Coach Massimo Riga: 5 domande sul settore giovanile LBS

22 settembre 2021
Coach Massimo Riga: 5 domande sul settore giovanile LBS

Il Pre-Campionato avanza e le nostre ragazze è già da settimane che sono entrate nel vivo della preparazione. Anche le giocatrici più giovani della Libertas Basket School stanno riprendendo confidenza con il parquet sotto l’occhio attento di Coach Massimo Riga, allenatore della prima squadra della Women Apu Udine e responsabile tecnico del settore giovanile della Libertas Basket School. Abbiamo intervistato il coach in occasione dell’allenamento da lui condotto al Pala Benedetti il 19 settembre nel contesto del progetto Fox Lab.

1) Quest’estate sei arrivato a Udine e ti sei da subito approcciato col settore giovanile LBS… Qual è stata la prima impressione?
Ho incontrato grandi professionisti disponibili ad ascoltare una nuova voce. Anch’io mi sto impegnando a dialogare con loro per capire qual è il percorso migliore da seguire per portare avanti il progetto giovani. Il settore giovanile presenta dei fisici e dei numeri importanti. Noi non dobbiamo far altro che mettere ancora di più al centro del progetto le nostre ragazze. È fondamentale che loro credano nella Libertas Basket School, la quale si sta impegnando per favorire la costruzione di nuove giocatrici, attraverso il miglioramento individuale e, a seguire, il miglioramento delle squadre.

2) Con che obiettivi avete impostato la preparazione?
Ormai è da più di un mese che sto lavorando con le ragazze e mi sono inserito. La linea è stata indicata. Strada facendo incontreremo maltempo, strade chiuse, lavori in corso: quello che purtroppo succede in tutte le strade italiane. L’obiettivo è di arrivare fino in fondo, magari anche con un pochino di ritardo, ma seguendo quel mio credo secondo cui non si deve pensare troppo al risultato della squadra quanto più a migliorare il record dell’anno precedente. Il gruppo serie A ha una media di età tra le inferiori della serie. Le giocatrici più giovani avranno dei minuti importanti per confrontarsi sul campo con giocatrici più forti di loro.

3) Quindi l’idea è quella di inserire, con i giusti tempi, le giocatrici del settore giovanile anche in serie A…
Con i giusti tempi le giocatrici devono recepire gli stimoli, magari accettando di fare qualche allenamento in più e rinunciando a qualcosa, se credono in questo percorso e nella disciplina sportiva. Piano piano potranno diventare delle atlete che studiano. Per ora, sono stato molto contento di vedere durante gli allenamenti tanti begli occhi di ragazze che hanno capacità di assorbire come una spugna i consigli che vengono dati.

4) Cosa dire del Progetto Fox Lab e dell’allenamento svolto a Udine il 19 settembre?
In quell’allenamento congiunto sono stati coinvolti alcuni dei migliori prospetti della LBS, del Sistema Rosa PN, di Gemona Basket, San Daniele e Majanese, le società che stanno partecipando al progetto. Ho portato quella che è una mia idea di allenamento fatto a circuito, con tante stazioni, condotto con la musica, utilizzando luci o pannelli per dare la possibilità alle atlete di imparare ad allenarsi in autonomia. Le ragazze partecipanti sono state molto attente e sono rimasto largamente soddisfatto del loro operato. Questo sistema di allenamento si basa su tre aspetti fondamentali: l’occhio vede, il cervello codifica, il corpo si muove. Dobbiamo migliorare il campo visivo, negli ultimi anni esso si è ridotto fino ad essere largo quanto gli schermi di un cellulare o di un computer.

5) Che augurio faresti alle nostre ragazze della Libertas Basket School?
Più che un augurio do loro uno stimolo. Gliel’ho già detto personalmente, ma lo ripeto anche in questa intervista. Lo stimolo è quello di credere che chi lavora per loro (allenatori, staff tecnico e non) sono delle persone che hanno a cuore il loro bene. Inoltre le inviterei alla riflessione che il miglioramento fisico è un fattore da non trascurare. Oltre alle strutture fisiche, sono da allenare anche coordinazione e capacità atletiche.

Simone Narduzzi – Ufficio stampa e Comunicazione Women APU