C Naz. La Broetto continua la corsa verso la qualificazione

AUTORE: alebestiale

Fede Schiavon dopo aver sbagliato tutte le 5 bombe tentate durante la gara chiude la partita segnando a 11” dalla sirena quella che spezza le gambe alla disperata rimonta dei padroni di casa arrivati ad un passo dal pareggio nell’azione precedente quando un’altra bomba, questa di Valesin, veniva respinta dal ferro (67-70 a 32” dalla fine).
Sempre sotto, al massimo di 12 alla metà del secondo quarto, bisogna dare merito al Caorle di non essersi mai disunito nonostante ogni volta si sia avvicinato alla Broetto è stata chiara la sensazione che ai neroverdi bastasse dare un colpo di gas per riportarsi ad un margine di sicurezza.
Se Busca e compagni hanno sempre avuto l’inerzia dalla loro parte, molto del merito deve essere dato ad un Lazzaro praticamente infallibile, ha sbagliato solo un tiro libero (3/4), che con le sue conclusioni impossibili da sotto misura (6/6 da 2) ma anche dalla distanza (1/1 da 3), ha sempre risposto presente quando coach Friso lo ha alternato a Pastusena.
Il lettone è partito in quintetto e ha confermato di essere completamente ristabilito giocando una buona prova offensiva (3/4 da 2 e 2/2 ai liberi) e anche difensiva, costringendo spesso gli avversari a conclusioni improbabili per evitare i suoi lunghissimi tentacoli.
Canelo, proseguendo sulla scia dell’ottima prova interna di domenica scorsa, ha giganteggiato contro le guardie avversarie incapaci di contenerlo. Meno lezioso e molto più concreto di quanto visto nella prima fase del torneo, Carlos sta rispondendo per le rime ai severi giudici che su questo sito più volte gli hanno chiesto di puntare con più convinzione al canestro. Il domenicano, dopo averne segnati 17 domenica scorsa al Bassano, si è ripetuto pur potendo giocare solo 28’ costretto a sedersi in panchina per un forte dolore alla coscia che purtroppo in settimana richiederà un controllo medico.
Positivi anche Busca e Salvato nonostante abbiano chiuso entrambi sotto media, il primo con 7 punti segnati e il secondo con 9, terminando la partita senza tirare un solo personale, fatto strano per chi abitualmente incrementa il suo bottino personale proprio sfruttando la linea della carità.
Da segnalare il rientro di Sabbadin che ancora dolorante ad una gamba si è potuto allenare, blandamente, solo venerdì e nella quindicina di minuti in cui coach Friso gli ha permesso di rimanere sul campo ha dimostrato di dover recuperare il lavoro di palestra saltato in queste ultime due settimane per ritrovare la condizione fisica.
Per la Broetto a Caorle era obbligatorio vincere e anche se il finale ha fatto soffrire, l’obiettivo è stato raggiunto. Contemporaneamente era importante vedere cosa accadeva a Monfalcone dove i ragazzi di coach Franceschin, ormai l’unico bersaglio possibile per la qualificazione virtussina alla seconda fase, giocavano il derby friulano con il Corno di Rosazzo.
Quindi occhio fisso sul sito della Lega per seguire i parziali in arrivo dalla cittadina giuliana con l’impressione che la Falconstar non sia mai stata in partita.
Alla fine quasi 20 punti di passivo per i padroni di casa e tutti a pensare alla partita di domenica prossima a Rubano, una gara che può valere la stagione. Prevedibile un grande contorno di pubblico per un confronto che sa di finale play-off. All’andata a Monfalcone la Broetto perse di 4 al termine di un match combattutissimo con Busca in tribuna e Salvato costretto dopo pochi minuti a sedersi in panchina con una caviglia dolorante. Sarà un match durissimo, come già all’andata, sarà anche occasione di rivincite personali, ricordiamo il duello di Pastusena con un Colli che in alcune occasioni ha decisamente superato i limiti. Gli avversari sono tra i più esperti e completi della categoria ma evidentemente stanno attraversando un brutto periodo che a febbraio è costato le sconfitte a Oderzo, con San Vendemiano e appunto con Corno che hanno dato ai virtussini l’occasione di riuscire in un riaggancio anticipato rispetto alle previsioni.

Santa Margherita Caorle-Virtus Padova 67-73

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