Il ritorno di Caldaro al palaGoldoni

9 dicembre 2017 AUTORE: mecu
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Sarà ancora orfana di Francesca Santarelli la VelcoFin che – all’approssimarsi dell’undicesima giornata, in programma domenica 10 con inizio alle 17 – si appresta ad aprire i battenti del PalaGoldoni per accogliere Cagliari e, soprattutto, riabbracciare Eugenia Caldaro, ieri protagonista nelle fila biancorosse e oggi inamovibile punto di riferimento della formazione isolana. Dopo il meritato e corroborante successo ottenuto sul legno di Crema, il team di coach Jonata Chimenti si trova ora a guardare in faccia una “manita” di partite che potrebbero schiudere scenari impensati – e, probabilmente, impensabili – alla vigilia del campionato. Proprio così, perché gli appuntamenti in calendario sino all’epilogo del girone d’andata offrono a Vicenza l’accattivante opportunità di scalare la classifica quanto basta per assicurarsi una delle prime quattro posizioni: che, tradotto, significa ottenere il visto per la Final Eight di Coppa Italia in arrivo a Febbraio. Cagliari, Marghera e Castelnuovo Scrivia – in casa – Carugate e Albino – lontano dalle mura amiche – sono i toponimi evidenziati da Ferri &C. non solo sulla carta geografica dell’Italia settentrionale, ma, anche e soprattutto, nel programma delle tappe da conquistare per tagliare l’ambito traguardo. Una alla volta, passo dopo passo, con la piena consapevolezza che le prossime avversarie poco avranno da perdere e molto da guadagnare nel confronto con le beriche. Chi per allontanarsi quanto prima dalla zona a rischio della graduatoria – leggi Carugate, Albino e lo stesso gruppo capitanato da coach Federico Xaxa – altri, come Castelnuovo Scrivia, per restare agganciati al trenino della Coppa o – è il caso di Marghera – per confermare e accrescere i tanti segnali di crescita sin qui evidenziati.

Toccherà innanzitutto a Cagliari il compito di saggiare la consistenza delle aspettative biancorosse e dare una parziale risposta alla legittimità delle stesse, anche se la formazione sarda sta attraversando un periodo assai complicato alla voce infortuni, complici le assenze di Elena Borsetto – ai box dopo la frattura alla mano destra rimediata alla terza giornata con Pordenone – e Chiara Rossi, indisponibile nelle ultime tre partite a causa di un tendine d’Achille in continua sofferenza. Entrambe, però, sembrano aver superato la fase critica e, ripresa la preparazione – più individuale che di squadra – potrebbero anche guadagnare campo, seppur solo per pochi minuti, nella sfida vicentina. L’assenza delle ex Villafranca e Virtus non ha comunque impedito a Caldaro e compagne di violare il parquet di Albino e inanellare la seconda vittoria in stagione (54-67) dopo aver liquidato Marghera (57-52) alla “prima” nell’impianto di Is Mirrionis. Caldaro, appunto. Sempre presente e nello starting-five in tutte e dieci le gare sin qui disputate, “Eu” è la certezza sulla quale fanno affidamento tanto le giocatrici quanto lo staff tecnico del Cus, responsabilizzando l’atleta vicentina al punto tale da farne la top scorer del team (113 punti in 342′ giocati, con 43% da 2, 64% ai liberi e quasi 6 rimbalzi a partita). La play-guardia cussina Rachele Niola e Natasa Tomasovic, centro bosniaco dell’Orlovi Banja Luka, sono gli altri due punti fermi di un quintetto che può aggiungere centimetri e peso nel pitturato grazie all’esperta Giulia Ridolfi e trovare in Gaetani e Sorrentino alternative preziose per le acciaccate play e guardia titolari.

Eccezion fatta per Santarelli, ancora bloccata dalla sub-lussazione alla spalla sinistra, VelcoFin arriva all’appuntamento interno dopo una proficua settimana in palestra, in buone condizioni fisiche e con un concentrato di autostima in saccoccia: insomma, con tutto quanto serve per iniziare la miniserie nel migliore dei modi. Ma alle parole e ai tanti buoni propositi dovranno seguire i fatti. Si gioca Domenica con palla a due alle 17.00 – orario anticipato per permettere a Cagliari di prendere il volo serale da Verona – nel fortino del PalaGoldoni, arbitri Giulia Caravita di Ferrara e Francesca Di Pinto di Pesaro.

da Ufficio Stampa VELCOFIN