Ludovico Santon, "Pietra miliare" del basket Ponzano

25 settembre 2012 AUTORE: 123
ludo_dante.jpg

Questa settimana incontriamo una pietra miliare del basket Ponzanese: Ludovico Santon.
Ludovico o conosciuto anche come Lodovi’ nasce a Treviso nel lontano 7 giugno dell’83. Ludovico è un bambino mingherlino, la mamma Violena nota il suo piacere per la palla a 4 anni, a 5 vieni arruolato nel minibasket di San Pelaio ma con il dubbio che sia troppo minuto. Papa’ Gabriele ora Team manager del Ponzano Basket, se lo ricorda mentre fa autocanestro con delle scarpe che ora non si possono paragonare alla sua fantastica collezione di Jordan. Segue con le scuole Benetton e viene convocato anche in nazionale giovanile. Nel mondo del basket il suo ruolo diventa quello di guardia – ala, con un braccio che da fuoco al tiro da tre. Le esperienze di Ludovico sono tante, ne citiamo solo alcune tra le piu’ importanti, esordio con Istrana, Bassano e Brescia per poi tornare nel vivaio Ponzanese.

/Entriamo nella tua vita personale. Sappiamo che sei fidanzato, da quanto e con chi?*
Ormai sono fidanzato da 3 anni con Giorgia e convivo da 1. Un’esperienza sicuramente nuova. Poi da quasi un’anno abbiamo un fantastico bulldog inglese che e’ la mia passione… Come si dice? A Dante manca solo il dono della parola, un figlio.

Hai imparato a cucinare con la convivenza oppure vai a scroccare qualche piatto a casa dei tuoi visto che non vivete per niente distanti?
Beh diciamo che con qualcosina me la cavo, sicuramente e’ Giorgia quella che si sbizzarisce in cucina. Non nego che pero’ quando ne ho l’occasiona vado dai miei o da i suoceri con Giorgia di domenica che potrebbero fare concorrenza a Benedetta Parodi.

Il tuo piatto preferito?
Tortellini prosciutto e panna e come secondo una bella fiorentina.

Ora il basket. Quest’anno, come l’anno precedente, l’infortunio al quanto fastidioso ti tiene bloccato. Che programmi hai?
Il programma e’ quello di operarmi con il nuovo anno, avendo certezza che saro’ pronto per la prossima stagione a riprendere il posto di capitano nella mia squadra.

Sappiamo che quest’anno sei il braccio destro di Sanesi. Cosa ci possiamo aspettare da questa squadra e da questo duo visto che vi conoscete da tanto?
Sono sincero, sono un po’ titubante, ma spero che la squadra riesca a capire l’importanza di rimanere in gioco fino alla fine e di formare un gruppo unito. Ho notato “non nella mia squadra” ma in generale, che i giovani non sanno piu’ apprezzare lo sport. Non ne capiscono il valore e quello che ci vuole per fare squadra, peccano di presunzione e rispetto. Peccato. Per quanto riguarda la collaborazione, spero di imparare tante cose che mi saranno utili in futuro per un’eventuale posizione da allenatore.
Lui mi fa capire delle cose che sicuramente da giocatore non riuscivo a comprendere o vedere.

Certamente ti manca giocare. Raccontaci come vivevi i tuoi pre partita. Qualche canzone che ti caricava o addirittura qualche film prima della partita?
Avevo dei riti scaramantici un po’ bizzarri, lavarmi i denti prima di giocare e fare la pipi’ due volte prima di entrare in campo…Per quanto riguarda film o musica non facevano parte del mio pre partita, ma il mio artista musicale preferito e’ Notorious, mentre per il film tutta la saga Ritorno al futuro.

Lo scorso anno hai partecipato al campionato anche se per un breve periodo, qualche preferenza come compagno di squadra?
Marco Fighera, con lui c’e’ stato subito un legame. E’ bello secondo me quando in una squadra riesci a stabilire subito una connessione con i compagni. Rende tutti piu’ positivi e piu’liberi di esprimersi quando ce n’e’ bisogno.

Giocatore piu’ forte contro cui hai giocato?
Matias Chahab, per lui tanti anni di basket.

Hai qualche momento che ti piace ricordare dei tuoi anni di basket?Preferito o che comunque ti ha fatto emozionare?
Beh un momento emozionante e’ stato quando ho giocato in nazionale… Sentire l’inno italiano prima di giocare in un palazzo gremito di gente fa sempre il suo effetto.
Altro momento da ricordare e’ stato un torneo che feci a Varese all’eta’ di 15 anni dove giocai contro un giovane di nome LeBron, chi l’avrebbe mai detto che sarebbe diventato quello che e’ oggi.
Per concludere…

Season NBA rimane d’obbligo la domanda: squadra e giocatore preferito?
Guarda da un paio di anni ho questa esigenza di andare a New York ogni anno e se riesco non perdo l’occasione di andare a vedere i miei fantastici Knicks. Giocatore preferito? Carmelo Anthony.

N.E.S