La Molisana Magnolia, c'è anche il totem: dal belgio a Campobasso Linskens

29 luglio 2020
La Molisana Magnolia, c

Alla prima esperienza nel campionato italiano, la pivot ha centrato con la nazionale il pass per le Olimpiadi di Tokyo. La promessa all’ambiente rossoblù: «Darò il massimo di me stessa. Voglio imparare e continuare a crescere»

Un vero e proprio totem. Il prototipo del pivot nell’accezione classica del ruolo: quella cioè di un elemento che si fa valere nell’area dei tre secondi, mettendo tanta sostanza in fase difensiva sotto il proprio canestro ed avendo la capacità di prendere tiri ad alta percentuale in campo avverso.
Ottavo #fioredacciaio nel bouquet La Molisana Magnolia Campobasso che sarà, alla corte di coach Mimmo Sabatelli approda il centro belga Kyara Linskens, elemento ventiquattrenne nato a Bruges tra le colonne della nazionale del suo paese. Eletta miglior ‘cinque’ ed inserita nel primo quintetto degli Europei under 16 nel 2012, oltre che nel proprio paese, l’innesto comunitario in casa rossoblù ha saputo mettersi in mostra – nelle ultime tre stagioni da perno dello starting five – anche in Repubblica Ceca (col Nymburk), in Polonia (tra le fila del Gorzow) ed in Russia (sotto le insegne del team siberiano del Krasnojarsk), facendosi onore, inoltre, nel palcoscenico continentale dell’Eurocup.
NUOVA DIMENSIONE Per la giocatrice fiamminga nata a Bruges, quella con Campobasso sarà la prima esperienza nel massimo torneo italiano. Un contesto, quello dell’A1, cui la pivot si avvicina con grande curiosità.
«Adoro giocare – spiega – e, anche se non conosco personalmente la qualità media della rassegna tricolore, credo ci sia un buon livello e farò di tutto per dare del mio meglio in questo contesto».
BASKET INTERRAIL In particolare, nella quarta fermata del suo percorso in giro per l’Europa al di fuori del Belgio, Linskens conta di proseguire nel suo percorso di crescita.
«Ogni stagione – discetta – mi ha consentito di imparare tanto e si è rivelata un’esperienza fondamentale per la mia crescita. Mi auguro, perciò, di migliorare ulteriormente anche a Campobasso e di fare del mio meglio per la causa rossoblù».
FILOSOFIA PIVOT Parlando di se stessa da un punto di vista tecnico, la giocatrice fiamminga si definisce come «un centro che ama giocare molto in post basso e farsi sentire con le stoppate. Mi piace anche prendere tiri aperti e dare una mano in difesa. Nel complesso cerco di fare un po’ di tutto e, soprattutto, quello che mi chiede il coach».
NOT IN MY HOUSE Una caratteristica peculiare nel gioco di Linskens è, appunto, quella delle stoppate, tanto da figurare al decimo posto nella classifica all time dell’Eurocup con medie statistiche di tutto rilievo (nell’ultima stagione quasi tre e mezzo a gara).
«È un aspetto del gioco che mi piace tanto – spiega la neo ‘magnolia’ – e, in ogni partita, cerco sempre di provare a metterlo in vista».
CAGLIARI SOUVENIR Da un punto di vista cestistico, peraltro, quella di Campobasso non sarà la prima esperienza italiana di Kyara Linskens. Nel 2011, con la nazionale belga, aveva centrato l’argento agli Europei under 16 ospitati a Cagliari, laddove di fronte c’era anche l’Italia che, nel proprio roster, annoverava tra le altre quella Sofia Marangoni che ora ritroverà in Molise.
«Sono passati ormai nove anni – spiega – resta però una gran bella esperienza ed anche la Sardegna è davvero una meta incantevole».
BIG IN JAPAN In uno degli ultimi appuntamenti di basket giocato prima della sospensione di tutte le attività a causa del Covid-19, ad Ostenda con la nazionale del Belgio ha centrato la qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo in un girone comprendente inoltre Canada, Giappone e Svezia. Un evento – quello a cinque cerchi – costante presenza nei pensieri di Linskens.

Area Comunicazione Magnolia Campobasso