Sconfitta di misura contro Roncaglia

29 gennaio 2015 AUTORE: timer
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Snob
RV Basket PD 58- Favaro U17E 77

Mancano solo due giornate alla fine di questa prima fase del campionato élite, poi ci saranno le Final Four e una complessa seconda fase con squadre appartenute al campionato di eccellenza. Ormai matematicamente primi aspettiamo di conoscere quale sarà la seconda del girone escludendo Treviso nostro prossimo avversario. Il tempo e gli incontri che affrontiamo dovrebbero servire a migliorare i meccanismi di gioco riducendo al minimo le lacune che possono aiutare qualsiasi avversario, cosa quasi irrimediabile contro grosse squadre organizzate, ma inconcepibile se pensiamo che a un certo punto di anche questa partita abbiamo rimesso in gioco un collettivo oggettivamente inferiore sul piano tecnico . E’ come se le idee si smarrissero, il canestro si allontanasse, qualsiasi avvicinamento impossibile mentre al tuo avversario riesce tutto. Questa sensazione di sterilità agonistica già provata con Marcon e Arilica ci ha dato grossissimi dispiaceri ma evidentemente nessun ricordo tanto amaro da non capire che siamo i soli responsabili del nostro futuro. Avendo presente quello che sappiamo esprimere in condizioni normali l’unico avversario imbattibile è la mancanza di sicurezza collettiva che spesso contagia tutti i presenti, forse coach incluso. Sabato sembrava bastasse un Favaro discreto per portare a casa il risultato ma dopo due tempi abbastanza gradevoli e rilassati ci siamo scontrati al rientro dopo l’intervallo lungo con una formazione determinata a giocare ogni punto per mostrare di saper giocare e non voler subire nessuna umiliazione mentre i nostri si scaricavano ogni responsabilità incapaci di trovare insieme un filo decente di fronte comune di gioco attacco – difesa. Le parole forti di coach Marcello riaccendevano i motori in tempo per non creare illusioni ai giocatori locali e spegnere un’incomprensibile crisi motivazionale dei Nostri. Per tenere alta la concentrazione nelle prossime settimane il lavoro sarà duro e solo i ragazzi devono capire che l’unica sconfitta che non si può accettare è solo quella contro se stessi e nello sport di squadra la fortuna è che ogni pezzettino che porti serve al gruppo per comporre un quadro vincente mentre sarebbe per te impossibile affrontare qualsiasi avversario da solo.