C Naz. Broetto di misura ma di cuore e sostanza

AUTORE: alebestiale

Ad accogliere gli spettatori c’è Carlos Canelo seduto all’aperto a fianco della porta d’ingresso, segno evidente che al fisioterapista Marziali non è riuscito il miracolo (purtroppo la prognosi è di un’altra settimana di stop). Appena varcata la soglia bisogna fare la fila, una per chi vuole sottoscrive la tessera di abbonamento, e sono in tanti, un’altra per chi deve acquistare il biglietto. A rendere meno amara l’attesa le hostess del Ca’Vè Cafe che offrono il graditissimo tostato prodotto della loro società.
Il palazzetto di Rubano è colmo come di abitudine per le grandi occasioni, con una discreta presenza di supporter mestrini, anche se in numero inferiore alle attese. A sorpresa la Broetto schiera in quintetto il lettone Pastusena che nella partita d’esordio ha giocato solo una decina di minuti e inciso molto poco. Che non sia lo stesso Pavels di Oderzo lo dimostra alla seconda azione quando ricevuta palla da Busca affonda uno schiacciatone con Chinellato e Delle Monache a far da spettatori. Nel primo quarto la Broetto corre e coach Friso rimescola presto tutta la panchina, Busca e Schiavon sono gli unici a restare in campo per più di 7’, il nono delle rotazioni è Berto che gioca più di 2’. Mestre però non è da meno, corre tanto anche lei e coach Toffanin riesce a fare ancora meglio del collega facendo entrare in 10’ anche il decimo dei suoi portacolori.
La Broetto è spinta da Busca che nonostante gli anni corre sempre a 100 all’ora, e sembra sorprendere i bianco-rossi, ma dopo un piccolo margine iniziale (10-6 al 5’) si vede rimontare e sorpassare con un tap-in di Delle Monache (12-14) che uscito Pastusena, presto caricato di 2 falli, inizia a fare la voce grossa sotto canestro. Il quarto si chiude con un minimo vantaggio ospite (16-18), pessime medie dalla lunga (0/1 la Broetto, 0/4 il Mestre) e tante conclusioni da sotto.
Il secondo periodo non si discosta dal precedente, massimo equilibrio e copione a parti invertite, alla metà è avanti Mestre 24-28, alla fine la Broetto 34-32. Le conclusioni da fuori sono sempre deficitarie, nonostante Pastusena richiami la difesa avversaria dentro l’area, gli esterni neroverdi hanno le polveri bagnate, 0/4 da 3, e per Mestre le cose vanno ancora peggio: 1/9 alla sirena dell’intervallo lungo. Nonostante si giochi puntando sempre ad arrivare al canestro la partita è bella perché le squadre lottano senza tregua e il continuo alternarsi rende il match appassionante. Busca con 10 punti è il miglior marcatore del primo tempo ma la cosa che più stupisce è vedere Chinellato fermo a 8 punti, complice senz’altro la difesa asfissiante dei neroverdi, in particolare di Contin che non lo perde per un attimo.
Nel terzo quarto però la guardia mestrina si risveglia, resta in campo per tutto il periodo e marchia il parziale con un paio delle sue conclusioni “ignoranti”, sigla 10 punti senza commettere un errore e la sua valutazione schizza da 8 a 21. Nella Broetto invece le zampate più significative sono di Sabbadin (chiuderà con 4/9 da 2, 1/2 da 3, 4/4 ai liberi, 7 rimbalzi, 15 punti che ne fanno il miglior marcatore virtussino) e anche lui in questo periodo si merita di non essere mai tolto dal campo.
A buttare benzina sul clima già incandescente ci si mette coach Friso che irritato come non mai da un metro arbitrale poco coerente, alla metà del tempo con il punteggio in parità (41 a 41), si vede fischiare un fallo tecnico. Ma la Broetto non indietreggia, Schiavon segna i 3 liberi per il fallo di Munaretto e riporta avanti la squadra di casa (44-41), alla fine sono gli ospiti a finire sopra di 1 (53-54) solo perché Di Fonzo sbaglia entrambi i liberi che chiudono il tempo.
All’inizio dell’ultimo quarto Mestre sembra avere più cartucce da sparare, dopo 2 minuti è avanti di 4 (55-59) e costringe Friso al time-out. La Virtus prova la zona, i frutti non sono immediati anzi Dal Pos, ottima la sua gara, alla prima azione la buca e a 3’40” Mestre è avanti di 6 (59-65), un enormità per l’equilibrio visto finora. A 2’56” sul 61 a 65 a Busca che conduce un contropiede viene fischiato un criticatissimo fallo in attacco. La palla passa a Mestre e la partita sembra potersi chiudere. Invece la Broetto si affida ad un Salvato ritrovato cui Friso affida la conduzione del gioco spostando Busca più esterno, alla concretezza di Sabbadin, a Pastusena rientrato in campo per il finale, e la Broetto ritrova se stessa. A 1’55” sul 63-65 Delle Monache commette infrazione di passi e Sabbadin porta il pareggio (65-65). Risponde un glaciale Dal Pos da sotto (65-67), magistrale gioco a due tra Pastusena, che si scopre anche ottimo passatore, e Sabbadin per il nuovo pareggio (67-67). Sulla palla recuperata dalla Broetto a 35”6 c’è un fallo su Schiavon che chiude una partita per lui insoddisfacente segnando altri 2 liberi del suo percorso netto (5/5) dalla lunetta. Sono i punti della vittoria, un successo importante perché ottenuto contro un’ottima squadra, nonostante l’assenza di Canelo costringa agli straordinari Busca che dall’alto dei suoi 42 anni finisce restando in campo 37’, più di tutti, avversari compresi.
Doveva essere una partita spettacolare e combattuta e così è stato. La Broetto ha scoperto il suo pivot lettone che in coppia con Busca ha dimostrato di poter giocare ad altezze inarrivabili per tanti avversari, adesso deve recuperare al più presto Canelo perché in tanto equilibrio alla fine sarà fondamentale dare a Busca i giusti minuti di riposo ed essere sempre sul pezzo perdendo meno occasioni possibili.
Per chiudere una menzione d’onore a Marco Prete che in un momento topico dell’incontro si è autoaccusato di un tocco su una palla che gli arbitri avevano incautamente assegnato al Mestre. Giù il cappello di fronte a uomini di questo tipo.

Virtus Padova-Basket 1958 Mestre 69-67

161834325354

1618181419221613