Intervista a Emilia Bove

24 gennaio 2014
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Emilia Bove 25 anni, nata a Caserta. Ala-Pivot, di 1,85 della Ceprini Orvieto, fresca della convocazione in Nazionale, arriva puntuale all’appuntamento con noi. Ci sono 5 gradi all’esterno del palazzetto di Porano, scende dalla sua auto in pantaloncini corti, già pronta per l’allenamento.

Raccontaci qualcosa su di te…
Ho iniziato a giocare all’età di 11 anni, frequentavo la prima media e ricordo di essere stata coinvolta da un ragazzo che allenava il settore giovanile del mio paese (Arienzo) e così iniziai a provare finché divenne la mia passione.La squadra era composta da solo maschi e quindi giocai con loro per soli due anni, in seguito finalmente arrivo Mauro Cavaliere, un selezionatore ed anche allenatore della squadra femminile di Caserta. Iniziai così il mio percorso , dal 2000 al 2004 con le Pantere (Caserta ) e ben presto arrivarono le mie prime soddisfazioni personali anche a livello nazionale. Ebbi la prima convocazione nel 2002 , mentre ero tesserata con il Gymnasium basket Napoli (A2) ; fu un anno importante: vincemmo la coppa Bam contro la selezione spagnola affermandoci nella finale disputatasi a Novisad (ex Yugoslavia). Seguirono ulteriori convocazioni negli anni successivi fino al 2008.Con grande soddisfazione partecipai per la prima volta nel 2010 al raduno della nazionale sperimentale allenata da Coach Ticchi.In campo nazionale la mia carriera professionale prosegue con la Dike basket dal 2011 al 2013 fino ad arrivare al mio approdo presso la Azzurra Orvieto.
Recentemente ho partecipato al raduno della nazionale A con coach Ricchini dopo cinque anni di assenza. Sono diplomata in tecnico della gestione aziendale conseguita nel 2006 e sto progettando di continuare gli studi e di accedere a dei corsi professionali compatibilmente con gli impegni sportivi.

Come sta andando la tua stagione con l’Azzurra?
Ad oggi mi ritengo soddisfatta sia a livello personale che a livello collettivo e quindi di squadra. Il mio approccio con la massima serie e’ avvenuto con molto entusiasmo anche perché provengo dal campionato di A2. Ritengo che fino ad ora abbiamo raggiunto obbiettivi soddisfacenti che naturalmente ci motivano ancora di più al miglioramento.

Il basket che parte ha nella tua vita?
Il basket è stato da sempre la mia passione che con gli anni e’ diventato il mio lavoro, sicuramente alla fine della mia carriera mi auguro di essere soddisfatta e perché no, magari continuando a coltivare questa passione diventando allenatrice, oppure farò altre scelte di lavoro.

La giocatrice italiana e quella straniera che più ti piacciono?
Benedetta Bagnara, fra le italiane, perché la reputo una giocatrice molto completa con una eccellente visione di gioco. Megan Mahoney, fra le straniere, è una giocatrice ed un’avversaria che sa dare filo da torcere a tutti con le sue ottime doti tecniche e tattiche.

Con le tue compagne hai legame molto forte, cosa vi lega maggiormente?
L’obiettivo comune di migliorare e di raggiungere un ottima posizione in campionato per toglierci grandi soddisfazioni. Oltre ad essere legate in campo, la cosa che più mi piace è che lo siamo anche fuori dal palazzetto, forse grazie al fatto che abbiamo più o menù tutte la stessa età.

Sei stata fortemente voluta dal tuo coach, hai avuto molto spazio e con buoni risultati, è sicuramente un anno importante per te.
Sicuramente. Con coach Valentinetti mi trovo molto bene. Mi da molta fiducia e stima, cosa che negli ultimi avevo perso. Riesce sempre a darmi degli stimoli per migliorarmi ed apprezzo molto i consigli e le sue indicazioni.

Fuori dal campo, come passi il tuo tempo?
Uno dei miei hobbies è la grande passione che ho per la musica, specialmente quella hip hop, ma di certo non può mancare lo shopping, i viaggi ed il cinema.

L’evento di cronaca che ti ha colpito, fuori dall’ambito sportivo.
Senza dubbio è stata la morte recente del grande Nelson Mandela, idolo e modello anche per le generazioni a venire.

Cosa lasci al 2013 e cosa porti con te nel 2014?
Al 2013 lascio un periodo brutto della mia vita in cui non mi sono sentita realizzata in quello in cui credo, ma mi porto dietro l’energia e la voglia continua di vivere e crescere come donna e come giocatrice.

Hai detto che ti piace viaggiare, dove ti piacerebbe andare?
Primo volo per Bora Bora, con soggiorno su palafitta, all inclusive e drink inclusi.

Il campionato entra nella parte più importante dell’intera stagione, le tue aspettative?
Mi piacerebbe concludere questo campionato con le mie compagne posizionandoci tra le prime otto per disputare dei grandi play off e sicuramente continuare la mia carriera presso l’azzurra Orvieto.

Dicono di lei …
Tony Valentinetti (Head Coach): “Ottima atleta. Tosta. Molto tosta. Gran tiro da 3 punti. Nella sua formazione tecnica mancano dei passaggi importanti. Ha “fame”, vuole migliorarsi e lavora molto per questo. Molte cose sono nuove per lei ma, con grande umiltà, allenamento dopo allenamento, cerca di ampliare il suo bagaglio tecnico. E’ una delle novità più positive di questo campionato.”
Massimo Romano (Ass. Coach): “La vera sorpresa del campionato. Emilia ha voglia d’imparare e di recuperare il tempo perso. Non si tira mai indietro, sia in allenamento che in partita. Siamo molto soddisfatti di lei”.
Sunny Massari (Prep. Fisico): “E’ dotata di grande forza fisica ed esplosiva. Ha costanza nell’allenamento, s’impegna sempre. Deve migliorare i “piedi”. E’ cresciuta giorno dopo giorno.”

Ufficio Stampa Cestistica Azzurra Orvieto