Olek Czyz, ala grande della Juvecaserta: “Quando è arrivata l'offerta dei bianconeri ho accettato

13 ottobre 2016 AUTORE: ANDRE#9
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Sotto canestro sta spazzando via gli avversari, l’ex Pistoia confessa da dove viene la sua forza

“Ho segnato molti punti fino ad ora, ma devo ringraziare i compagni con i quali ho già una buona intesa”. Rende tutto ai suoi compagni di squadra Aleksander “Olek” Czyz, non vuole meriti personali. E poi, lui stesso dice che per la Juvecaserta è più importante concentrarsi in difesa che in attacco, perché tanto “in la qualità dei singoli si farà sentire”.

Ti sei unito alla squadra solo da una ventina di giorni a causa delle partite con la tua nazionale. Come ti trovi a Caserta?
“Per fortuna i miei compagni di squadra sono stati disponibili e accoglienti con me, questo mi ha aiutato soprattutto nei primi giorni. Io qui a Caserta vivo con mia moglie, quindi mi sento a casa”.

Qualcosa che non hai trovato a Caserta? Un aspetto negativo deve pur esserci.
“Devo dire che mi sono ambientato molto in fretta e per adesso non posso lamentarmi di nulla. Qui c‘è un bel clima e si mangia bene. Poi a me piace scoprire le particolarità di ogni posto, come feci a Roma e a Pistoia. Infatti quando abbiamo avuto due giorni di permesso sono andato a Capri. È un posto bellissimo”.

Sei arrivato per la prima volta in Italia nel 2012 a Roma. Per uno che ha giocato anche negli Stati Uniti qual è l’impatto con il basket italiano?
“Nel mio caso la prima differenza che ho notato è stata che giocavo con uomini e non contro dei ragazzi, perché negli USA io ho giocato a livello di college e in D-League. Per la prima volte ho mi sono trovato di fronte professionisti fatti e finiti, ho dovuto adattare il mio gioco in qualche modo”.

Cosa hai pensato quando ti ha contattato la Juvecaserta?
“Ci avrò pensato al massimo un secondo o due prima di accettare. Ero convinto, anche perché conoscendo il coach e alcuni giocatori sapevo di trovare una situazione confortevole a 360°.

C‘è un giocatore in particolare a cui ti ispiri?
“Penso di poter dichiarare il mio amore per Vince Carter. Anche se siamo due giocatori molto differenti, l’amore per il gioco, l’energia e lo spirito che mette in campo sono da elogiare. E poi le sue schiacciate… Devastanti”.

Molti giocatori hanno un rito pre partita. Tu ne hai uno?
“Sì, mi sono dato alcune regole e orari da rispettare. E sono importanti anche i pasti. Io quattro ore prima della partita faccio il pieno di burro d’arachidi, caramelle gommose e miele. Danno il giusto apporto in termini di energia. Sono cose che ho scoperto in America”.

Adesso veniamo al campo. Dove può arrivare la Juvecaserta?
“È ancora molto presto, ancora non sappiamo bene cosa possiamo dare, e non sappiamo cosa possono fare gli avversari. Come si è visto contro Reggio Emilia, abbiamo il talento per battere chiunque. Credo che per noi sia fondamentale la concentrazione in difesa, l’attacco poi ci verrà naturale con i giocatori che abbiamo. Ma la difesa è una priorità”.

Due prestazioni molto differenti tra la prima e la seconda partita. Cosa è cambiato?
“Reggio è una squadra molto temibile e tutto lo spogliatoio l’ha vista come una sfida in cui si doveva dare il massimo per forza. Mentre contro Varese siamo entrati in campo troppo rilassati. Con un approccio del genere si perde sempre”.

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