C Naz. Importantissima vittoria esterna quella colta dai mestrini biancorossi in quel di Caorle

AUTORE: alebestiale

Importantissima vittoria esterna quella colta dai mestrini biancorossi in quel di Caorle, perché fuori casa, perché contro un’avversaria che ha tanti punti nelle mani e perché servivano conferme di quanto di buono visto domenica scorsa a Trivignano. E conferme sono state: questa squadra ha tanto cuore, è compatta e difende con un piglio davvero animale, potrebbe fare meglio nei giochi offensivi e dovrebbe magari tranquillizzarsi ulteriormente in alcuni possessi decisivi ma quando la gara si fa incandescente, quando bisogna appoggiare il fioretto e usare la spada, i mestrini ci sono sempre.
I Grifoni partivano fortissimo firmando uno 0-7 prodotto nei minuti migliori di questa stagione, appunto difesa intensa e attacco per una volta chirurgico. I caorlotti pur privi di Valesin, non ci stavano e presi per mano da Maestrello (11p 5r) si rifacevano sotto 9-11 in un amen ma a quel punto era Luca Trevisin a metterne tre (9-19) di seguito con anche una schiacciata su rimbalzo che faceva esplodere il pubblico ospite.Nel secondo quarto il Gemini prendeva il largo andando due volte sul più 12 (16-28, 24-36 con bomba di un Mink propositivo e molto preciso) e faceva davvero impazzire il gameplan dei padroni di casa che per lunghi minuti sbattevano contro un muro biancorosso, poi Zanata, Varrone e l’ex Contessa che fin lì ci avevano capito poco comunque trovavano un po’ di orgoglio e in qualche modo si riportavano sotto sulla sirena (32-39). Nel terzo quarto il black out: per Mestre ci sono problemi a contenere un Vorzillo particolarmente ispirato e qualche patema difensivo riaffiorava da non si sa dove, Caorle si riportava a meno uno (40-41) ma un Chinellato (14p 4r) e un Delle Monache (12 p 6 r) sontuosi li respingevano indietro (41-47). La guardia mirese ha giocato la solita partita monstre facendo di tutto e facendolo bene, il centro invece si è sbattuto contro due clienti mica da ridere come appunto Vorzillo e Varrone ma ha venduto cara la pelle e ha messo pure due conclusioni dalla distanza (tema tattico interessantissimo). L’ultimo quarto si apriva col vantaggio minimo degli ospiti (53-55) e col momentaneo pareggio dei padroni di casa che tuttavia poi si lasciavano travolgere dal nervoso per qualche chiamata arbitrale sinceramente dubbia. Una caratteristica del Santa Margherita è stata quella di andare molto spesso in bonus in tempi brevi, solo che ieri sera il BCM era più ispirato del solito dalla lunetta (20/28) e questo alla fine ha fatto la differenza. La musica dunque non cambiava coi mestrini che si esaltavano nel clima di battaglia (3 tecnici fischiati a Caorle e coach Longhin espulso) e con Munaretto, per distacco il migliore in campo e nuovo ministro della Difesa, che metteva la tripla del 55-60 e con Mink che segnava quella del 65-73 la chiudevano. La festa sugli spalti era già partita a 2.30 dalla fine e cori poderosi hanno accompagnato gli ultimi giochi di un incontro davvero esaltante.
Insomma una grande e convincente vittoria che porta con sé qualche certezza in più. Cavillando stavolta il BCM a rimbalzo ha perso (43-33), ha perso nelle seconde opportunità (16-5) e ha perso anche, pur tirandoli bene, ai liberi (83% – 71%), ha perso poi anche nei punti in area (32-28) però ha vinto nei punti da palla persa (17-12) e ha avuto una certa concretezza tirando leggermente meglio dal campo (41%-38%). Ma alla fine ha vinto perché sul campo ne aveva di più e perché ha sempre o quasi tenuto il muso davanti senza mai perdere la testa. Ha vinto perché può contare su giocatori della classe di Chinellato e Mink cui può affiancare dei metronomi di rendimento come Dal Pos (stupendo stasera) e capitan Delle Monache, e perché Munaretto in difesa non ha fatto passare nemmeno un respiro giocando da leader assoluto.
Contava vincere, abbiamo vinto. A domenica prossima. Avanti biancorossi.
Marco Giurizzato
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Santa Margherita Caorle-Basket 1958 Mestre 68-78