PAGELLONE Omega Asti 59 - Castelnuovo Scrivia 53

13 gennaio 2014 AUTORE: biggio
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BOCCHINO 7,0. Afferma di essere un diesel. In effetti nei primi due quarti recita quasi il ruolo di comparsa, poi si scalda e segna canestri pesanti giocando da 4 sfruttando il mismatch contro Karpinski. In difesa cancella un tiro avversario con energia. Polivalente.
AMICO 6,0. Gioca pochi minuti, poi la foga ed il nervosismo hanno il sopravvento su di lui. Si fa fischiare un antisportivo, arrivato in panchina con un solo gesto disintegra una bottiglia d’acqua, lava il cappotto di un compagno e rende impraticabile il parquet per diversi minuti. En plein.
VILLERO 7,5. Atteso maggiormente per le sue doti letterarie che per le capacità cestistiche, gioca un buon primo quarto e fa registrare percentuali dalla lunga e dai liberi che zittiscono i diffidenti del suo polso. Segna una tripla fondamentale a 10 secondi dalla fine che spezza le gambe agli avversari. La dedica agli ultras con un insolito gesto plateale: non c’è da temere, tornerà nella sua apatia agonistica per tutto il resto della stagione. Iceman.
AUFIERO 7,0. Come all’andata limita moltissimo Karpinksi con la sua difesa. Gli viene attribuito ingiustamente il quarto fallo, ma si sa gestire fino al termine della partita. Probabilmente il suo scout recita 3 rimbalzi e 12 palle recuperate. O viceversa. Gioca lo stesso dopo aver appena recuperato dall’influenza e con una ferita che ha richiesto due punti di sutura. Carne da macello.
BORIO 6,5. Gioca una partita nervosa dove si lamenta un po’ con tutti, ma l’assist servito su un piatto d’argento nell’ultima azione gli vale un voto che altrimenti sarebbe stato più basso. In una manciata di secondi riesce a sbagliare un tiro, recuperare palla, perderla dal palleggio e recuperarla nuovamente. Il soprannome Scheggia affibbiatogli al minibasket potrebbe tornare di moda. Passa da una partita dove segna 17 punti a una da 0. Altalenante.
DEMICHELIS 6,5. Gioca sempre pochi minuti ma non si lamenta. Potrebbe meritarsene di più ma non si lamenta. Gli fa male la caviglia da inizio anno ma non si lamenta. Gli lavano il cappotto ma non si lamenta. Torna a casa e lo cambia come se niente fosse. I più sostengono addirittura che riesca a defecare al profumo di rosa canina con retrogusto di bacche di ginepro. Esemplare.
MORRA 6,0. Viene da due partite da virgola, ma un tiratore come lui deve essere più assistito dai compagni. In spogliatoio fa notare come i tiri vengano presi dopo un solo passaggio, e ha ragione. Pare stia studiando l’aramaico e altre lingue morte per terrorizzare la sua ragazza durante gelide notti d’inverno. Horror.
PARACCHINO 6,5. Parte dalla panchina dopo diverse apparizioni in quintetto, quando entra fa il suo dovere. Dopo la partita assaggia un cocktail composto da grappa al bambù e salsa di soia: la baboia. Il gusto è lo stesso, ma lui non disdegna. Palato raffinato.
PERISSINOTTO 7,5. Segna molto ma le percentuali al tiro sono ancora un po’ scarsine. Quando entrerà in forma ci si aspetta anche questo da lui. Nel primo tempo intercetta una palla ed è costretto suo malgrado a correre in contropiede. In futuro ci penserà due volte prima di rubare palla. I maligni lo accusano di non entrare nella sua divisa XXL, lui a cena risponde con una dieta da lottatore di sumo per restare in forma. Il ristorante da’ fondo alle sue scorte di maionese per soddisfarlo. Piazza pulita.
RISSO 7,0. La pulizia dei suoi arresti e tiro piace agli spettatori. Nel secondo tempo lancia un sasso in contropiede per tentare di misurare il modulo elastico del tabellone ostentando limitate conoscenze da pseudo-ingegnere, ma non inganna nessuno. Impostore.
GLINAC 6,0. Un po’ incerto nel suo unico ingresso sul parquet. Suscita la paura dei compagni quando scivola a due passi dalla panchina e compie una messa rotazione, ne esce indenne. Carolina Kostner ne sta studiando il movimento per inserirlo alle olimpiadi tra un doppio axel e un flip. Elegante.
BOSIA 7,0. La zona del secondo tempo manda fuori ritmo l’attacco avversario. Nel finale si affida ai suoi giocatori più esperti che non lo tradiscono. Pessima la scelta dei 4 impegni settimanali che sovraccarica di lavoro i suoi ragazzi. Unforgivable.