La Germani vince e convince, lo show di Landry affonda Verona

21 settembre 2016 AUTORE: ANDRE#9
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L’uragano Landry si abbatte sulla Tezenis Verona e la Germani batte la Scaligera 97-63, mettendo in bacheca l’edizione 2016 del ‘Trofeo Irma e Adriano Mingotti’. L’aria di Montichiari fa bene allo statunitense della Germani, che segna 34 punti (27 nel solo primo tempo) deliziando il pubblico presente sugli spalti del PalaGeorge. Seguendo l’esempio del suo americano, la squadra di Diana, concentrata dal 1′ al 40′, fa valere la differenza di categoria nei confronti di una Scaligera in evidente rodaggio e compie un altro importante passo avanti verso gli impegni ufficiali, che inizieranno tra dieci giorni sul parquet della Vuelle Pesaro.

La Germani spinge il piede sull’acceleratore in avvio di partita, affidandosi ai propri lunghi (Landry in doppia cifra già dopo 5′, Berggren 8 punti nel primo quarto) per prendere la testa del match (18-10 al 6′). Le prime rotazioni imposte dai due coach non cambiano la sostanza della partita, con la Leonessa capace di chiudere i primi 10′ avanti di 14 lunghezze (27-13) grazie ai canestri di Bushati e Passera. Brescia tocca i 20 punti di vantaggio al 12′ (33-13), poi li supera al 17′ (45-24) grazie all’ennesima tripla di un incontenibile Landry, che supera i 20 punti a referto ben prima dell’intervallo lungo, che arriva con le due squadre separate da ben 25 punti (55-30).

All’inizio della ripresa continua il Landry-show, con lo statunitense che piazza la spettacolare schiacciata del 61-33 al 24′. E quando il giocatore di Milwaukee si siede in panchina, ci pensa Moss (5 punti consecutivi) a tenere alti i ritmi per la squadra di Diana, che chiude il terzo periodo di gioco con 33 lunghezze di vantaggio (73-40). L’ultimo quarto fa registrare gli ultimi punti a segno dello straordinario Landry di giornata, la doppia cifra raggiunta da Moore (15) e Berggren (10) e i minuti concessi al giovane Alessio Bolis, ripagati con 4 dei 97 punti messi a referto dalla Leonessa.

ANDREA DIANA: «Per ora non mi servono altri innesti»
«Questo gruppo merita fiducia – dice l’allenatore della Germani dopo la larghissima vitto-ria su Verona – e quindi partiamo così. Si sta creando una bel-la chimica, fondamentale in ogni gruppo, credo quindi che ogni giocatore meriti di giocar-si fino in fondo le proprie chances senza che si riduca il minutaggio di qualcuno». Diana non esclude che più avanti possa muoversi qualcosa («nel nostro sport bisogna sempre rimanere vigili sul mercato») , ma almeno le prime partite verranno giocate da questo gruppo: «Mi sembra il mini-mo, è anche il giusto premio a come stanno lavorando dal primo giorno di ritiro» chiosa il tecnico livornese. Spostando l’analisi sulla partita, l’elogio a Landry è obbligato, ma molto, molto sincero: «Ho sempre detto che non ero d’accordo con chi sosteneva che avevamo pochi punti nelle mani. Marcus mi piace per la forza che ha dal perimetro, ma anche per come gioca con la squadra. Sottolineo i molti assist di squadra, segno di un gruppo che si cerca e si trova in campo, che si diverte anche a giocare insieme. In questo senso adesso forse tutti avranno capito perché abbiamo aspettato tanto Luca Vitali: per me era fondamentale avere un playmaker come lui»

Marcus Landry: «Vìnce la squadra mai il singolo»

L’uomo partita si chiama Marcus Landry, 34 punti in quella che è stata una prestazione impeccabile. Precisione e tecnica hanno caratterizzato ogni suo tiro, sia sotto canestro sia da fuori area. Una gara da vero fuoriclasse per l’ala di Milwaukee, che si di-mostra ancora una volta un grande trascinatore, in grado di macinare punti su punti. Non l’ha fermato nemmeno un lieve taglio alla mano, che classifica come «un incidente di percorso»: cerotto sulla feri-ta ed in campo dopo pochi minuti. Nonostante abbia dato prova di capacità fuori dal comune, l’americano non sipren-de però troppi meriti. «Ci aspettiamo sempre di far bene, ci prepariamo costantemente per ottenere buoni risultati -commenta – e questo era per noi un altro test che abbiamo superato, di squadra». Landry si proietta già al cam-pionato che lo attende con de-terminazione e senza nascon-dere importanti obiettivi: «Qualunque sia la mia posizio-ne in campo, io cerco di fare al meglio delle mie possibilità, cercando di concludere le azio-ni sia più vicine a canestro che dalla lunga distanza, non ho particolari preferenze», le sue parole al termine di un match in cui viene – naturalmente -premiato anche con la coppia di miglior giocatore. La sua gara di eccezionale in -tensità ci convince che può davvero essere l’uomo che spesso farà la differenza.

GERMANI BASKET BRESCIA-TEZENIS VERONA 97-63 (27-13, 55-30, 73-40)
Germani Basket Brescia: Passera 7 (2/3, 1/1), Berggren 10 (5/7), Cittadini 9 (4/5), Bruttini 4 (2/2), L. Vitali, Landry 34 (4/5, 8/10), Moore 15 (5/11, 1/2), Bolis 4 (1/1), Mazic, Dalovic ne, Moss 7 (2/4, 1/2), Bushati 7 (0/1, 2/5). All: Diana
Tezenis Verona: Basile 6 (1/1, 1/6), Braghini ne, Fall 12 (4/5), Portannese 12 (0/2, 3/6), Boscagin 16 (6/7, 1/3), Nelson-Odoa ne, Pini 4 (2/4, 0/1), Frazier II 3 (0/4, 1/2), Rovatti 5 (1/3 da tre), Totè 5 (1/2, 1/7). All: Frates.

Ufficio Stampa Germani Basket Brescia Leonessa