Intervista ad Alice Basso, guardia/ala della Felmac Limena

4 gennaio 2017
Intervista ad Alice Basso, guardia/ala della Felmac Limena

Grazie all’esperienza maturata con l’amico Enrico Ferranti Adriano “Papà Fox” Volpin si è cimentato nell’intervista ad uno dei due nuovi arrivi in casa Pallacanestro Limena.

Alice parlaci un po’ di te.
“Ho 20 anni, sono nata ad Asiago. Sono al secondo anno di ingegneria dell’energia e mi appassionano molto i miei studi”.

Ci racconti il tuo percorso nella palla a spicchi?
“Il basket è una passione di famiglia, mio papà è mio fratello mi hanno spinta a provare (all’inizio ero molto titubante, ma ora gli sono grata per aver insistito). La mia carriera è iniziata ad Abano all’età di 11 anni, molte delle mie compagne dell’epoca le ho ritrovate qui a Limena. L’anno più importante per la mia formazione cestistica è stato quello della terza superiore in cui sono andata a giocare alla Reyer. Lì ho trovato un ambiente stimolante e competitivo che mi ha spinta a dare il massimo, e non dimenticherò mai l’esperienza delle finali nazionali( se ci penso mi vengono ancora i brividi per la semifinale persa ai supplementari). Dopo l’esperienza veneziana sono ritornata ad Abano, ma ho smesso di giocare per affrontare al meglio la maturità. Mi ci voleva una pausa per capire che senza il basket non so stare, e quindi eccomi qui”.

Ricordi la tua prima partita tra i professionisti?
“Ricordo che ci sono state molte partite “cruciali” che mi hanno fatta entrare in campo con lo stomaco chiuso per l’ansia, se poi si trattava di giocare con gente più “anziana” ed esperta la preoccupazione cresceva”.

Che emozioni ti trasmette questo sport?
“Le emozioni sono tante: prima di tutto ci sta la voglia di fare gruppo, di sentirsi squadra sia quando si vince ma soprattutto quando si perde. Le partite migliori sono quelle punto a punto, in cui stare in campo è una responsabilità e stare sedute in panchina una sofferenza. Capita pure di arrabbiarsi e di aver voglia di fare tutto da soli, ma a quel punto ci sono le compagne che ti rimettono in riga. È difficile spiegarlo a chi in campo non c‘è mai stato: il basket è un sacco di cose e il bello è che non se ne ha mai abbastanza”.

I TUOI PREGI E DIFETTI SPORTIVI?
“Una domanda difficile, ci vuole molta consapevolezza di sè per riuscire a rispondere. Un pregio credo sia la disponibilità a mettersi in gioco e aiutare le altre quando serve. Per quanto riguarda i difetti ce ne sarebbe una lunga lista, soprattutto tecnici (ma a quelli ci pensa il coach). Ci sono volte in cui fatico a mantenere la calma, e la poca lucidità mentale mi porta a fare errori in partita”.

Le tue passioni oltre la pallacanestro?
“Mi piace molto leggere, romanzi soprattutto e qualche giallo. E poi c‘è la musica, niente come la musica sa trasmettermi emozioni”.

Che obiettivi ti poni per questa stagione e per il futuro?
“L’obbiettivo è vincere il campionato, siamo sulla buona strada e…non dico altro, la fortuna non va sfidata! “

Ringrazio Alice per la disponibilità e spero che anche per lei sia una
“…. bea storia”

fonte: pafox.blogspot.it