Promo VI – Vittoria all'overtime a Marano. Siamo ancora in vetta!

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Con le unghie, i denti ed una discreta dose di buona sorte (spesso amica degli audaci), il Nuovo L’Argine si aggrappa alla vetta del campionato di Promozione berico, dopo aver espugnato il palasport di Marano al termine di una battaglia tiratissima durata 40 minuti piu’ 5 di overtime.
Partono meglio i biancoverdi ospiti, che costruiscono il loro buon avvio da una difesa aggressiva che produce difficoltà nell’attacco avversario e palloni rubati.
L’intensità difensiva costringe pero’ gli uomini di Cecchin e Zaccaria a commettere qualche fallo di troppo, ed è per questo che sul finire dei primi 10 minuti di gioco L’Argine passa a zona per preservare i propri giocatori dai fischi arbitrali.
La scelta tecnica paga in termini di penalità commesse, ma apre la via al “figlio d’arte” Castello che, con 2 tiri pesanti, ricuce quasi completamente il divario fissando la prima frazione sul 15-18.
Dal secondo quarto anche la Lavasplendor opta per la zona, in questo caso 3–2, ma la mossa non spaventa eccessivamente i giovani del capoluogo che mantengono l’inerzia a loro favore fino alla bomba del + 8 scagliata dall’esperto Lentini.
Trovata una certa confidenza con il canestro, L’Argine smarrisce però quella compattezza difensiva che aveva brillantemente sfoderato fino a quel punto.
Bastano un paio di disattenzioni difensive ed un immarcabile Castello trascina i suoi al pareggio dell’intervallo lungo (28-28).
Il terzo è il peggior quarto per i verdi dei Ferrovieri.
Il canestro piu’ fallo conquistato da Basso in avvio è bene augurante, ma da qui in avanti la squadra di Cecchin si disunisce perdendo quella coralità offensiva che, in questa prima parte di stagione, è stata spesso marchio di fabbrica per il Nuovo L’Argine.
Marano, che è squadra tosta ed esperta, non si fa pregare ed accetta il regalo confezionato dagli avversari volando in un amen sul +8.
L’Argine non segna più, ne’ da sotto ne’ da fuori, e solamente una super difesa di Ruda sul solito Castello, unita alla buona tenuta atletica della squadra, evitano che i padroni di casa scappino oltre la doppia cifra.
Sul finire del terzo periodo due canestri dall’arco dei 6,75 di Demetrio Ruda riportano i biancoverdi sul -4, ma proprio il giovane lungo vicentino, seguito da Conte e dal maranese Castello devono lasciare il campo per raggiunto limite di falli.
I locali, perso il loro uomo di riferimento, spostano le responsabilità offensive sul play Saccardo, ma la guardia ospite Rigodanza, oltre a limitarne le penetrazioni, realizza in collaborazione con il collega Zaccaria quei canestri che fanno terminare i canonici 40 minuti di gioco sul 47 pari.
Nel supplementare la stanchezza in entrambe le squadre è evidente, ma l’Argine riesce a mantenere quella pressione difensiva che consente di confezionare un 5 a 3 nell’appendice dei 5 minuti di extra time che vale, oltre alla vittoria, un’altra settimana lassù in vetta a braccetto con Montorso.
Proprio La Contea di Montorso, grazie al successo contro i lanciatissimi Bears di Isola, ha contribuito ad allungare a 4 punti il divario tra la coppia di testa e l’agguerrito gruppone degli inseguitori.
Sarà da questa invidiabile situazione di classifica, che la prossima settimana L’Argine ospiterà al PalaBaracca il fanalino di coda Valdagno. L’obiettivo è quello di continuare a vivere da protagonisti questa straordinaria stagione sportiva.

Coach Magagnoli (Lavasplendor Marano):
“Partita molto intensa da entrambe le parti, primi quarti equilibrati ma al rientro dagli spogliatoi Marano piazza un 12-4 che sembra indirizzare il match! Niente vero, Argine pareggia ed è overtime… Si segna pochissimo ma i verdi vicentini riescono a mettere un canestro in più! E’ un periodo veramente strano, come con i Roosters, arrivati avanti di 7-8 punti invece che chiudere la partita ci rilassiamo, un problema mentale da risolvere al più presto!”