Serie D L'angolo delle interviste: coach Alessandro Spizzi di Frassati Basket

3 luglio 2016 AUTORE: Umberto Chiesura
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Coach Alessandro SPIZZI, neo promosso in D con Frassati Basket Castiglione d’Adda (LO) (26g/15v/11p/1764pf/1684ps).

1) Ciao Alessandro, benvenuto in Serie D. Ci racconti della tua carriera cestistica?

“Grazie per il benvenuto. Ho cominciato ad allenare nel 2007 nei campionati csi categoria juniores mentre facevo il corso per allievo allenatore, finimmo secondi perdendo la finale. L’anno successivo, nel 2008, riuscimmo a vincere il campionato e perfezionai il patentino come allenatore di base. Negli anni a seguire allenai under15 e under 17 alla Frassati, poi under19 come vice allenatore nel Basket Team Pizzighettone nelle stagioni 2010/11 e 2011/12 insieme a Mondoni Michele.Fu una bellissima esperienza.
Nel 2013 mi affidarono la guida della prima squadra alla Frassati basket che si era salvata nell’ultima gara di playout di promozione, il primo anno non andò benissimo, parecchi problemi ci fecero retrocedere perdendo il playout, ma fummo ripescati. Nel secondo anno rivoluzionammo la squadra aggiungendo alcuni giocatori di valore come Vighi, Giambelli e Peviani, finimmo ottavi senza poter accedere ai playoff in quanto si qualificavano solo le prime quattro.
Visto l’ottimo campionato cercammo di migliorare ulteriormente, mi chiamò Izano per affidarmi la panchina, ma ringraziai il presidente Maretti e rifiutai. Arrivò in squadra Berselli, Garoli, Cenni e il mio vice Giacomin, volevamo fortemente giocare i playoff e abbiamo vinto il campionato in finale proprio con quella Izano che mi cercò ad inizio stagione.”

2) Dopo la regular season (6°) non era facile pronosticare la vostra salita in D. Invece il cammino nei playoff è stato fantastico. Vi siete presi anche il lusso di sconfiggere in finalissima Izano, prima in stagione regolare. Qual è stata la molla?

“Nessuno ci dava come favoriti, probabilmente neanche noi a inizio stagione credevamo in un risultato del genere. La molla che ha fatto scattare qualcosa nei playoff è stata la fiducia del gruppo che cresceva partita dopo partita. Riuscire a battere 2a0 una squadra forte come Verolanuova senza fattore campo ci ha dato una fiducia pazzesca con due partite finite con due supplementari. In semifinale trovammo la Mabo Viadana, che aveva battuto Urania, la seconda in classifica. Avevamo il fattore campo e fu una serie, vinta 2a1 incredibilmente intensa, bellissima e sempre in equilibrio. In finale eravamo mentalmente più forti, avevamo piu energie, eravamo pronti in tutto e abbiamo vinto anche senza uno dei nostri migliori giocatori, Vighi.”

3) Conferme e nuovi acquisti fanno ben sperare per il prossimo campionato. Obiettivo primario già fissato?

“L’obiettivo primario è dimostrare che questo gruppo può stare in serie D attraverso una salvezza tranquilla. Partendo proprio da questo gruppo unito e affiatato abbiamo deciso che era giusto proseguire con loro, perchè si sono meritati la promozione.
Al momento abbiamo aggiunto un centro del 95, Ussi, che abbiamo incontrato in finale con Izano e Colombani, un play del 96 da Pizzighettone.
Stiamo concludendo, in questi giorni, con altri under20 di qualità che ci aiuteranno in questo nostro esordio in serie D.”

4) Hai seguito le lodigiane e le pavesi di Serie D durante l’ultimo campionato? Quale ti ha più impressionato?

“Ho seguito il girone F, Pavia e sud Milano, dove giocavano due vere e proprie corazzate come Juvi Cremona (promossa in C silver e imbattuta) e Gilbertina Soresina dove dall’anno prossimo ci sarà in panchina come vice allenatore il mio amico Stefano Freschi.
Quella che più mi ha impressionato però è senza dubbio Old Socks San Martino, da neopromossi e dopo un girone d’andata così così sono riusciti ad arrivare ad un possesso dalla serie C, bravissimi.”

5) Il pregio che più apprezzi in un giocatore? E il difetto che a fatica digerisci?

“Bellissima domanda! Il pregio che più apprezzo è il mettersi completamente a disposizione della squadra, la voglia di fare gruppo e creare sinergie per raggiungere un obiettivo insieme tramite lo spirito di squadra. Il peggior difetto è l’egoismo e il pessimismo, l’arrendersi alle difficoltà senza avere la fiducia di superarle.”

Ciao Alessandro, grazie per la disponibilità e…in bocca al lupo!
UC