Kickslosofy Evento Harden Vol.1 "IMMA BE A STAR"

3 dicembre 2016
Evento Harden Vol.1 "IMMA BE A STAR"

Nella serata del 22 novembre Adidas Italia, in collaborazione con il negozio specializzato Double Clutch di Verona, ha presentato l’edizione limitata della prima signature shoe (così si definiscono le scarpe create per gli atleti) ideata per la stella degli Huston Rockets, James Harden.

Location che non poteva essere più azzeccata per le Harden Vol.1. Il negozio Double Clutch, gestito da giovani appassionati di palla a spicchi, è situato in una zona del centro di Verona che definire affascinante sarebbe sicuramente riduttivo.
Nei pressi del lungo Adige si passeggia sotto portici medievali accompagnati dalle luci giallastre della Verona notturna, da una temperatura che è probabilmente più indicata per metà ottobre piuttosto che fine novembre e dalle chiacchere pacate di alcuni americani che terminano la cena. Poi si giunge al negozio di via Sottoriva 15, con queste grandi vetrine che permettono all’occhio curioso di sbirciare i preparativi per l’evento che sta per iniziare.
Poco dopo le 21 si aprono le porte e si viene cordialmente accolti dallo staff all’interno del negozio appositamente arredato. C’è del buon cibo, le scarpe con linea di abbigliamento dedicata, esperienze in realtà aumentata e persone che parlano di basket. Grande livello.
Parliamo ora delle protagoniste della serata, le Harden Vol.1.
L’ispirazione che ha dato questa particolare nomenclatura alla scarpa deriva da una lettera che “il barba” scrisse alla madre il cui contenuto sostanzialmente affermava l’intenzione dell’atleta di diventare una stella della NBA (Imma be a star, per l’appunto).

(credits: SebaDT)

La rarità e preziosità delle stelle (nello sport) è un tema che viene riproposto sui materiali utilizzati sulla scarpa, dando un tocco premium. Adidas non intende risparmiarsi e “mette in campo” il meglio del meglio che abbia da offrire: la tomaia è interamente costituita da Primeknit (tessuto intrecciato) di colore nero con alcuni filamenti dorati che impreziosiscono il tutto; la parte anteriore è poi ulteriormente arricchita da uno strato indipendente di pelle scamosciata (di buona qualità) che al tatto risulta piuttosto morbida; infine, il sistema di ammortizzamento è costituito dall’ormai famosissimo Adidas Boost a tutta lunghezza che garantisce ottima protezione dagli impatti pur mantenendo sensibilità del terreno (lo spessore del boost è più contenuto rispetto ad altri modelli Adidas, vedi Crazylight 2016).
Particolarissima la trama ideata per la suola composta di una gomma piuttosto morbida. Il traction pattern (in gergo), infatti, è stato creato da un computer che analizzando i movimenti di Harden ha realizzato una suola con zone a trama più o meno fitta a seconda delle esigenze dell’atleta.
Parlando di particolarità, non si può certo non notare un sistema di allacciamento sui generis che fa dell’asimmetria il suo punto di forza.

Adidas sforna un prodotto nuovo, interessante, di qualità che susciterà sicuramente la curiosità di tantissimi appassionati di basket. Certo, il prezzo di 170 euro non è esattamente popolare, ma la qualità ha il suo costo.

Creators never follow, ma soprattutto Fear the Beard!

Peace.

Kickslosofy