Comunicazioni FIP Trofeo delle Regioni - L'invito della presidente Gonnella: "Ora tocca alle società"

5 aprile 2013
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“In classifica potevamo arrivare ancora più in alto. C‘è soddisfazione per l’impegno dei ragazzi ed il lavoro degli staff ma le nostre due rappresentative hanno potenzialità che vanno oltre il piazzamento conseguito a Genova”. Non si accontenta, Margaret Gonnella, presidente del Comitato Fip Puglia, commentando i risultati ottenuti dalle selezioni giovanili al Trofeo delle Regioni, comunque in linea con quelle delle ultime edizioni: ottavo posto per la squadra maschile allenata da Mario Cottignoli, dodicesimo per quella femminile guidata da Antonio Alba.
“In rassegne come quella appena conclusa, continuiamo a soffrire la grande intensità delle gare in programma – osserva la presidente – Non è un caso che, specie negli ultimi incontri, la rappresentativa maschile abbia giocato alla pari sino all’intervallo lungo, per poi cedere ad avversari senz’altro più abituati ai ritmi proposti dal Trofeo delle Regioni. Gli infortuni, poi, hanno fatto il resto, privando i ragazzi di centimetri e talento, e le ragazze di un importante punto di riferimento, sopratutto in termini di fisicità”.
La palla ritorna ora nelle mani delle società di provenienza, affinché la formazione degli atleti convocati possa essere proseguita con lungimiranza: “La competitività dei campionati, certo, non aiuta, visto che il livello medio delle gare è molto diverso da quello con cui i ragazzi si misurano una volta fuori regione. Il Comitato incoraggia un tipo diverso di esperienza ogni volta che può, iscrivendo ad esempio le rappresentative a competizioni come il Memorial Fabbri, ma tutto questo evidentemente non basta – ammette Margaret Gonnella – Si deve perciò lavorare su un comune modo di giocare, su un approccio condiviso, che dopo il raduno o l’allenamento settimanale, possa essere sviluppato all’interno delle squadre di appartenenza. Saranno fissati a breve, proprio a questo scopo, alcuni incontri con i responsabili di Progetto Azzurri ed Azzurrina, confidando in riscontro e partecipazione da parte dei vari allenatori. Questo è l’unico modo per non vanificare il lavoro dei tecnici regionali e dei referenti territoriali, affinché possa trarne beneficio non solo il singolo giocatore ma anche il gruppo cui appartiene. Come se ciascun ragazzo convocato fosse un seme da gettare e far germogliare nel proprio terreno”.

da http://www.fip.it/puglia/