DNG La Virtus Padova non si ferma più

AUTORE: clutonco

La Virtus Padova under 19 DNG non si ferma più. Secondo successo consecutivo e deciso rilancio in classifica per i ragazzi di Friso e Stefanelli.
Dopo la notizia della triste trasferta friulana della prima squadra, arriva una vittoria meritata per gli junior di coach Friso. Chiudendo in positivo il bilancio casalingo di novembre (e dell’intera stagione, per ora), i neroverdi battono senza troppi problemi un Pontevecchio a sprazzi pericoloso e a sprazzi in totale confusione. Non è tanto la vittoria in sè che fa ben sperare, ma l’approccio dei giocatori.
Come avevamo preannunciato, anche gli emiliani si trovano nella terra di nessuno in cui a ogni turno si lotta per aggiudicarsi un posto all’interzona. Sono queste le partite che bisogna vincere, per scalare pian piano la classifica. Detto fatto. È anche vero che gli ospiti non oppongono una gran resistenza, smentendo in parte le voci che li descrivono come giocatori scomodi per chiunque. Il merito per Padova resta comunque, perchè in un campionato così nulla è lasciato al caso.
In un PalaRubano meno acceso rispetto a lunedì scorso, la serata inizia con un attimo di tensione. Giunge ai giornalisti la notizia che il centro neroverde Levorato non si presenterà causa un improvviso e fulminante malessere. Niente paura, Peghin (inizialmente non convocato per scelta tecnica) è pronto a prendere il suo posto. Grandi assenti della serata rimangono Marzola, fuori per una settimana, e il vecchio Rizzi, che ancora attende l’ok per riprendere l’attività.Rientra nelle rotazioni Barbato dopo lo stop per il ginocchio.
L’inizio di gara vede un Bonetto scatenato nella metà campo offensiva, che porta avanti i suoi di dieci punti in pochi minuti.
La difesa di Pontevecchio non riesce a star dietro al ritmo imposto dai padovani: questi sono impeccabili nel gioco in campo aperto e non perdonano dopo un qualsiasi rimbalzo difensivo. La partita prende subito una buona inclinazione per la Virtus, che incredibilmente sembra non accorgersi del tabellone e continua a macinare gioco. A dare man forte ai compagni ci pensa Salvato: lasciando da parte per un attimo il suo ruolo di shooter, si improvvisa contropiedista e in diverse occasioni scarta i difensori come birilli. Due facili. Da sottolineare senza dubbio la difesa di squadra, da manuale: nonostante in attacco ci sia ancora qualche ingranaggio da oliare, in difesa la squadra si applica, e riesce.
L’unica pecca può essere individuata sulla collaborazione contro il blocco cieco, trappola che qualche volta in effetti funziona. Ma a colmare questa lacuna ci pensano gli aiuti difensivi: ancora una volta, medaglia al valore per Natali (che stasera grazia il ferro e non schiaccia), Ferrara e Compagnin, nuovo guerriero sotto le plance. Le palle recuperate da un saettante Calzavara aprono tantissimi contropiedi, conclusi senza troppa difficoltà. Il classico momento di crisi arriva verso la fine di secondo quarto, quando, sopra di 15, si pensa già di poter tirare i remi in barca. Ci pensa coach Friso con un time-out a rimettere tutti in riga: rimonta evitata.
Nella ripresa la Virtus amministra il vantaggio, anche se con alcuni momenti di distrazione. A parte alcuni errori individuali, la difesa continua a lavorare. Coach Savini pensa allora di mettere in difficoltà l’attacco dei padroni di casa, e imposta una zone-press davvero aggressiva, tanto di cappello. Padova inizialmente inciampa su questa difesa, mai utilizzata fino al 35’. Ma dopo qualche azione incerta si scopre la soluzione: il pallone vola per il campo e arriva puntuale ai lunghi in attesa sotto canestro. I punti di vantaggio diventano ed è ora che la Virtus capisce perchè questa squadra è famosa per la sua tenacia, dimostrata in gare “già perse” come a Bergamo e Casalpusterlengo: si lotta fino alla fine su ogni pallone, anche e soprattutto per la differenza canestri. Purtroppo per loro, sono tutti tentativi vani. La partita finisce 73-52, risultato assai difficile da ribaltare.
Ma non guardiamo troppo avanti. Il campo dice che, forse, la Virtus ha trovato quell’equilibrio che le permette di essere competitiva. Il talento c‘è eccome, si trattava solo di chimica e di voglia di vincere.
Padova convince: se continua così può andare lontano.

Virtus Padova-Pol. Pontevecchio Bologna 73-52

3432175338

34291321212014