C Naz. Sconfitta di misura per i biancorossi

AUTORE: alebestiale

di Marco Giurizzato

Altra sconfitta, altra sconfitta di misura. Questo l’impietoso verdetto della trasferta in terra bisiacca dei Grifoni Biancorossi. Ancora una volta il maledetto finale di partita, ancora una volta una gestione di ultimo possesso sfortunata e discutibile (sul 71 pari), 23 secondi palla in mano, errore e dall’altra parte Quargnal (17p 5r) che la mette dall’angolo portandosi a casa la contesa ad un secondo dalla fine. Quel che bisognerà comunque sottolineare è che Mestre ha giocato una signora partita, addirittura in controllo a tratti, ha difeso molto bene con Delle Monache (12p 11r) a limitare il capocannoniere Colli (9 punti 4r), con Munaretto e Dal Pos molto a sbattersi sull’arco e con un ritrovato Mink letale da fuori (22 punti con 4 triple) e combattivo sotto le plance. I presagi non erano granchè buoni per i venti fedelissimi giunti fino in via Baden Powell, dopo pochi minuti infatti la lista infortunati si arricchiva con Zorzi (che in 3 minuti di fuoco aveva recuperato 3 palloni), ma Mestre la sua partita la giocava comunque trovando ritmo e spaziature, Zatta era ispirato e si volava sul 22-10. Poi la Falconstar a strappi rientrava ma l’impressione era che l’inerzia fosse comunque in mano nostra che eravamo bravi a mantenere la calma in un contesto agonisticamente elettrico. Franceschin dava le chiavi di casa a Macaro e Graziani (suo il 36-35) e i due in qualche modo facevano legna, ma Mestre rispondeva colpo su colpo specie con un Mink appunto tirato a lucido e molto sul pezzo. Il problema era però l’enorme dispendio di energia che una partita del genere costava (Munaretto e Dal Pos 36 minuti in campo) e la contingenza di una panchina molto corta da cui usciva comunque molto bene Maran (5 punti). Si andava avanti soprattutto di tattica e se Laezza latitava ancora un po’, Dal Pos provava a caricarsi la squadra sulle spalle, sul finire del terzo quarto Quargnal e Franco con due bombe alzavano un po’ la voce (54-52) e si arrivava così alla frazione decisiva, ed era ancora lotta dura. Il piano gara di Toffanin funzionava alla perfezione e la Falconstar cominciava a smarrire certezze, Colli era ancora ben tenuto e la difesa dei biancorossi era in generale commovente. Il cronometro filava e Mestre a 2.21 dalla fine con Zatta volava 66-71, un possesso dopo Mink sbagliava dalla distanza un possibile match ball e la guerra ricominciava. A 1.03 dalla fine Munaretto usciva male da un blocco e faceva fallo su Laezza impegnato al tiro da fuori, il vecchio guerriero non tremava dalla lunetta e impattava 3/3 dalla lunetta sul 71 pari in un micromondo carico di tensione. Zatta (22 punti) sbagliava un attacco dorato ma sul rovesciamento Quargnal sfondava su Dal Pos, era un boato assordante di speranza quello degli ospiti ed era possesso biancorosso con time out per studiarlo. Purtroppo però ad 8 secondi dalla fine proprio Dal Pos in layup che si era aperto il campo per la penetrazione non riusciva a realizzare e finiva come sopra.
Numericamente parlando Mestre ha perso a rimbalzo 47-35, ha fatto perdere 18 palle a Monfalcone recuperandone 7, ha perso 50% a 65% ai liberi, ha tirato 21% vs 38% da fuori e ha complessivamente pareggiato dal campo 38% vs 39%, ha fatto bene in area 34% vs 28% e sui punti da palla persa 12-7. I numeri non diranno tutto ma stavolta dicono senza dubbio impegno
La stagione di quest’anno indubbiamente si porta addosso troppe ombre e odora maledettamente di incompiuta, tante, troppe partite gettate nel finale, troppi patemi d’animo e anche, sinceramente, parecchia sfortuna che non può essere mascherata solo da limiti psicologici o talvolta tattici. A guardare la partita dalla tribuna per esempio c’erano Chinellato e Trevisin e questo non si può dimenticare. Eppure, dopo la sirena, i ragazzi sono stati acclamati e applauditi dai tifosi che, dopo 40 minuti si sostegno incondizionato, hanno tributato loro un’ovazione davvero calorosa. Il perché è presto detto: la certezza che hanno messo sul campo tutto quel che avevano e che non è un errore a metterlo in discussione.
Di sicuro questa non sarà una stagione memorabile dal punto di vista tecnico né da quello dei risultati ma il messaggio è chiaro, la squadra e i fedelissimi continuano ad essere una cosa sola ovunque e comunque anche in contesti particolari, anche nelle difficoltà. Ora e sempre avanti Biancorossi.

Falconstar Monfalcone-Basket 1958 Mestre 73-71

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