Radio e TV [Cestisticamente Parlando] Gli interventi di Gino Guastaferro e Gennaro Di Carlo

15 marzo 2017
[Cestisticamente Parlando] Gli interventi di Gino Guastaferro e Gennaro Di Carlo

Gino Guastaferro e Gennaro Di Carlo sono intervenuti a “Cestisticamente Parlando”, il magazine di Radio PRIMARETE Caserta (95.00 Mhz F.M. e in streaming su www.radioprimarete.it) in onda ogni martedì dalle 19.35 (e in replica ogni giovedì alle 0.05 e in podcast sulla pagina FB “Cestisticamente Parlando – Radioprimarete” e sul canale YouTube “Cestisticamente Parlando”) e condotto da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Mario della Peruta ed Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco e Maurizio Lombardi).

Gino Guastaferro,
gli infortuni hanno condizionato la stagione della JuveCaserta?
Non è solo quello, si sono create situazioni particolari, all’inizio del campionato avevamo una squadra che ci ha dato grandi soddisfazioni e stava andando in maniera spedita e abbiamo attraversato un ottimo momento, poi abbiamo dovuto cambiare assetto e, come spesso accade, quando si rompe un vaso, uno lo rimette insieme, ma qualche crepa si vede sempre…Quando si entra in un tunnel come quello in cui siamo entrati noi, ci sono anche dei cali psicologici che possono condizionare la prestazione. I fattori sono tanti e molteplici, la cosa è un po’ complessa e noi ne siamo la dimostrazione, ma non accade solo da noi.
Dal comunicato stampa di lunedì, la squadra è con Dell’Agnello…
Il comunicato della società rispecchia la reale situazione che si vive all’interno dello spogliatoio della JuveCaserta. La società ha il pieno controllo di quello che accade quotidianamente e ha preso la decisione migliore per il bene della JuveCaserta. Le interpretazioni che si fanno all’esterno sono lecite, ma si fanno senza conoscere quello che realmente accade nello spogliatoio.
Riconfermata la fiducia a Dell’Agnello, la squadra ora è chiamata a dare il massimo nelle ultime 8 partite…
La classifica indica che noi siamo più vicini alla zona playoff che alla zona retrocessione, e questo lo dicno i numeri. E’ chiaro che non abbiamo le fette di carne davanti agli occhi, stiamo attraversando un brutto periodo che incute pessimismo e preoccupazione, ma guai a darci morti fino al termine della stagione: questo mai! Noi non ci arrenderemo. Il presidente ha lanciato un messaggio chiaro: le prossime otto partite devono essere otto finali. Dobbiamo evitare un finale di stagione anonimo. Abbiamo comunque degli obiettivi a portata di mano, con il rientro di Bostic possiamo ancora lottare per i playoff, poi se non li agguantiamo, pazienza.
Rientrerà Bostic a Capo D’Orlando?
Questo non lo so dire perché non ho la sfera di cristallo, posso solo dire che Josh ha fatto tutta la settimana di attivazione senza problemi. Da oggi è aggregato alla squadra e cercheremo di portarlo nella migliore condizione possibile considerando che viene da un infortunio importante.
Ci sono novità sul futuro Consorzio?
Non è un mistero che, nel momento in cui il Consorzio dovesse nascere sotto i migliori auspici, la durata dello stesso sarà triennale. Al momento è un grosso progetto che, se dovesse andare a buon fine, sarebbe veramente una grandissima opportunità per il futuro della JuveCaserta.. La mia opinione è che il Consorzio si farà, poi dopo la sua costituzione, riusciremo a capire la forza economica che sarà in grado di produrre.

Gennaro Di Carlo,
ormai sei candidato sempre di più a Coach of the Year…
Baratterei volentieri questo titolo con il raggiungimento dei playoff che mi sembra una bella cosa perché ci consentirebbe di fare un’altra bellissima esperienza. Stiamo lottando e lotteremo fino alla fine per raggiungere questo obiettivo che ci fa sognare.
La pozione magica che usa Capo D’Orlando in questa stagione?
Dico che sicuramente Capo D’Orlando ha un bellissimo popolo, molto accogliente e affettuoso che ci fa sentire in famiglia. La proprietà e la famiglia Sindoni sono persone di un’intelligenza straordinaria che in diverse occasioni hanno dimostrato cosa significa fare management, squadra, hanno vinto i campionati due volte, fanno la Serie A avendo vinto i campionati e non comprando i titoli. Credo che sia questo il biglietto da visita più importante: è una realtà ricca di progettazione e divertimento e tutta questa miscela oggi produce dei risultati che ci stanno facendo sognare.
State cercando di evitare Milano al secondo turno playoff…
Adesso gli unici conti che stiamo facendo sono quelli legati ai punti che ci separano dal raggiungere i playoff. Sto parlando di questo obiettivo da dopo la partita di Caserta e onestamente vedevo la squadra andare in un certo modo, al PalaMaggiò abbiamo dato un bel segnale, pur perdendo la partita, la prestazione fornita mi lasciava ben sperare sul prosieguo della stagione. Poi è ovvio che la fortuna deve sempre aiutare, però la bontà del lavoro e la solidità del gruppo che stavamo portando avanti mi lasciava presagire che fosse un’annata magica e per ora tutto ciò sta andando nella giusta direzione.
Quanti punti bisogna ancora fare per entrare nei playoff?
Io penso che a 30 punti ci possano essere i playoff. Oggi, guardando la classifica, abbiamo il 2-0 a favore sia con Brescia che con Torino e questo per noi dovrebbe già garantirci i playoff a 30 punti. Poi dovremo andare a Brindisi e giocare contro Reggio Emilia in casa. Partiamo con Brindisi da una vittoria casalinga e con Reggio dobbiamo confermare l’imbattibilità del PalaFantozzi, altrimenti parliamo del nulla.
In questo rush finale, proverete ad inserire qualche giocatore nuovo nel roster?
Sicuramente sì, perché dopo la partenza di Perl stiamo sondando il mercato per un suo sostituto. Non abbiamo alcuna fretta, non c‘è nessun nome caldo sul piatto, ma guardiamo con attenzione il mercato, perché possono presentarsi delle occasioni importanti, come Boatright l’anno scorso. Abbiamo già sotto controllo delle opzioni, ma preferiamo avere un attimo di calma e capire cosa è meglio per noi. Preferiremmo inserire un giocatore che dia più pericolosità da 3 punti rispetto a Perl e che possa giocare sia guardia che ala piccola. Cercheremo di prendere il migliore giocatore prendibile.
State già lavorando per qualche conferma per la prossima stagione?
Assolutamente sì, è un ragionamento fatto a 360°, l’ultima aggiunta è stata Andrea Donda, ragazzo triestino di 210 cm del 1999 di grande futuribilità che fa già pianta stabile della prima squadra. Con i ragazzi attuali si sta intavolando dei discorsi per fare in modo che questo nucleo rimanga il più compatto possibile senza dover rivoluzionare sempre il roster ogni stagione.

Redazione Cestisticamente Parlando