Il presente è allarmante, ma a preoccupare davvero è il futuro

15 ottobre 2016 AUTORE: ANDRE#9
BasketJuvecaserta_2016-10-15JuveCaserta_Fortune_investmentConsulting_2.jpg La Juvecaserta sta vivendo uno dei momenti più duri della sua recente storia. Questo è sotto gli occhi di tutti ed è un dato oggettivamente non contestabile. Parole, ritardi, protesti, promesse non mantenute, dubbi sui bilanci, scadenze non rispettate. È nostro compito quello di raccontare, di raccogliere le voci dei ‘protagonisti’, di fare una cronistoria degli eventi. Ci sentiremmo però incompleti se, di tanto in tanto, non dessimo anche una nostra lettura dei fatti. In più occasioni abbiamo bacchettato patron Iavazzi, reo, a nostro avviso, di aver portato avanti una gestione scellerata nelle ultime due stagioni e, parallelamente, di aver distrutto quella poca credibilità che la Juvecaserta, con fatica, aveva lentamente ricostruito. Stipendi pagati in ritardo e qualche altra manchevolezza sono a lui accreditabili ma, se è vero come è vero che il patron ha dichiarato di coprire personalmente tutto il pregresso ancora da sborsare, non lo si può di certo accusare del fatto che non si assuma le proprie responsabilità. Un’altra domanda ci sorge spontanea: perché liquidare Scauzillo così celermente, minacciandolo di denuncia alla Procura della Repubblica, e dare invece così ampio credito alla Fortune? Certo, c’era una minima garanzia del sindaco Marino, ma sarebbe bastato fare un paio di visure camerali per essere quantomeno allarmati. Non depone bene in favore della Fortune anche il fatto che il capitale sociale, in sole tre settimane, sia passato da 3£ a 3.000.000.000£. C’è qualcosa che onestamente non torna. Sull’altra faccia della medaglia vi è però l’innegabile fatto che la Juvecaserta, non fosse stato per lui, sarebbe morta già da almeno un anno. Raffaele Iavazzi può essere ritenuto un amante della maglia bianconera, un tifoso vero, uno che il 21 maggio 1991 era in strada a urlare e gioire. Tutto ciò che ha fatto per la società casertana, nel bene o nel male, l’ha fatto certamente credendo di agire per il bene della squadra, su questo non c’è dubbio. I dubbi li abbiamo invece sulla Fortune, come del resto è normale che sia: ci si chiede come un fondo di investimento, ovvero una società che per dna, struttura e definizione non dovrebbe aver problemi di liquidità, incontri tante difficoltà nel fare un bonifico da 225.000€. Ci si chiede altresì per quale motivo tale società dovrebbe chiedere a Iavazzi di cedere tutte le sue restanti quote, motivando questa richiesta con i problemi giudiziari che ha la famiglia e che potrebbero ‘sporcare’ l’immagine della Juvecaserta, e non si ponga invece il problema che sul territorio si faccia rappresentare da un soggetto che è stato segnalato al C.A.I. (Centro di Allarme Interbancaria). Fermo restando che ciò non inficia sulla bontà della persona, è altrettanto vero che non è il miglior biglietto da visita per una società che vuol presentarsi come un esempio di rettitudine. In tutto ciò anche il sindaco non è esente da colpe, ed il nostro ragionamento è semplice: se ho un amico in difficoltà che è in cerca di chi lo aiuti, non gli presento una persona sulla quale non sono certo si possa fare affidamento. E non basta la scusa del “li ho messi solo in contatto”, perché il sindaco, in quanto istituzione, ha, a nostro parere, l’obbligo di fungere un minimo anche da garante. Di Ponzio Pilato non ne abbiamo bisogno visto che la storia casertana ne è già piena. Speriamo che tutte queste domande possano ritrovare risposte positive quanto prima possibile, magari con i fatti ancor prima che con le parole. Basterebbe un assegno. Ma se così non dovesse essere cosa ci aspetterebbe? Creare un consorzio, per quanto l’idea ci piaccia e ci affascini, è un iter lungo e complesso, che ha bisogno di tempo, proprio ciò che al momento manca. Di alternative all’orizzonte non se ne vedono né se ne ha notizia. Nel frattempo ci sentiamo di elogiare staff e squadra che, non curanti della situazione, continuano a lavorare alacremente per mostrare che, almeno in campo, la Juvecaserta deve essere sempre rispettata.

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