Serie D L'angolo delle interviste: Mattia Gennaro di Polisportiva Mandello Lario

8 agosto 2016 AUTORE: Umberto Chiesura
L

(g/186cm/1986). Ultima stagione: 345p/23g (playout compresi)/15,00mp/h28. 5° in classifica marcatori per media nel gir.E.

1) Ciao Mattia, dal Piemonte con furore…Raccontaci il tuo cammino cestistico.
“Ciao Umberto, innanzitutto grazie e complimenti per la pagina che trasforma la serie D in una piccola comunità! Arrivo dal Piemonte, nato e cresciuto nel Serravalle Basket Club, dove ho fatto tutte le giovanili e qualche anno di C2, a 21 anni smisi di giocare per poi riprendere dopo tre anni ripartendo dalla D Piemontese per tornare in C2 nella squadra di casa. Smisi l’anno dopo per un’altra stagione prima di approdare a Mandello. Sono cresciuto in una provincia dove la trasferta più vicina era a 100km. Giovanili comprese. Siete molto fortunati qui!!! ?”

2) La scorsa stagione hai giocato a Mandello dalla 6° di andata. Eravate a zero punti…squadra materasso? Eh no…E’ stato un crescendo di prestazioni super e vi siete meritati la salvezza ai playout. Ci hai sempre creduto?
“La mentalità è mutata e cresciuta durante la stagione. Vincere il Derby con Pescate in casa all’andata grazie una super partita di Guanziroli e strappare il referto rosa in trasferta a Verdello con un super Carenini sono stati i due step psicologici della stagione. Il primo ci ha stupiti, il secondo ci ha resi gioiosi e completamente consapevoli della nostra forza. Comunque non ci credevo all’inizio che potevamo chiudere con il rispetto da parte degli avversari.”

3) Nonostante fossi ormai conosciuto, anche a fine campionato era durissima marcarti. Contano di più le gambe o la testa?
“Conta più la testa nel mio caso. Da coach Gianluca Motta e da coach Marco Del Nero sentivo piena fiducia anche nei momenti no. In questa categoria è dura finalizzare quando trovi gente con gambe e mentalità (a volte sono amici, vedi Castagna o Panzeri) che difendono alla morte. Senza l’aiuto dei compagni ti annullano. Sta a loro se consegnarti al nemico o stampare dei blocchi come si deve. I miei bloccavano sempre con passione diciamo ?. Con gente come Corti e Penci è facile uscire al tiro. Poi la mia arma segreta sono i fratelli Nicola e Stefano Fazio che mi menano (cestisticamente old style ?) tutta la settimana in allenamento e arrivo abbastanza sul pezzo alla partita. Devo molto anche a loro!”

4) Mandello ha da poco annunciato l’ingaggio di coach Stefano Bissola. Stimolo in più per rimanere o hai altri progetti in cantiere?
“Certamente un grande stimolo per tutto il basket Mandello, il suo arrivo assieme al ritorno di Riccardo Rick Motta ha gettato le basi per un’annata di crescita per i più giovani e divertente per quelli più grandi. Mandello ha dei patrimoni enormi da valorizzare, vedi ad esempio Melzi e Niang e il progetto è appena iniziato. Mi sono arrivate proposte, alcune molto allettanti ma il cuore è a Mandello.”

5) Il gesto tecnico che più ti soddisfa? Perchè?
“Il tiro da tre. Mi appaga. Poi taglia abbastanza il ritmo degli avversari…fa piacere sentire il rilascio, vedere la parabola, titubare sempre sull’esito mentre è in volo e poi vederla entrare.. (A volte ?)
Da vedere invece: gli assist, di Nash, Jason Williams, Pozzecco..ore di video se fossero infiniti…”

6) Basket e calcio…Mattia Gennaro tifa per?
“Basket: Boston dai tempi del 34+20+5, adoro Paul Pierce e non so nemmeno di preciso il perchè, nel calcio invece Juve, mio fratello da piccolo mi faceva vedere tutte le partite, adoravo Del Piero. Lo sportivo che mi emoziona di più peró è Valentino Rossi, scambierei una Champions della Juve per un mondiale di Vale vinto all’ultimo giro.”

Grazie per l’intervista, Mattia. Buona estate!
UC