Serie C, una salvezza bella come una vittoria di campionato

14 maggio 2014
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Romans festeggia la parmanenza in serie C regionale. Un risultato che arriva da lontano e ha il sapore del sacrificio e del sudore di squadra, allenatore e società. Arriva per la quarta volta consecutiva e non è un caso: dopo il terzo posto dello scorso anno e la rivoluzione estiva la riconferma era tutt’altro che scontata e per questo è acora più bella.

Romans festeggia la parmanenza in serie C regionale. Un risultato che arriva da lontano e ha il sapore del sacrificio e del sudore di squadra, allenatore e società. Arriva per la quarta volta consecutiva e non è un caso: dopo il terzo posto dello scorso anno e la rivoluzione estiva la riconferma era tutt’altro che scontata e per questo è acora più bella.
La salvezza arriva da lontano, in tutti i sensi: i più maliziosi direbbero che arriva da Trieste sponda Don Bosco; ed in effetti così è stato nella 16a di ritorno (o meglio 33a giornata regolare) grazie alla matematica garantita dalla contemporanea sconfitta di Cervignano.
Arriva, però e soprattutto, anche dalle prime cinque vittorie su cinque (con la perla della vittoria contro la lanciatissima Codroipo) in avvio di stagione e dalla caparbietà e dalla volontà di una squadra fortemente ringiovanita per scelta societaria e dedita al sacrificio. Sacrificio che poi inevitabilmente si è palesato in tutta la sua durezza contro le corazzate del torneo, via via sempre più in palla. E’ addirittura raddoppiato nel momento più difficile a metà stagione con l’indisponibilità forzata di Carcich e con una serie di infortuni che hanno compromesso sfide alla portata; ad alleviarla almeno in parte la scelta a gennaio di ricorrere al mercato, con l’arrivo della stella Mucic. La salvezza è quindi arrivata col sudore e con il coraggio, strappando punti anche importanti (vedi soprattutto Fogliano e Tarcento, ma anche gli scontri diretti con Fagagna e Cervignano). Resteranno negli annali le ottime prestazioni contro le corazzate Falconstar e Corno, che hanno fruttato tanti applausi e zero punti.
La salvezza, arriva giusto in tempo perché ora la sfida contro la fortissima Servolana, terza forza del torneo (e non a caso vincente contro la “seconda” Corno di Rosazzo), vede la Ferroluce stremata e decimata per la fatica delle ultime intensissime giornate di un campionato di per se già lunghissimo. A Musig indisponibile e all’acciaccato Carcich, la partita col San Daniele restituisce malconci anche i gladiatori Fini e Valentinuz. Fortunatamente l’ultima di campionato nulla avrà da dire per alcuno dei protagonisti se non una passerella in attesa dei play-off per i triestini, delle meritate vacanze per i romanesi.
La salvezza arriva per la quarta volta consecutiva in quattro stagioni di serie C regionale, garantendo così la permanenza anche per il quinto anno nella massima categoria regionale. Un record assoluto non solo per Romans ma anche per coach Zucco, connubio altrettanto assolutamente vincente. Con lui festeggiano tutti i giocatori, a partire dai senatori e bandiere locali Valentinuz, Gennaro e Gaggioli, protagonisti di tutti questi quattro anni di successi sportivi.
La salvezza, infine, ormai è chiaro, per l’ASAR Romans è come una vittoria di campionato; equivale quantomeno e se non supera la gioia del terzo posto dello scorso anno ed è una soddisfazione da condividere con il numeroso seguito di tifosi.

da http://www.asarbasket.com