#Derbytime: l'intervista. Rebasket-BMR, fratelli a confronto

20 febbraio 2015
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Brogio (Bmr) e Giudici (Crisden), una sfida in famiglia.

Fratelli contro. Il derby di sabato sera (palla a due, lo ricordiamo, posticipata alle 21) metterà di fronte Martino Brogio e Davide Giudici, lo scorso anno compagni di squadra alla Bmr ed ora impegnati, rispettivamente, in maglia scandianese e rubierese. Di seguito le loro impressioni sulla sfida e sulla stagione, non senza qualche punta di ironia.

Domanda facile per iniziare: chi vince il derby e perchè?
Martino Brogio: “Ovviamente lo vinciamo noi! Semplicemente perchè siamo più forti e abbiamo dimostrato di poter dire la nostra in un campionato come questo”.
Davide Giudici: “Noi, perchè ne abbiamo più bisogno”.

Una caratteristica cestistica di tuo fratello che vorresti avere.
MB: “Ce ne sarebbero tante, ma se devo sceglierne una, sceglierei sicuramente il suo palleggio: non gli porti via la palla neanche se gli stacchi il braccio a morsi”.
DG: “Oltre all’altezza e all’età, la coordinazione nei movimenti offensivi, specialmente in situazioni di traffico”.

Come mai la Crisden sta faticando tanto?
MB: “Ad inizio anno se mi avessero detto che sarebbe andata così mi sarei messo a ridere, ma purtroppo la realtà è questa. Penso siano state fatte un po’ troppe scommesse, hanno assemblato una squadra fatta da un lato di tanta esperienza e dall’altro di giovani promesse. Credo manchino proprio dei giocatori che facciano da collante tra queste due parti della squadra. Da quello che ho percepito, inoltre, ci sono stati problemi con coach Casoli e gli infortuni capitati nei momenti chiave del campionato non hanno aiutato”.
DG: “Ci vorrebbe una pagina intera. Riassumendo, in ordine d’importanza: la compattezza e l’amalgama costruita in pre-stagione è sparita a causa delle cattive gestioni iniziali; i giocatori senior, io per primo, stanno rendendo meno del previsto; i giovani hanno avuto troppo spazio fin da subito, spesso senza meritarlo a seguito di un buon lavoro svolto in settimana; una serie infinita di circostanze sfortunate tra cui tantissimi infortuni e i rinforzi delle avversarie chirurgicamente inseriti prima di affrontarci”.

La Bmr può raggiungere i playoff?
MB: “Penso di sì, ma raggiungeremo i playoff solo se giocheremo come squadra, uniti, sacrificando le individualità, anche quelle più forti, per il gioco d’insieme. Cosa che, ultimamente, purtroppo non ci riesce molto spesso”.
DG: “La Bmr deve raggiungere i playoff per poter valutare positivamente la stagione. Un gruppo ben consolidato che ha chiuso benissimo la scorsa stagione, rinforzato dall’arrivo di un vincente come Luca Bertolini, deve arrivare nelle prime quattro per giocarsi anche il salto di categoria”.

Quale duello deciderà il derby di sabato?
MB: “Toccherà a qualcuno di inatteso, magari un gregario, ovvero a chi è in grad di fare quelle piccole cose che fanno vincere le partite”.
DG: “Sarà soprattutto la sfida tra due coach molto preparati, forse i migliori della provincia. In campo può succedere di tutto, sulla carta noi siamo più pericolosi vicino a canestro, loro sono davvero temibili dall’arco, ma nel derby tutto può succedere”.

Per chiudere: tornerete mai a giocare insieme?
MB: “Non lo so, ma spero vivamente di si. Le due annate in cui abbiamo giocato insieme mi sono servite tantissimo per la mia crescita come giocatore e come persona. In campo è, ed è sempre stato, un modello da seguire. Se questo non fosse possibile, mi piacerebbe di sicuro averlo almeno come presidente”.
DG: “Difficile, ma nello sport non si sa mai. Negli ultimi anni Martino è cresciuto molto e sta ancora crescendo come giocatore, mentre io sono in fase calante, nonostante un minutaggio sempre importante quest’anno sto soffrendo tanti acciacchi. È già stata una fortuna essere riuscito a giocare due stagioni con lui, se dovesse ricapitare ne sarei ovviamente felicissimo.

Ufficio Stampa Bmr Basket 2000 Scandiano