C Naz. Un Falconstar troppo molle contro il Petrarca. Graziani non basta a evitare la sconfitta


Quando Gillaspy è andato a schiacciare il tap-in del +8 Padova, nella ripresa, è apparso chiaro che l’energia in campo, tra Falconstar e Petrarca, era diversa, e tutta a favore degli ospiti. Per un fatto mentale, grazie all’entusiasmo frutto della sensazione, cresciuta strada facendo tra i giocatori tuttineri, di poter espugnare il parquet della terza in classifica, ma anche per la condizione atletica. Più tonici e pimpanti gli ospiti, più molli i biancorossi, e così è arrivata una sconfitta imprevedibile alla vigilia. “Purtroppo in questo momento non siamo in condizione – ammette coach Franceschin – la sosta ci ha interrotto la continuità di allenamenti e noi per caratteristiche fisiologiche abbiamo bisogno di buoni allenamenti per far risaltare le nostre qualità tecniche, che sono e rimangono importanti. Se non riusciamo a fare una settimana standard di preparazione, e questo non succede in pratica da metà dicembre prima di Bolzano, paghiamo dazio. A questo va aggiunto un approccio alla gara probabilmente più soft del normale, e da questo punto di vista nella trasferta di Montebelluna dovremo senz’altro migliorare perché altrimenti lì sarà ancora più difficile. Sono però fiducioso sul fatto che sapremo reagire subito, come abbiamo fatto lo scorso anno dopo la sconfitta in gara1 nei play-off con Tarcento. Anche in quel caso sembrava avessimo finito la benzina, invece era stata solo una sbandata”. Il Petrarca si è dimostrato più in palla probabilmente anche perché aveva già giocato una gara dopo la sosta, a Caorle il giorno dell’Epifania. “E’ una giusta osservazione – continua il tecnico triestino – la Fip ha permesso alle squadre di scegliere quando giocare, questa è la verità. Qualcuno, come noi, ha deciso di rispettare il calendario giocando tra Natale e Capodanno, altri si sono accordati per giocare all’Epifania. Non è molto regolare, ma questo è il sistema”.

Se si tralascia qualche lodevole eccezione, su tutti Paolo Graziani, il migliore nelle fila biancorosse non solo per i 21 punti (tanto che, uscito lui negli ultimi minuti del secondo quarto, la Falconstar ha subito il rientro ospite), il problema è stato generale, con tanti, troppi, giocatori sottotono, alcuni di essi in difficoltà per qualche acciacco fisico non ancora superato al 100%. Proprio per questo si è rivelata una scelta sbagliata quella di voler accelerare il ritmo partita, soprattutto all’inizio. Nel corri e tira, ma più che altro nella confusione generale, si sono trovati meglio gli ospiti grazie alla velocità del mini-playmaker Tracchi. La Falconstar ha invece spesso forzato le iniziative individuali dimenticando per una volta quel gioco di squadra che è il suo marchio di fabbrica se non altro perché tutti i biancorossi hanno punti nelle mani. “Avremmo dovuto giocare più di squadra e rallentare il ritmo – riconosce il coach – anche se bisogna dire che non siamo stati veramente noi neppure quando abbiamo giocato a difesa schierata. Abbiamo avuto un buon momento nel secondo quarto, se fossimo riusciti a portare il +9 all’intervallo lungo forse la partita poteva proseguire diversamente”. E’ apparso, per la prima volta in questa stagione, anche qualche segnale di nervosismo. “Da eliminare assolutamente – conclude Franceschin – anche se è dovuto al fatto di non essere al top fisicamente, bisogna restare freddi e soprattutto aiutarsi l’un l’altro quando le cose non vanno per il verso giusto. Il fatto di aver vinto tante partite nel girone di andata, e di aver stupito tutti in qualità di matricola, non ci autorizza a pensare che le vittorie debbano arrivare con naturalezza e senza fatica anche nel girone di ritorno. Arriveranno solo se continueremo a lavorare bene come abbiamo fatto fino a Natale”.

FALCONSTAR BASKET

Falconstar Monfalcone-Petrarca Padova 65-79

2721121812221418272139395161

2721-15-3042-4133121812221418