Intervista a Nino Molino (Head Coach Passalacqua Virtus Eirene Ragusa)

30 aprile 2014
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“Schio meglio attrezzata, in gara 4 Ragusa dovrà mantenere umiltà, piedi per terra e farsi forza del proprio pubblico. Serve l’impresa per centrare lo scudetto. Mi è già successo col Taranto. Futuro? Ho un contratto su cui c’è scritto che resterò qui a prescindere dalla vittoria dello scudetto”.

Nel corso della 10^ puntata di ‘A proposito di..’, programma di intrattenimento sportivo in onda Martedì e Giovedì dalle 14 alle 16 sulle frequenze locali (Sicilia e Calabria) di Radio Fantastica, è intervenuto telefonicamente in esclusiva Nino Molino (head coach Passalacqua Virtus Eirene Ragusa – Basket Femminile serie A). Il tema dell’intervento ha riguardato: Gara 4 contro Schio, da disputare in casa, che potrebbe valere lo scudetto per Ragusa, il futuro di Molino e la ricetta del Passalacqua, capace da neopromossa di esser ad un passo dal tricolore.

«Gara 3 a Schio è stata una di quelle partite in cui abbiamo fatto le cose giuste e tutto è andato per il verso giusto. Schio invece ha sbagliato molto specie nei primi due quarti. Così la fiducia nei nostri mezzi è cresciuta col passare dei minuti mentre Schio ha accusato il colpo e quando ha provato a rientrare in partita, oltre al poco tempo rimasto, ha trovato anche pochissimo spazio per colmare il distacco. Questo aumenta i meriti delle ragazze che anche in gara 1 hanno giocato al di sopra delle proprie possibilità».

Ricetta Ragusa e analogia Taranto
«Le componenti che in due stagioni ci hanno portato dalla A2 a contendere lo scudetto sono: programmazione societaria, oculata scelta delle straniere, pubblico caloroso e numeroso. E poi un pizzico di fortuna, è una componente che incide, fa andar tutto nel verso giusto. Ci sono analogie tra quel che ho vissuto a Taranto e quel che sto vivendo a Ragusa. Anche in quel caso, presa la squadra in A2, conquistammo lo scudetto partendo senza il vantaggio del fattore campo contro Como, vincendo in trasferta».

Gara 4, Scudetto?
«Non dobbiamo farci travolgere dall’entusiasmo né dagli eventi. Restiamo con i piedi per terra, umili e sereni. Gara quattro, anche se potrebbe assegnare lo scudetto, va giocata come qualsiasi altra gara dei play-off, consapevoli di dover dare il 100% contro una squadra più attrezzata della nostra, che difficilmente sbaglia due gare di fila e che verrà a Ragusa per dimostrare di esser la più forte. Detto ciò, abbiamo già dimostrato due volte di esser capaci di battere Schio, nel corso della stagione abbiamo espresso un buon basket, e sospinti dai nostri tifosi potremmo riuscire a disputare ancora una grande partita, centrare una grande impresa. E’ quel che ci serve per battere Schio».
«Gara 4 è l’occasione più immediata, in cui possiamo farci forza del calore dei nostri tifosi. Se dovesse arrivare una giornata storta i nostri piani andrebbero a farsi benedire. Nella peggiore delle ipotesi avremmo comunque gara 5 a Schio, e per lo scudetto non sarebbe detta l’ultima parola. Ma intanto pensiamo a dar tutto nella sfida del primo Maggio».

Spogliatoio e futuro
«Non è facile gestire lo spogliatoio. Mi aiuta molto il mio carattere, molto calmo, e l’esperienza degli anni passati. Il mio contratto scadrà la prossima stagione. Alla fine dei play-off ci siederemo col presidente per programmare il futuro a medio o lungo termine. Per adesso pensiamo solo a questa partita».

Scaramanzie
«Scaramanzie prima della gara? Ogni giocatrice ha le proprie, ma restano segrete. Posso raccontare che, quando allenavo a Napoli, il presidente cambiava sempre cravatta dopo una sconfitta. Io ho un altro rito, non è questo, ma non lo dirò neanche sotto tortura».

Marco Di Mauro
Addetto Stampa ‘A proposito di..’