Serie D L'angolo delle interviste: Giosuè Hamadi di Baskettiamo Vittuone

23 luglio 2016 AUTORE: Umberto Chiesura
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(g/185cm/1996) Ultima stagione: 625p/29g/21,55mp/h39 (playoff compresi). La fortissima guardia milanese è senza dubbio uno degli under più futuribili della categoria. Prodotto del vivaio Olimpia Milano, Giosuè è giocatore dotato di tecnica sopraffina unita ad intelligenza cestistica fuori dal comune. Seppur giovanissimo, è certamente un lusso per la nostra categoria.
1) Ciao Giosuè, è un vero piacere poter intervistare così giovane, forte e promettente. Raccontaci dei tuoi anni nel basket.
“Ho iniziato a giocare a basket da piccolo, quando ero in seconda elementare. Un po’ per caso, diciamo, perché non sapevo neanche dell’esistenza di questo sport. Una volta entrato nella palestra della scuola e aver fatto qualche allenamento ho iniziato ad avere un certo legame e un’intesa particolare con la palla e il campo…e diciamo che mi è entrato dentro volendo stare in palestra ogni istante della mia giornata.”
2) Nell’ultima stagione regolare sei stato il terzo marcatore assoluto della Serie D lombarda con 546, dietro Masper (626) e Battistini (602), segnando poco meno di un terzo dei punti totali di Vittuone (1768). Ti aspettavi un simile, straordinario risultato?
“Quest’anno potevo dare di più per la squadra. Diciamo che sono partito con il freno tirato perché per i primi mesi mi sono portato dietro un infortunio al bicipite femorale che non mi permetteva di fare ciò che volevo, limitandomi in molto, dovendo trovare soluzione efficaci per sostituire quelle cose che facevo di solito. Ho preso poi il ritmo ma so che avrei potuto fare di più perché so che avrei potuto fare meglio determinate cose. Nel complesso, però, sono soddisfatto di aver aiutato la squadra e di aver giocato un basket “diverso”. “
3) Siete arrivati a gara 3 di semifinale playoff vs Cava Manara col vantaggio di giocare in casa la bella, persa poi 54-74. Cosa vi è mancato quella sera?
“Quella sera è mancata la testa, io per primo non ero in serata, vista anche la prestazione. Siamo partiti male, non mettendo la grinta e la volontà giusta e ne abbiamo risentito.”
4) Parliamo del tuo prossimo futuro. Tutti pensano che la D ti stia un po’ stretta…Dove giocherai la prossima stagione?
“L’anno prossimo giocherò con Gazzada Sette Laghi in C Gold. Ho deciso di andare lì perchè è un’ottima società, che punta al meglio, e i presupposti sono buoni. Ho scelto questo anche per ripartire non bruciando le tappe, per cercare di crescere ancora e migliorare molte cose che mi mancano per salire nei prossimi anni di categoria.”
5) Qual è il tuo marchio di fabbrica, il gesto tecnico che meglio ti riesce?
“Diciamo che non ho un marchio di fabbrica…sono uno che improvvisa. Se non pensi nemmeno di fare una cosa, io la faccio. Un tiro da tre da fermo senza muovermi, senza ritmo, giocare di velocità e astuzia utilizzando tutti gli spazi del campo andando in situazioni che magari in molti riterrebbero un azzardo, ma che alla fine fruttano punti o un gioco pulito.”
6) Tralasciando i tuoi compagni di squadra, qual è il tuo quintetto ideale di Serie D della stagione scorsa?
“Sinceramente non ho mai fatto caso alle altre squadre come è sempre stato per me, anche quando ero a Milano. Non ho mai guardato gli altri giocatori ma solo la partita, giocando senza pensare chi avevo davanti. Di conseguenza non ricordo neanche bene i giocatori: pur avendone incontrati di bravi non saprei fare un quintetto.”
Ciao Giosuè, grazie per la disponibilità e in bocca al lupo!!
UC