C Naz. Commento alla partita


Mestre non riesce nell’impresa di espugnare la palestra comunale di Corno di Rosazzo, violata solo una volta in questa stagione da Monfalcone
di Luigi Primicerio

La capolista, fresca di qualificazione alla Coppa Italia che si disputerà a Rimini dal 6 all’8 marzo, ha condotto il match per lunghi tratti della partita senza mai allungare in maniera decisiva sui biancorossi, i quali pur non essendosi arresi fino agli ultimi secondi di partita alla fine vedono allontanarsi ancora di più il quarto posto. Le due sconfitte consecutive contro due delle squadre più in alto in classifica pesano eccome.
I ritmi del match sono alti sin dalle prima battute quando ai primi due punti del capitano Delle Monache risponde il primo break dei friuliani che volano sul 10-2. Time out di Toffanin, contro break e sorpasso. È questo il liet motiv di tutto l’incontro, Corno di Rosazzo prova ad allungare, Mestre ricuce. All’intervallo si va sul +2 per i padroni di casa con la sensazione tangibile che la partita sia aperta a qualsiasi risultato.
Sin dalla fine del secondo quarto, ma anche nei due quarti successivi, Corno ha iniziato a variare più difese, zona 2-3, poi 3-2, per poi tornare a uomo. I Biancorossi non sono mai andati in tilt, hanno sempre attaccato con sufficiente lucidità e buon giro palla ma han perso la partita con una serata orribile al tiro dalla lunga distanza (15% da 3 punti con 1/8 di Zatta, 1/7 di Chinellato, 1/6 di Mink e 2/6 di Munaretto, il migliore della partita della Gemini). Non che Corno abbia fatto meglio da 3 punti, 4/22 infatti a fine gara, ma la tripla di Daniel Tonetti sul 55-55 a pochissimi minuti dalla fine ha probabilmente deciso la partita anche perché Zatta non riesce a rispondere con la stessa arma nell’azione successiva.
Mestre ha inoltre perso, e nettamente, la lotta a rimbalzo (42 a 28), a testimonianza delle opache prove dei suoi lunghi Delle Monache e Trevisin (5 rimbalzi in due) e di Mink che, se entra in fiducia dalla distanza è giocatore letale, ma quando, come stasera, palesa delle difficoltà, sembra perdere lucidità ed energia in campo.
Mvp della partita Sirio Braidot, uno dei pochi giocatori in questo campionato che non è stato “munaretizzato”, termine usato da Toffanin e dal suo staff per definire le marcature asfissianti del 13 mestrino sui migliori giocatori avversari. Braidot si è dimostrato giocatore solido, polivalente e intelligente in campo (tanto decisiva quanto la tripla di Tonetti, sempre nelle fasi finali del match una sua palla rubata da dietro ai danni di Delle Monache).
Nota particolare per i tanti, colorati e passionali tifosi di Mestre che non hanno smesso di cantare e incitare la squadra per un secondo.

CSB Corno di Rosazzo-Basket 1958 Mestre 63-58

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