Intervista ad Irene Amato, esempio di basket e di sport

24 luglio 2017
Intervista ad Irene Amato, esempio di basket e di sport

“Ho iniziato a giocare a basket davvero piccolissima, non avevo compiuto 5 anni. Fino ai 13 anni ho però praticato altri sport (equitazione, nuoto, calcio, danza ed atletica) pur per un breve periodo e rimanendo sempre legata alla pallacanestro”. Irene Amato inizia a raccontarci così la sua grande passione per la palla a spicchi. “Sono playmaker e sono nata l’11 ottobre 1993; attualmente non ho una squadra di appartenenza.. sto valutando delle proposte”. Il suo percorso cestistico è di grande caratura e molto importante: “Per tutto il periodo delle giovanili ho avuto convocazioni nei raduni della Nazionale e ho militato in squadre di A2. Dai 15 anni ho giocato 3 anni a Livorno nelle giovanili e ho avuto le mie prime convocazioni nella prima squadra di serie A1. Ho giocato a Lucca in A1 e contemporaneamente nella squadra under 19. Ho poi giocato a Salerno, Cagliari e a Latina. La mia esperienza a Lucca è stata sicuramente la più importante sotto tutti i punti di vista”. Irene Amato è giocatrice veloce, dotata di destrezza e di una buona visione di gioco; si sofferma su un aspetto molto significativo: “Ho vissuto la mia adolescenza con il basket e mi sento fortunata; il vivere in città diverse mi ha costretta a frequentare scuole diverse e avere compagni di classe in più città. Ho conosciuto lo sport agonistico di squadra dove si condivididono le fatiche, le gioie, le delusioni e ci si sente felici di condividere insieme un obiettivo”. “Purtroppo”, incalza Irene, “negli ultimi 2 anni ho messo la pallacanestro come seconda priorità: mi sono avvicinata a casa, ho continuato a giocare, ma in modo meno impegnativo così da avere tempo anche di fare altro; ho cercato di finire velocemente la facoltà di Scienze Motorie e adesso mi dedico al lavoro in palestra”. “Il basket me lo porto come crescita personale anche nell’ambito professionale di lavoro: quando insegno cerco di trasmettere l’amore per lo sport, perchè il movimento che passa attraverso il gioco e il divertimento diventano non solo benessere fisico, ma anche mentale. La mia tesi di laurea non poteva che parlare di basket: nello specifico spiego cos‘è il basket in carrozzina e il baskin, 2 realtà molto diverse ma entrambe affascinanti. Il basket in carrozzina è uno sport agonistico vero e proprio che non si discosta molto dal basket in piedi. Il baskin è una realtà diversa che ha fondato le proprie regole e fondamentali a partire dalla pallacanestro, modificandole per aiutare la compartecipazione di persone normodotate e non. Questo per dire quanto ami questo sport e lo ritenga magico perchè rende possibile tutto ciò”. Irene Amato è una cestista e una professionista di qualità eccelse e lo si rispecchia anche a livello umano. Il suo amore per la pallacanestro è davvero qualcosa di magico e speciale. “Nel libro di Marco Calamai “Uno sguardo verso l’alto”, afferma Irene, “del basket si dice: “è uno sport che mette insieme le differenze, l’unico sport che si gioca verso l’alto” e cosa c‘è di più bello che spingersi verso l’alto”.

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