Radio e TV [Cestisticamente Parlando] Vitali e Pancotto

25 febbraio 2015
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Michele Vitali e Cesare Pancotto sono intervenuti a “Cestisticamente parlando”, il magazine settimanale di Radio PRIMARETE Caserta (95.00 Mhz F.M. oppure in streaming su www.radioprimarete.it) in onda ogni martedì dalle 19.35 alle 20.55 e condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto ed Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco).

Michele Vitali:
L’umore dello spogliatoio dopo il -1 di penalizzazione?
E’ rimasto sempre lo stesso, il nostro obiettivo rimane quello di vincere il maggior numero di partite possibili, quindi dobbiamo pensare al campo e alla prossima partita contro Cremona.
Come cambiano le rotazioni degli esterni dopo la perdita di Capin?
Sarà il coach a decidere come comportarsi, ma l’importante è rimanere compatti per raggiungere l’obiettivo salvezza.
Come è stata la ripresa degli allenamenti?
Molto buona, già da due giorni abbiamo ripreso a lavorare in maniera intensa.
Tuo fratello Luca giocherà domenica?
Adesso non sta bene, ma, conoscendolo, non rinuncerà a giocare domenica.
La lotta salvezza comprenderà anche Capo D’Orlando e Varese?
Questo dipenderà da noi se continueremo a vincere tante partite da qui alla fine della stagione.
Ti senti più una guardia o un’ala piccola?
Nessuno dei due ruoli, ma, al di là della posizione in campo, il mio compito è quello di dare sempre il massimo.
Le voci di mercato che ti riguardano (NdR: interesse della Virtus Bologna) ti disturbano in questo momento delicato della stagione?
Assolutamente no, il mio obiettivo primario è quello di raggiungere la salvezza con la JuveCaserta.

Cesare Pancotto:
Come ritiene che sarà la partita con Caserta di domenica?
E’ una partita complicata, incontreremo un avversario che ha cambiato molto, ma che ha trovato la sua strada per giocarsi la permanenza. Esposito e Baioni stanno facendo un ottimo lavoro.
Per Caserta conterà di più l’assenza di Capin o il -1 in classifica?
L’aspetto tecnico si può rimediare, la penalizzazione è un fastidio sia tecnico che psicologico. Ma se guardiamo il rovescio della medaglia, ciò può essere anche uno stimolo in più per Caserta nel raggiungere la salvezza.
L’esperienza delle Final Eight?
Ho cercato di trasmettere alla squadra i valori che permettessero alla squadra di partecipare a questo evento. E’ stata una grandissima esperienza per la società e anche per la città di Cremona. Peccato che abbiamo perso contro Sassari, che poi ha vinto la Coppa!
Come procede l’inserimento di Daniel?
Procede bene, chiedo a lui di darci una mano per quelle che sono le sue caratteristiche e debbo dire che si sta impegnando molto.
Ci sono giocatori italiani delle serie minori che possono giocare in Serie A?
Si, ma prima bisogna meritarselo. Bisogna prima creare competizione tra i giocatori e poi farli giocare.
Quanto è cresciuta la squadra dall’inizio della stagione?
Abbiamo fatto enormi progressi, tutti hanno capito il senso del lavoro e che possono correggere gli errori effettuati in allenamento ed in partita. Siamo in continua crescita e dobbiamo continuare così.
Ci sono troppi stranieri in Serie A?
Prima di dire se ci sono troppi stranieri, dovremmo domandarci se ci sono tanti giocatori italiani che possono giocare in Serie A, e poi perché non riusciamo a sfruttare il settore giovanile. Bisognerebbe prima fare delle sperimentazioni e poi effettuare riforme concrete.

Redazione Giornalistica Cestisticamente Parlando