C Naz. Ostuni in crisi, perde anche a Napoli


+ Senza Morena e Malamov, terza sconfitta di fila.+
La settimana più sfortunata dell’ultimo anno e mezzo si conclude con una sconfitta. Non fossero bastati la squalifica di Malamov, l’indisponibilità di Morena e persino la temporanea inagibilità del PalaGentile (che ha praticamente impedito ai gialloblù di allenarsi per metà settimana), la trasferta di Napoli contro la Partenope ha aggiunto la ciliegina sulla torta di sette giorni da dimenticare in fretta.
Il capitano sta meglio, sebbene sia ancora ricoverato al Perrino di Brindisi (non più in terapia intensiva come scritto da alcuni giornali), e non ha mancato di far sentire il suo sostegno ai compagni di squadra: sostegno che non è purtroppo bastato. Decine i messaggi di buona guarigione arrivati al nostro numero 7, da tifosi, appassionati, amici e diverse società avversarie, in omaggio ad una bandiera del basket non solo ostunese ma italiano, che speriamo di rivedere al più presto sul parquet.
Alla seconda partita senza Morena, e privi di Andrea Malamov, due assenze pesantissime da tutti i punti di vista, i ragazzi di coach Vozza non sono riusciti ad aggiudicarsi i due punti dal palasport di Villaricca. Il match parte con una sorpresa in quintetto: è Stefano Perugino, in campo per pochi minuti solo nella partita contro Stabia, e subito in campo con Marseglia, Percan, Menzione e Caloia. Coach Olivo risponde con Suriano, Errico, Cannavale, Foa e Filippi: proprio Filippi si rivelerà una spina nel fianco per la difesa ostunese (20 punti).
Che sarà una partita difficile lo si capisce da subito: dopo il 6-6 dei primi minuti, la Partenope prende il largo con un parziale di 11-0 (17-6) che ammutolisce la Cestistica. Menzione e Caloia provano a ricucire lo svantaggio e i gialloblù provano una reazione: dopo aver chiuso il primo quarto sotto di 8 (22-14), è l’avvio del secondo quarto a riportare Ostuni in partita. 5 punti di Percan, un bel canestro di Perugino e 7 punti in fila di Menzione (oltre all’ottimo impatto di Angelini) ci riportano col muso avanti (24-28). Un controparziale di 11-4 riporta la leadership in casa partenopea, grazie a Filippi e Suriano che regalano alla Partenope il +3 all’intervallo (37-34).
Nel terzo periodo è un superlativo Menzione (27 punti in totale per lui) a tenere a galla i suoi, con 8 punti nei primi sei minuti del quarto: un arresto e tiro di Angelini impatta a quota 46 a 3’27”, Napoli si risveglia con un altro parziale di 8-0 targato Suriano e Cannavale, Caloia riaccorcia (54-48 alla penultima sirena). Ma Ostuni, corta ed esausta, ha finito la benzina, e si vede nell’ultimo quarto, in cui viene meno la lucidità e gli smaliziati partenopei, in vantaggio anche di 11 (60-49), riescono a gestire il vantaggio al meglio.
L’ultimo sussulto per la Cestistica arriva a metà dell’ultimo periodo, quando una tripla di Tanzarella chiude un parziale di 6-0 per il -5 Ostuni (60-55): ma le forze, fisiche e mentali, si esauriscono, e la Partenope si porta a casa due punti pesantissimi con cui raggiunge a quota 10 la stessa Ostuni.
Una sconfitta che non ci voleva, quella di Napoli, contro una Partenope che difficilmente farà punti contro altre squadre di alta classifica, ma che ha potuto approfittare di una Cestistica rimaneggiatissima e nel periodo più nero dei suoi ultimi 18 mesi di vita. E domenica a Ostuni, o dovunque si giocherà la prossima partita casalinga, arriverà una Trani forte e motivatissima dopo il ko interno nel derby pugliese contro San Severo. Un’altra missione impossibile.

Pallacanestro Partenope-Cestistica Ostuni 70-61

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