Serie D – Col nuovo anno torna la vittoria

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Era un tunnel bello scuro quello in cui la serie D si era infilata nel finale del 2014, col risultato sconfortante di tre sconfitte consecutive e soprattutto un gioco di squadra disperso nelle pieghe di brontolii, allenamenti a scarso tasso di intensità e intoppi assortiti che reclamavano a gran voce il loro contributo. La pausa lunga è servita alla truppa sanpierina per staccare la spina, ricaricare le batterie agli ordini del preparatore

Barbier e mettere pure nel motore, come forse avrete già letto, un giocatore in più che potesse compensare le partenze e gli infortuni e quindi innalzare nuovamente il livello tecnico e di energia della squadra.

Si parte col nebbione di quelli che non vedi a un palmo dal naso, e magari sbagli strada tre volte anche se per andare a giocare a Granarolo conosci la strada a memoria. I padroni di casa sono la classica squadra che ci risulta indigesta da sempre. Veloci, intensi, gran pressione sulla palla e soprattutto in grande fiducia, visto il quarto meritatissimo posto dall’alto del quale ci guardano in classifica. L’inizio, nebbione a parte, sembra confortante. Dopo il primo canestro subito per un liscio difensivo di Vinx prendiamo in mano il pallino del gioco. Fole detta i ritmi in cabina di regia, con una mossa un po’ a sorpresa. Vinx mette energia e intensità come solito, ma anche punti importanti, recuperi e rimbalzi. Ianez, che non sente affatto la partita e in caso di sconfitta ha pronto un broncio formato extra per i prossimi sei mesi, rompe il suo personale ghiaccio con due liberi dopo uno dei quattro recuperi della sua partita. Gio ha la mano calda e infila tre canestri, di cui due pesanti. Il parziale dice 2-16. Di solito a questo punto la formula è: ci sciogliamo, ci facciamo rimontare, ci incazziamo e perdiamo. Stavolta quattro punti di Brotza e due minuti di gioco all’uno contro cinque sono il massimo del danno, perché il quarto si chiude e alla ripresa si torna con le facce giuste, che sono anche un po’ nuove visto l’esordio di Luparello (Lupo, d’ora in avanti) entrato pochi minuti prima. Per lui arriva anche il primo punto su tiro libero, ma sono ancora i canestri di Gio e i primi punti di Simo a mantenere la gara nel pugno ospite. Nel 18-33 dell’intervallo c‘è però anche la difesa di Tinto e quella di Nick, con annessa anche una tripla un po’ fortunata. Ci sono pochi falli fischiati a favore della Veni, appena due in 20’, e il coach lo fa presente in maniera un po’ troppo plateale, beccandosi un meritato tecnico. Gio mette gli ultimi tre sulla sirena e per lui fanno già 13. Chiaro che nella ripresa lo marcheranno faccia a faccia, e così è. La squadra ne risente, in attacco fatica e spreme appena sette punti in dieci minuti. È il momento più difficile della gara. Due giochi da tre punti consecutivi subiti in malo modo riportano i biancoblù a meno nove, ma la tripla di Lupo è ossigeno puro che restituisce inerzia sul finire del quarto. L’ultima pausa è utile per rimettere in squadro la partita. E se il 30-40 ha un sapore tennistico, l’intensità in campo ha tutto un altro gusto. I nostri stasera difendono duro, Nick pesca una gran tripla, Fole un canestro importante da sotto e Simo dalla media per il nuovo allungo. Stavolta due tecnici se li prendono gli altri, e Gio capitalizza due volte su due per ritrovare un po’ di ritmo e fiducia. L’azione dopo metterà infatti il suo quarto tiro da tre. Granarolo però non molla niente, resta sempre sui dieci dodici punti di distanza, ma è il tempo a giocargli contro. Lupo fa +14 da sotto, Pedrielli accorcia dalla lunetta ma a meno di due minuti dalla fine la tripla che chiude ogni discorso è quella dell’ex. E non poteva essere altrimenti. Ianez dall’angolo manda i titoli di coda, e un canestro di Fole e la tripla di Nobis da otto metri a tempo quasi scaduto arrotondano solo il punteggio sul 45-59. Per noi, come detto, due punti d’oro per la classifica e per il morale. Ah, quando siamo usciti dalla palestra abbiamo scoperto che finalmente anche la nebbia era sparita.