C Naz. Vittoria roboante del Gemini Basket Mestre contro COE Oderzo


di Marco Giurizzato

Spauracchio del recente passato, Oderzo è stata ridimensionata al termine di 40m di fuoco e fiamme dei Grifoni biancorossi. In una domenica dagli alti contenuti emotivi il PalaTrivignano ha ritrovato i suoi ragazzi, combattivi, lucidi e spietati, capaci di tutto e del contrario, ma che quando sono in ritmo e fiducia non hanno davvero alcun senso del limite. Mestre partiva fortissimo andando 8-0 soprattutto grazie ad un Mink tirato a lucido (10p) e lasciando gli ospiti senza punti per quasi 5 minuti, poi Oderzo si scuoteva e rispondeva con 0-9 firmato soprattutto dal veloce Pozzebon e dal totem capocannoniere Basei. É una partita di nervi emozionale, i contatti abbondano, l’intensità difensiva è tangibile, gli attacchi sono velleitari tentativi di abbellire i parziali. Nessuno molla un centimetro, l’equilibrio é una definizione che nemmeno nel vocabolario é scritta così bene. Dal Pos é sempre piú essenziale e concreto, Trevisin (5p 4r e tanta altra roba) entra in campo come un guerriero, tutti danno tutto, Riminelli é contenuto alla perfezione e va’ confusione, Basei comincia a sentire la pressione e Pozzebon viene seduto da Teso per falli. Toffanin ruota i suoi a più non posso e li carica tutti a pallettoni, Chinellato fatica a scuotersi in attacco (anche se subisce n falli) e l’equilibrio continua a regnare sovranissimo, ma la chiave é e deve essere il 6 e la bolgia mestrina lo incoraggia, lo chiama, lo sostiene. Il primo tempo finisce 28-21 e niente poterebbe spiegare meglio il clima da contesa medioevale che si respira al Pala. Nella ripresa, dopo qualche minuto, Mestre esplode unitamente ai suoi supporter perché la sua prepotenza tecnica ed agonistica è tanta, Chinellato entra in partita a suon di palle rubate, triple e layup (suoi il 47-39 e il 61-41 tanto per dire parziali), Zatta scalda il fucile e sotto le plance sono ancora scintille. I contatti aumentano ancora di intensità, Oderzo forse sbaglia perché vuole giocarsela ancora in area ma il muro dei biancorossi di casa é solido, i ragazzi difendono ogni pallone in ogni situazione, hanno il fuoco negli occhi. Il quarto finale è un trionfo con la retina ospite che diventa un colabrodo e fioccano triple specie di Zatta (24 punti con 5 da 3 e un finale di gara tipo esibizione di tiro), Trivignano sale ancora di tono, la gioia finale è incontenibile, l’abbraccio é forte, Mestre ha vinto ma soprattutto ha offerto quattro tempi di rabbia e furore agonistico, quello per cui i suoi tifosi sono lì, quello che vogliono vedere sempre.

Il Gemini ha offerto una prova difensiva sontuosa concedendo agli ospiti solamente 47 punti, ha tirato meglio dal campo (44%-29%), ha messo 13 triple, si è comportato benissimo a rimbalzo (27-29), ha recuperato 9 palloni ma ha soprattutto segnato 18 punti in area concedendone solo 8 ad una squadra che sul pitturato vince le partite e fa scalare la classifica dei cannonieri a Basei.

Questa è davvero una grande vittoria che però deve far ancor più riflettere sul tonfo esterno di Spilimbergo di sabato scorso, questa squadra non ha paura di nessuno ma talvolta, maledizione, dovrebbe curarsi di più di sè stessa che non degli altri. Inutile nascondere la soddisfazione e la sensazione di aver tirato una spallata al recente passato, lo scorso anno i biancorossi lasciarono la promozione ad Oderzo, svanita di un soffio (su un fischietto), ieri a quel passato hanno rifilato 38 punti. Ora guardiamo avanti con fiducia ma con la giusta umiltà, avanti BCM, avanti biancorossi.

Approfitto di questo spazio per salutare con tutti gli onori e l’affetto possibile un nostro tifoso che è mancato troppo presto ma che continuerà sempre a lottare assieme a noi.

Basket 1958 Mestre-Oderzo Basket 85-47