Serie D Commento alla partita

AUTORE: clutonco

Serviva una gara convincente, servivano una vittoria e due punti per accorciare una classifica che al momento di alzare la palla a due vedeva la Veni solitaria al decimo posto. Ospite di turno Ravenna, che oltre a guardare la classifica dall’alto del secondo posto schiera De Fanti, una delle stelle assolute del
campionato di serie D e vecchia conoscenza tra l’altro anche di Cento e svariate categorie fino alla B nazionale. Si parte con la foto di squadra di mercoledì, e con capitan Fole che sentenzia “si perde. La foto porta rogna.” (Voto 5 al pessimismo e 4,5 per la veggenza). Cercando di compensare le ansie da prestazione del nostro cap, la dirigenza decide di iniziare con le presentazioni delle squadre giovanili, partendo dagli aquilotti ma questa volta con un formato un po’ diverso dal solito. I piccoli atleti del futuro entrano in campo prima della palla a due durante la presentazione delle squadre presi per mano dai “grandi” della serie D. Un po’ impauriti e spaesati, ritrovano presto il sorriso quando il pubblico li saluta con un generoso e lungo applauso (Voto 10). La partita inizia con un primo quarto equilibrato. Ravenna parte forte e prova a scappare subito sulla prima tripla di De Fanti, ma Ianez pian piano gli prende un po’ le misure, e soprattutto fa vedere che domenica scorsa a Ferrara non era stato un fuoco di paglia. Sarà il fatto di aver trovato la morosa recentemente? Sarà la fiducia del gruppo? Ad ogni modo poco importa, la sostanza è che si riporta a casa la palma di MVP con 24 punti in tre quarti di gioco, pur non negandosi nemmeno oggi il gusto di un rigore da sotto sbagliato. Chiude però con 10/14 di cui 3/3 da tre e, come detto, una grande difesa sul top player avversario (anche 5 recuperi e 4 rimbalzi. Voto 8,5). Il primo quarto si chiude sul 18-15, siamo ampiamente in partita. Il secondo quarto si apre come il primo, con un canestro di Barbier. Saranno gli unici canestri di una partita meno appariscente del solito, ma sempre molto concreta. Paga forse la delusione di non essere dirottato, per una volta, sul miglior attaccante avversario, ma è in campo nel momento dell’allungo decisivo, e non è di certo un caso (voto 6). Ci sono i primi quattro minuti nella ripresa in cui la squadra gioca a rovescio, e il 2-7 subito ne è la meritata conseguenza. Ci vuole un time out per scuotere la truppa, che rientra in campo e per sei minuti mette il coperchio sul proprio canestro. Gio prende buoni tiri ma non trova il canestro, Simo si sente discriminato e allora anche lui come Ianez fallisce un sottomano facile facile. Nick parte sfasato e Vinx e Tinto ci mettono intensità ma non prendono tiri, dedicandosi più che altro a far legna e difendere (voto 6,5 a entrambi. Dediti alla causa). Il coach sembra voler andare con rotazioni cortissime a otto giocatori, con Anto (s.v.) ancora a riposo precauzionale e in panchina solo per le emergenze, ma a tre minuti butta in mischia pure Secco, che si fa sentire col suo atletismo soprattutto a rimbalzo. Punto dopo punto torniamo avanti, e il primo tempo termina sul 27-22.
Nella ripresa, dopo la presentazione ufficiale degli aquilotti, si torna al quintetto iniziale, ma Gio dopo un minuto e mezzo si becca un tecnico per proteste (lievi) per un fallo che non lo trova d’accordo, e senza pensarci un attimo viene fatto sedere in panchina. La squadra potrebbe vacillare, invece reagisce alla grande. Ianez, innescato da Fole in versione totem sotto canestro (11 rimbalzi) dopo quella di quarterback del primo tempo, mette i primi sette punti a tabellone, la difesa lavora in maniera eccellente, e solo brutte medie ai liberi (5/10 totale) ci impediscono di prendere un vantaggio più consistente. Col match ancora aperto anche Ghedo viene chiamato a dare il suo contributo, e col solito ordine tiene la squadra ben equilibrata (voto 6+). Gli ultimi due canestri sono di Gio e Simo, per un 45-33 che lascia la gara aperta ma su binari certamente favorevoli per noi. Ravenna gioca la carta della zona nel tentativo di recuperare, ma quattro triple di Gio che si risveglia nel secondo tempo (voto 7,5 con anche 2 stoppate. Non accadeva dal ’99) e due di Nick che lo segue a ruota (voto 6,5) scavano il solco decisivo, ben coadiuvati dai rimbalzi e l’energia di Tinto e dalla difesa di Simo (6 punti, 4 recuperi e 2 assist. Voto 7-). Non c‘è nemmeno bisogno di rispolverare Ianez, se non per poterlo poi cambiare per un meritato applauso del numeroso pubblico (voto 8). Si chiude sostanzialmente con la stoppata clamorosa di Secco (voto 6+) che poco dopo, sull’ultimo tiro, stoppa a tabellone anche l’entrata di un avversario, anche se per gli arbitri non è regolare e vale due punti. Per gli altri. 65-46 è un risultato importante, che dice molto ma non tutto di una squadra che venti giorni fa sembrava essere vicina ad un baratro, dopo gli addii di Frasca e Albi, le squalifiche di Simo e Gio, le due sconfitte consecutive e l’infortunio di Manu (menisco rotto. Ci si rivede con l’anno nuovo. Voto 4 alla malasorte). Invece, come sempre, chi è rimasto ha fatto quadrato, ci ha messo tutto quel che aveva e pure qualcosa di più. Ha affrontato le difficoltà di petto e si è allenato con ritrovata voglia, intensità e motivazione. Da quattro anni, il segreto di pulcinella di questo gruppo. Ma c‘è ancora qualcuno che si meraviglia. E per questo il voto è sempre 3

Veni Basket S.Pietro-Cral E. Mattei Ravenna 65-46

181527224533

18159718112013