Serie B L'Amatori gioca un quarto e mezzo, Catanzaro vince con merito


Dodici minuti non bastano per vincere le partite e stasera l’Amatori ha giocato come sa solo per dodici minuti, dando via libera ad un’ottima Catanzaro che invece ha sofferto solo nel terzo quarto.
L’approccio dei pescaresi è da film horror, sembrano essere rimasti ad Agropoli con la testa e con le gambe: molli in difesa e confusionari in attacco mentre Catanzaro parte subito forte, difendendo aggressivamente e colpendo con percentuali altissime.
Pronti via e uno strepitoso Scuderi si prende subito la partita con 10 punti in due minuti, frutto di due triple e una rubata a Rajola che, come tutti i suoi compagni, sembra la controfigura di se stesso. Catanzaro colpisce con precisione da tutte le posizioni e chiude il primo quarto già sopra di dieci sul 13-23.
Ma se il primo periodo dell’Amatori è stato brutto, il secondo è stato orrendo: errori a ripetizione, tiri fuori equilibrio, palle perse e, soprattutto, zero difesa. Un “basito” coach Salvemini le provava tutte, inserendo tutti gli uomini della panchina ma nessuno dava segni di reazione. Veramente il peggior quarto della stagione.
Dall’altra parte c’era una squadra che giocava una buonissima pallacanestro, orchestrata da un perfetto Scuderi che, oltre a tirare 7/8, faceva girare palla con grande ritmo mettendo tutti i compagni nelle migliori condizioni per colpire. Alla sirena il tabellone segna un clamoroso 27-53 con un parziale di tempo di 30-14 per i viaggianti. Si va al riposo tra lo sconcerto generale del pubblico per un’Amatori mai vista così frastornata.
Ma, come diceva il grande maestro Aldo Giordani, “vedete com’è il Basket”: dallo spogliatoio riemerge la vera Amatori e il terzo quarto si apre con due triple di Rajola (alla fine ancora miglior realizzatore con 26 punti) che finalmente si scuote dall’incubo, realizza anche il tiro libero per un fallo tecnico alla panchina ospite, innesca la tripla di De Martino e la transizione di Polonara e poi segna la terza bomba per il parziale di 15-0 in poco più di 3 minuti. Una tripla di Carpanzano e un appoggio di Morici ridanno fiato agli ospiti prima di un’altra sfuriata pescarese con altre quattro triple di De Martino (due), Rajola e Di Donatoche fanno chiudere il periodo sotto solo di cinque sul 58-63 in un PalaElettra che ora crede nell’impresa, anche perchè Catanzaro sembra veramente in affanno.

L’ultimo tempo si apre ancora con un canestro del capitano e poi, dopo due liberi di Fall,una tripla di Di Donato impatta sul 65-65 con il pubblico in delirio. Rimontati 26 punti in dodici minuti, sembra tutto in discesa per i pescaresi che però, invece, sbandano di nuovo e con un paio di scelte sbagliate ridanno ossigeno a Catanzaro che è bravissima a prenderselo tutto, e con un parziale di 8-0 ritorna in pieno controllo della gara. Pescara tenta ancora una reazione e si riporta a -4 prima di due “triple” chirurgiche di Battaglia che “ghiacciano” il risultato e tutto il PalaElettra.
Lo sforzo dell’Amatori nel terzo quarto è stato enorme e nei momenti decisivi i pescaresi non ne hanno avuta più. Si chiude con un canestro di Polonara sulla sirena che almeno salvaguarda la differenza canestri nello scontro diretto in caso di arrivo in parità (all’andata Pescara vinse di 9).
Onore a Catanzaro che ha avuto punti e gioco da tutti gli uomini impiegati, con particolare menzione per Scuderi e Battaglia ed ha conquistato due punti importantissimi in chiave playoff.
Pescara deve meditare molto su un approccio veramente orribile che, costringendola poi ad uno sforzo sovrumano, le è costato la partita con la seconda sconfitta consecutiva e il riaggancio al terzo posto da parte di Bisceglie. Domenica prossima si va a Martinafranca e, per tornare a vincere, ci sarà bisogno dell’Amatori bella ed “operaia” che oggi è mancata.

Pallacanestro Pescara-Planet Basket Catanzaro 79-87