C Naz. La Broetto riscatta il derby e resta in corsa

AUTORE: alebestiale

La giornata inizia presto, grazie a Triboom.com c‘è l’aperitivo con la mitica squadra della Viero Virtus che nel 1990 ci portò in B1.
Ci sono tutti, ma proprio tutti! Stefano Moro da Dallas è in collegamento via skype, Lulù Marras è arrivato da Roma nonostante non possa giocare, dalle Marche con due macchine sono venute le famiglie Merlitti e Menghini, dall’Alto Adige il solito trascinante Gigi Sommese. C‘è anche Leo Busca che però scappa presto perché alle 18 deve giocare la partita vera e lui è un vero professionista, per questo nonostante abbia l’età degli altri è ancora in piena attività. Il presidente si commuove e non c‘è da stupirsi, se questi ragazzi si ritrovano con tanta gioia dopo 25 anni vuol dire che alla Virtus hanno lasciato tutti un pezzo di cuore e infatti più tardi saranno sugli spalti a tifare come ultras per una squadra che neppure conoscono.
Sono loro i primi a imbucare il canestro del PalaBerta e nonostante abbiano terminato il pranzo da meno di un ora e per la maggior parte la condizione fisica sia una battaglia persa, in campo danno più di quanto possono. Adami è reduce da un infarto ma implora coach Trevisan di lasciarlo sul campo, Salmistraro con quella gamba malandata prende le cose fin troppo sul serio, alla fine del secondo minitempo sono sotto di molto ma nell’ultimo periodo quando vedono la possibilità di rimonta spinti da Rampazzo, Bisello e Tosato si mettono a fare le cose sul serio tanto che a pochi secondi dalla fine riagganciano l’Elledi, L’ultimo tiro però è di Bortolini, che di quella squadra non faceva parte, e il veneziano tuttora in perfetta forma, a fil di sirena non perdona (54-52). Alla fine abbracci e sfottò per tutti.
Quando inizia il derby vero, quello che per la Broetto potrebbe valere la stagione, il palazzetto di Montegrotto è riempito come un uovo. Una tribuna e per i padroni di casa, l’altra tutta virtussina. Ci sono tanti volti noti, amici che non incontravamo da anni e anche un mito neroverde, non il decano degli allenatori padovani, titolo che spetta indiscutibilmente a Fabio Fabiano che il Petrarca premia prima dell’inizio della gara, ma il decano e maestro dei molti allenatori sfornati da via dei Tadi: Paolo Parpaiola.
Purtroppo seduto a poche sedie dal Parpa c‘è anche lo sfortunato Pavels Pastusena che è costretto a saltare anche questo derby per un infortunio al ginocchio patito durante la vittoriosa partita di domenica scorsa con Vicenza.
Il primo canestro è dell’americano Gillaspy che stasera gioca l’ultima partita della sua esperienza italiana e ci tiene a lasciare un buon ricordo. E’ lui che nel primo quarto tiene a galla un Guerriero che patisce a dismisura la Broetto intenzionata a restituire ai petrarchini la bruciante sconfitta dell’andata. I primi 8 punti dei padroni di casa li segna tutti l’americano, ma la Broetto sembra una macchina perfetta, 6 a 10 a metà quarto, 10 a 18 con una bomba, resterà l’unica, di Schiavon a 1’18”, 13 a 22 alla sirena.
Sembra non debba esserci partita, ma l’impressione non potrebbe essere più sbagliata. Nel secondo quarto il Guerriero risorge, sulla spinta di Tracchi e mordendo in difesa, la rimonta dei petrarchini è veemente. La Broetto non riesce più a segnare e a metà tempo il vantaggio è quasi annullato (28-32). Coach Friso cerca la reazione e ruota i suoi dando spazio anche al giovanissimo Ferrara che non commette ingenuità e segna un canestro importante, riuscendo ad arrivare al riposo lungo con un esiguo vantaggio grazie anche ad un canestro insaccato da Lazzaro a fil di sirena (32-36).
Il terzo quarto si apre con una terrificante schiacciata di Gillaspy e nell’azione seguente in uno scontro di gioco Gotti commette fallo su Lazzaro e rimedia un brutto colpo alla gamba che lo costringe ad uscire dal campo di gioco.
Una bomba di Crestani a 7’13” chiude la rimonta petrarchina e da il vantaggio interno (38-36) che si allarga fino al massimo margine di 6 punti (44-38) raggiunto a metà tempo con due liberi di Tracchi. La Broetto non si disunisce e si affida a Lazzaro che sotto canestro gli avversari faticano a contenere e a un Salvato che dopo lo scialbo derby dell’andata appare l’uomo in più tra i virtussini soprattutto in questa fase in cui Friso è costretto a sedere in panchina Canelo, il suo attaccante principale, gravato di 4 falli. A 2’21” Lazzaro riporta avanti i neroverdi (44-45), ma è il Guerriero a chiudere il tempo in vantaggio (46-45).
Gli ultimi dieci minuti sono un concentrato di emozioni con le due squadre che si alternano al comando senza mai superare i 3 punti di margine . Sul finale il folletto Tracchi accusa i primi crampi e a 1’50” Gillaspy commette il suo quinto fallo quando il punteggio è in parità (59-59).
La Broetto capisce le difficoltà degli avversari e contando sull’esperienza di capitan Busca, e sull’ottima vena di Salvato e Lazzaro riesce ad allungare proprio nelle azioni finali ottenendo il successo che ristabilisce i valori in città ma soprattutto riporta i neroverdi al quarto posto in classifica quando mancano due giornate alla fine della prima fase.
Domenica il si riposerà per la Pasqua e la settimana successiva la Virtus ospiterà il pericoloso Montebelluna. Quindi nell’ultima giornata i neroverdi faranno visita allo Spimbergo che battendo il San Vendemiano ha fatto un bel regalo, ma viene da 5 vittorie consecutive e fare bottino in Friuli non sarà impresa facile. Per Broetto e San Vendemiano, appaiate al quarto posto, e per il Monfalcone che è terzo con 2 punti di margine ma la prossima giornata riposerà, il campionato è ancora tutto da giocare.

Petrarca Padova-Virtus Padova 59-66

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