DNG Commento alla partita

AUTORE: alebestiale

Si ferma la striscia di vittorie della Virtus DNG, che cade al PalaRubano contro la Virtus Bologna. Come voleva il pronostico, i ragazzi neroverdi non riescono ad avere la meglio contro i campioni d’Italia 2014, anche se fino a metà gara non si riesce a capire chi alla fine la spunterà. Grande prova d’orgoglio per i padroni di casa, che dimostrano di essersi ripresi dalla batosta dell’andata (a Bologna finì 91-63). I punti di scarto al 40’ stasera sono comunque tanti, ma il risultato finale mente sulla prestazione generale di Padova. È mancata solo un po’ di convinzione in più, uno sforzo leggermente maggiore. Bologna prende le distanze solo quando i padovani glielo lasciano fare, alzando bandiera bianca e crollando sotto la pressione difensiva. Peccato, questa volta mancava davvero poco.

È difficile paragonare il 49-69 finale con la partita giocata: la Virtus tra le mura amiche, infatti, parte subito aggressiva mettendo da parte qualsiasi timore reverenziale per una società plurititolata. Il piano gara è di arginare il centro titolare Cattapan, che per quanto riguarda i centimetri non ha rivali in campo. Nonostante ciò, la difesa di un ritrovato Natali, all’ultima gara prima del ritorno in patria, riesce a bloccare la furia offensiva del pariruolo, costringendo coach Sanguettoli a toglierlo presto e a giocare con un quintetto più piccolo. Il primo quarto procede in parità: nessuna della due squadre lascia intravvedere debolezze. Si capisce subito che il duello più esaltante sarà quello tra Rizzi e Vercellino, i due che si prendono maggiori responsabilità sia in attacco che in difesa. Padova difende forte ma nella metà campo perde forse tutti i palloni che riesce a recuperare, più a causa di distrazioni che di buona difesa bolognese. È evidente la differenza tra questa squadra e la Fortitudo battuta una settimana fa: l’area della Virtus è presidiata in maniera impeccabile, e penetrare è molto più difficile. Sui pick&roll Bologna sceglie di raddoppiare per un attimo il palleggiatore, gettando sabbia nell’ingranaggio offensivo neroverde. Da sottolineare le prestazioni individuali di Penna, play classe ’98 che con la palla in mano fa ciò che vuole, e di Vercellino, miglior realizzatore dei suoi con 15 punti. Dall’altra parte è l’energia di squadra a tenere a galla la Virtus padovana: nessuno è intenzionato a lasciar vita facile a Bologna, quindi si lotta su ogni pallone. L’impegno è tale che gli ospiti nel secondo quarto vengono lasciati a soli 4 punti segnati, record all-time in DNG. Padova con un mini-break riesce a chiudere la prima metà di gara in vantaggio (22-18). Punteggio basso in una partita dove, in effetti, le difese fanno la differenza. Non si sa bene cosa coach Sanguettoli abbia detto in spogliatoio ai suoi, ma la squadra che torna in campo nella ripresa è totalemente cambiata: la famosa pressione difensiva della squadra emiliana coglie di sorpresa i neroverdi, costretti a un numero sconsiderato di palle perse e di errori in attacco. Nemmeno Rizzi, che di tanto in tanto prova a suonare la carica, o Peghin, che quando si lancia in contropiede nessuno riesce a tenere, sono in grado di svegliare i compagni. Arriva il classico terzo quarto di Padova, e al 25’ Bologna recupera un paio di palloni che aprono ufficialmente la fuga. La Virtus si blocca, non riuscendo a reagire alla lucidità e alla freddezza degli avversari, e inizia a giocare disordinata e senza controllo. Per un attimo una fiammata di Marzola sembra riaprire le pratiche: la guardia di Ponte San Nicolò accende il palazzetto con un paio dei suoi circus-shot da maestro, ma è un fuoco di paglia. Per gli ospiti anche Zani sale in cattedra e punisce i padroni di casa con una serie di incursioni (incontrastate). Ciò che più salta all’occhio è la capacità di ogni giocatore di Bologna di prendersi la responsabilità e giocarsi un 1vs1 in assoluta sicurezza. Per Padova invece non basta affidare la palla al solito Bonetto nei minuti finali. Le guardie emiliane fanno la differenza, grazie ad una circolazione veloce e decisa della palla.

Padova si scioglie e decide di arrendersi: gli ospiti segnano 51 punti nella seconda metà di gara, contro i 18 dei primi due quarti. È evidente il calo di concentrazione dei ragazzi di coach Friso. Stanchezza fisica o mentale? Comunque sia, per competere contro formazioni di questo livello è indispensabile restare in partita fino alla sirena, non un minuto di meno. Sirena che suona sul 49-69, lasciando i tifosi del PalaRubano delusi ma non troppo, visto che la Virtus per metà gara c‘è stata eccome. Dopo aver riflettuto sugli errori di questa sera, bisogna concentrarsi sulla trasferta di lunedì prossimo, in quel di Reggio Emilia: è da qui che passa la qualificazione all’interzona. Massima attenzione.

Virtus Padova-Virtus Bologna 49-69

81422183442

81414412241527