vinto titoli giovanili, giocato su palcoscenici importanti e credo abbiano esperienza sufficiente per affrontare una sfida senza domani”. Proprio con quell’Eco Program che certo non difetta in qualità e rotazioni: a partire dalla regia di Corradini – una carriera in A1 – per giungere al peso specifico e alla sostanza di Katshitshi – totem congolese l’anno scorso a Cuneo – e Ljubenovic nel pitturato, passando per il talento e la produttività di Tayara Madonna, la scorsa stagione protagonista alla corte di patron Antonio Concato: e per una serie di variabili – leggi Vitari e Colli – di acclarato spessore.

“E’ una squadra completa nei vari reparti, con cambi all’altezza, e che può tranquillamente stare nelle prime quattro posizioni in classifica: non ha iniziato bene la stagione, ma ora è in netta ripresa. Incontrarla adesso è difficile ma, allo stesso tempo, questa partita potrà dirci davvero a che punto siamo. Se Castelnuovo ha atlete importanti, VelcoFin mette in campo la seconda miglior difesa del campionato e nulla ha da invidiare alla voce punti segnati. Insomma, realizziamo tanto quanto loro e subiamo meno. La nostra è una squadra compatta e sono curioso di vedere come Scrivia reagirà di fronte ad un gruppo che fa dell’aggressività difensiva e della capacità di passarsi la palla in attacco un punto di forza”.

VelcoFin – Eco Program andrà in scena Domenica 14, alle 18, sul glorioso legno del PalaGoldoni di Vicenza: arbitri Sara Canali di Gandino e Francesca Finazzi di Milano.

Ufficio Stampa Velcofin VI