C Naz. La corsa di Corno si ferma contro la Virtus

AUTORE: alebestiale

Facile vincere se si tira con il 62% (13/21) da 3, con il 48 (21/44) da 2 e si prendono 34 rimbalzi contro 25 degli avversari. Eppure non si trattava di avversari di seconda fascia ma addirittura degli imbattuti seggiolai del Corno di Rosazzo.
Che la Broetto quest’anno di fronte al proprio pubblico ci tenga particolarmente a fare bene lo dimostra il primo quarto, con gli avversari subito messi all’angolo dai giochi a due tra Busca e Pastusena (autori nei primi 10’ rispettivamente di 7 e 8 punti), da 3 bombe (su 5 tirate) e da una determinazione a cui Corno, tenuto in panchina da coach Cittadini il leader Tonetti fino allo scoccare degli ultimi 120 secondi, si opponeva con i canestri di Piccini e di Avanzo e con il passaggio alla zona negli ultimi 2’.
22 a 15 alla prima sirena, ma la Broetto nei primi tempi è abituata a volare e infatti dopo 1’30” del secondo quarto, spinta da 2 bombe consecutive di un immarcabile Salvato, doppia gli avversari (30-15). Cittadini dopo 5’ passa ancora alla zona ma Di Fonzo prima con una conclusione dalla media e subito dopo con una bomba porta la Broetto al +17 (37-20) quando mancano 4’43” all’intervallo. Corno è tutta sulle spalle di Siro Braidot che realizza da ogni zona del campo ed evita ai suoi un passivo che avrebbe potuto essere imbarazzante.
Al solito si va in spogliatoio con la Broetto che sembra di un’altro pianeta (47-32), ma le gare precedenti hanno insegnato che nel secondo tempo si torna in terra e già per due volte lo si è fatto sbattendo il naso.
Corno torna in campo con tutto un altro atteggiamento, la squadra passiva in difesa è rimasta nello spogliatoio e in attacco i friulani dimostrano tutta la loor precisione, Piccini inizia con una bomba, Franco bissa da 3 e dopo 1 minuto i friulani sono già a -9 (47-38). Passano altri 60” Piccini segna ancora da 2 e il margine è già dimezzato (47-40). Gli amuleti non bastano e dalle esperienze passate non sembra si ricavino insegnamenti per crescere. Invece il time-out di Friso è provvidenziale, Busca è affiancato da un Canelo ben diverso da quello malconcio di Oderzo, i due giocano con raziocinio e questa volta la squadra non si perde.
L’emorragia si arresta ed è Sabbadin a suonare la riscossa, ben affiancano da tutti, a partire da Pastusena che arginato in attacco cattura rimbalzi importanti in difesa, passando per Salvato e poi Schiavon. Corno a 4’ dalla sirena arriva a -4 (55-51) grazie a 2 bombe di Piccini e Braidot, ma la Broetto c’è, Schiavon (58-51), Salvato (61-51) e Sabbadin (64-53) puntano i mortai e a suon di bombe il vantaggio dei neroverdi torna in doppia cifra.
Corno non è in testa per un calendario fortunato, ha vinto contro avversari di rango (Mestre e SanVe) e negli ultimi 10’ da fondo a tutte le sue qualità per rimettere in piedi la partita. Sono Tonetti e Piccini a prendersi tutte le responsabilità e piano piano a 7’42” dalla fine la rimonta si concretizza (70-70).
In casa virtussina tornano gli spettri, a 6’11” per la prima (e unica) volta Corno passa in vantaggio (74-75) ma sono ancora capitan Busca e Pippo Sabbadin a riprendere per mano la squadra. Un paio di zampate le mette anche Schiavon e la partita torna in mano ai neroverdi che la chiudono dando la prima bella sensazione di poter lottare per obiettivi che solo un mese or sono non sembravano poterci competere.

Virtus Padova-CSB Corno di Rosazzo 90-81

221547326961

2215251722292120