"Il Lella si racconta", episodio 3: la storia di Alberto Mariotti

6 maggio 2020
"Il Lella si racconta", episodio 3: la storia di Alberto Mariotti

Terza puntata della rubrica “Il Lella si racconta”: il protagonista è il coach della Prima Divisione, Alberto Mariotti.

di Alberto Mariotti

Tifosissimo arancione fin dall’infanzia, avrei potuto giocare a calcio, ma per qualche ragione finii a fare minibasket in Via Andreini. In quella squadretta spiccavano un biondino alto circa un metro, io, ed un bambinotto aglianese già alto quasi due, Simone Caramelli.

La trafila delle giovanili Libertas di Alfio Nerozzi allenato da Pierangelo Barontini, raffinato conoscitore dei fondamentali del basket e della cucina. Non è da tutti avere un coach futuro chef stellato! Approdo all’Olimpia dove il prof. Nicola Salerni è così buono da concedermi un anno di allenamenti e qualche fugace apparizione in partita con quello squadrone che portò Pistoia in B vincendo un playoff “internazionale” con lo Jadran Trieste. Gli ultimi due anni di giovanili con un altro grande che ci ha lasciato, Giovanni Papini.

Con la lucida follia dei miei 19 anni, mi convinco di essere un calciatore e mi getto a capofitto nella carriera di centravanti da bar, e raccolgo l’immeritata soddisfazione di vincere un torneo a Roma facendo coppia in attacco col mio amico Alessio Frati che di li a poco segnerà una settantina di gol tra i professionisti.

Nel frattempo, i primi corsi allenatore e la prima squadretta junior, il San Rocco. Nel mio primo gruppo ricordo coach Fabio Bongi e l’ineffabile fischietto Alessandro Michelozzi.
La faccio breve, in ordine sparso Libertas, Strollers, Green Team, Pgp, Montemurlo, tante categorie diverse e tanti ragazzi e ragazze splendidi. Appunto Montemurlo…lì in un gruppo dal potenziale tecnico enorme un ragazzone su tutti, il nostro Alessandro Piperno. Ero così emozionato nel poterlo schierare che pensai bene di chiudere subito la stagione facendomi squalificare un anno e mezzo…Menzione speciale al gruppo pazzesco del Valdibure ad un passo dal sogno.

Negli ultimi anni la famiglia Lella, quale posto migliore per vivere una pandemia? A voi dico torneremo, torneremo al basket, alle grigliate e al Negroni anche se io lo preferisco “sbagliato” col prosecco al posto del gin.

P.S. Durante questo percorso il resto del tempo l’ho dedicato a rincorrere il “boss” Bruce Springsteen in giro per il mondo.

Uff. Stampa Lella Basket Pistoia