Antonutti: "In Trasferta facciamo fatica ad accenderci e trovare continuità"

16 dicembre 2016 AUTORE: ANDRE#9
Antonutti: "In Trasferta facciamo fatica ad accenderci e trovare continuità"

L’INFORTUNIO per un giocatore rientra tra i rischi del mestiere, lo sai, lo accetti e spesso lo sopporti, ma nell’arco di una carriera arriva per tutti il momento in cui il dolore è più forte della della voglia di non mollare e a quel punto capisci che non puoi farci niente, puoi solo conviverci. Non è facile perché sai di non poter dare tutto, vorresti, ma non puoi e allora ti sale la rabbia e andare avanti non è facile. Michele Antonutti da mesi convive con un dolore alla spalla che non lo lascia in pace, che lo limita, ma il capitano biancorosso continua a stare vicino alla squadra. «Vivo questo periodo con la voglia di essere al cento per cento – dice Antonutti – per dare una mano alla squadra dentro e fuori dal campo. In questo momento abbiamo bisogno di positività e non importa se uno gioca un minuto o trenta, ciò che conta è dare il massimo quando si è in campo. Gli infortuni ci sono così come i momenti difficili, non bisogna mollare, ma tenere duro. E’ questo ciò che mi ha chiesto la squadra, di non mollare, e per me ha significato molto». Antonutti non è certo uno che molla, non lo ha mai fatto, e anche gli altri dovrebbero prendere esempio e non fare com‘è successo a Capo d’Orlando che alla prima difficoltà la squadra si è sciolta. «Va detto che a Capo d’Orlando fino da ora ci vinto solo Milano e non è un dato di poco conto. Loro sono una squadra particolare che se le permetti di accendersi dopo diventa difficile fermarla. Ciò che dispiace è che avevamo fatto una settimana buonissima di lavoro e poi in partita non abbiamo fatto niente di ciò che avevamo preparato. Fuori casa ci manca la continuità nei quaranta minuti, teniamo al massimo venti minuti e questo non è sufficiente per vincere le partite». LUNEDÌ nel frattempo arriva Cantù, una squadra che sta attraversando un buon momento e Pistoia deve assolutamente ritrovare la strada giusta, quella che porta a fare risultato. «In casa il nostro rendimento è diverso – spiega Antonutti – c‘è maggiore entusiasmo, confidenza con i canestri e c‘è la spinta del nostro pubblico che è unica e infatti riusciamo ad accenderci subito. Partite come quella contro Cantù vanno proprio giocate con entusiasmo, lavoro duro chiudendoci in palestra e nelle nostre sicurezze. Quella di lunedì sera è una partita che non apre o chiude un campionato, ma è sicuramente molto importante anche perché per noi è importante che continui a rimanere la certezza di poter contare sulle partite in casa».

LA NAZIONE ED. PISTOIA