Prima amichevole ok per la Synergy Valdarno. Continua la presentazione dei profili: ecco Innocenti e

6 settembre 2014
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Nel primo galoppo stagionale, un’amichevole sul parquet della Fides Montevarchi, la Synergy di Caimi ha centrato ieri sera il suo primo successo stagionale (60-62), al termine di una gara agonisticamente sostenuta, che ha fatto sicuramente bene alle due squadre in vista dell’inizio della stagione agonistica (Coppa Toscana, durante la prossima settimana, e per la Synergy, c‘è il derby sangiovannese con la Polisportiva).
Il test è stato interpretato nella maniera migliore da entrambe le squadre, alla ricerca di geometrie ed equilibri, nonché della migliore condizione. Nell’equilibratissima gara, oltre alla gran foga, si sono viste anche alcune belle giocate (Pelucchini e Dainelli, tanto per fare due nomi) ma sono stati tanti anche gli errori, anche se tutto sommato accettabili in un inizio di stagione. C‘è da dire che Caimi ha ruotato tutti e 16 i giocatori, mentre Righeschi ha dato spazio a tutti solo nell’over-time post gara.

Continuiamo, nel frattempo, la presentazione degli atleti della rosa della Synergy. Stavolta è il turno di Brandini ed Innocenti.

Mirko Brandini, longilineo (195 cm.) playmaker del ’94, fondamentali di valore è uno dei prodotti più brillanti del vivaio della Synergy. Già sdoganato da alcuni anni in prima squadra, il ventenne Brandini ha nel suo carniere diversi successi, come la doppia convocazione agli ultimi due All Star game di serie C, oppure la vittoria a livello di under 17 nel campionato Elite di qualche anno fa, sotto coach Righeschi, ma anche la promozione con la Synergy in serie C. Sentiamo cosa ci ha detto in vista della prossima stagione agonistica.

Tra tutti i giovani di ultima generazione che la Synergy ha lanciato in prima squadra, tu sei forse quello che ha ottenuto maggior spazio ed addirittura il quintetto. Ti senti ormai una pedina fondamentale?
“E’ vero. Giorno per giorno, allenamento dopo allenamento, sono riuscito a crearmi sempre più spazio all’interno della squadra. Non solo impegnandomi duramente, ma soprattutto grazie all’aiuto degli altri compagni di squadra e dello staff tecnico. Una cosa è certa, però: all’interno della rosa potremmo essere di volta in volta tutti elementi fondamentali, dai 10 convocati per la partita, fino a coloro che rimangono fuori. In fondo, è questa la forza del nostro gruppo.”

L’anno scorso sei stato schierato molte volte da playmaker, anche in quintetto. Pensi sia quella la posizione che ti consente di esprimerti meglio?
“Dopo aver giocato negli anni passati in altri ruoli, sia guardia che ala, l’anno scorso a causa dei vari infortuni che colpirono i nostri playmaker titolari, per emergenza fui schierato proprio in quel ruolo. Inizialmente, pensavo che non fossi portato per fare il playmaker, poi però con il passare del tempo sono entrato sempre meglio in quelle vesti ed i risultati, seppur lentamente, si sono incominciati a vedere. Naturalmente, ho ancora da migliorare tanto e dovrò perfezionare molte cose, però credo che sotto la guida dello staff tecnico di quest’anno, e di Caimi in particolare, ognuno di noi potrà correggere tutte le attuali imperfezioni.”

Hai ricevuto la convocazione agli ultimi due All Star Game di serie C, nella squadra Est dei Giovani. Cosa ricordi di quelle esperienze?
“Le convocazioni ai due All Star Game sono state belle soddisfazioni che hanno meritatamente, secondo me, ripagato il lavoro svolto da me e da tutta la squadra durante l’anno. Alla fine, fa piacere ad ogni giocatore partecipare a queste manifestazioni elitarie ed è giusto che ognuno si goda il momento. Nelle ore successive, rimane ancora un po’ d’emozione, ma in fondo con il passare dei giorni tutto si affievolisce e ci si butta di nuovo a lavorare forte rimanendo con i piedi per terra.”

Molti addetti ai lavori dicono che sei un prospetto molto promettente, per potenzialità ma anche per quello che già hai fatto vedere. Pensi di poter ambire nel futuro ad una categoria importante?
“Credo che il sogno di ogni giocatore di pallacanestro sia arrivare più in alto possibile. Personalmente, spero di migliorare e riuscire con il passare del tempo a salire di categoria. Questo, però, credo che si potrà realizzare solo se riuscirò a crearmi una base tecnico-fisica ben più solida. Alla fine, tutto sta nel riuscire a lavorare con il massimo impegno e costanza, giorno per giorno, con la speranza di vedere risultati che possano con un po’ di fortuna lanciarti verso un futuro cestistico di ancor più alto valore tecnico.”

L’altro atleta della Synergy, presentato oggi, è Michelangelo Innocenti, un classe 1995 con diverse frecce al proprio arco. Un metro e ottantotto d’altezza, Innocenti è un giocatore di grande generosità e di elevato atletismo. Per le sue doti tecniche, l’anno scorso fu promosso da coach Pescioli come secondo playmaker in serie C, poi alcuni inconvenienti fisici lo hanno portato un po’ fuori ritmo. Quest’anno si ripresenta ai nastri di partenza, sotto coach Caimi. Sentiamo anche lui.

L’anno scorso, coach Pescioli ti inserì in prima squadra e ti diede anche responsabilità importanti nel ruolo di secondo playmaker. Qual è stato per te il bilancio di quello che accadde?
“L’hanno scorso, coach Pescioli mi diede fiducia fin dalle prime partite di coppa Toscana, forse perché mi aveva allenato giá nelle giovanili e sapeva quelle che erano le mie capacità. Questo mi garantí una certa sicurezza, che per me è fondamentale e che penso ogni giocatore dovrebbe poter avere. Questa fiducia del coach mi aiutava sempre ed affrontavo sia gli allenamenti che le gare con estrema serenitá e competitivitá. Ero sicuro di poter migliorare ancora molto e dare alla mia squadra tanto di più, ma per un problema di salute sono stato fuori gran parte dell’anno.”

Sei stato confermato in rosa e quindi Caimi ha volontà di testarti anche per la sua idea di squadra. Come pensi di riuscire a confermare gli spazi che l’anno scorso ti riuscisti a conquistare?
“Innanzitutto, sono felice di esser stato riconfermato. Come l’hanno scorso, metteró impegno e concentrazione in tutti gli allenamenti e daró il massimo in ogni occasione.”

Più volte, a nostro avviso, l’anno scorso hai dato l’impressione di essere molto utile in varie posizioni ed in vari frangenti della partita (rimbalzi, contropiede, tiro dalla media, penetrazioni). Non pensi che il playmaking sia per te un po’ limitante e che tu possa avere molto più futuro con una versatilità da all around?
“Sinceramente, sono sempre stato playmaker e mi è sempre piaciuto farlo. Non credo di esser stato mai limitato da questo ruolo o forse non ho mai avuto l’occasione di capirlo. Magari, se quest’anno andrà tutto bene, dato che forse non saró il play, potró rispondere con maggior precisione alla fine del campionato.”

Esprimi un desiderio che abbia a che fare con la tua vita cestistica nella Synergy. Per il futuro, ti auguri che…
“Mi auguro di avere sempre di piú la possibilitá di migliorare come giocatore, ma che anche la squadra possa farlo insieme a me. E poi spero davvero, insieme ai miei compagni, di raggiungere obiettivi importanti.”

Ufficio Stampa Synergy Basket Valdarno