UISP PD Commento alla partita

AUTORE: alebestiale

L’epilogo del campionato interprovinciale UISP (PD-RO-VE) assomiglia ad un’avvincente commedia in due atti: il primo con gara3 dell’infinita e spettacolare disfida tra l’Euganea ed il San Precario, il secondo in cui il DrinkTeam aponense ed il Chioggia si sfidano per la vittoria finale.
Si comincia quindi venerdì 15 maggio, quando, complice le bizze del calendario, proprio alla vigilia della finalissima si affrontano per la quinta volta quest’anno gli Euganei ed i Precari, sul campo dei secondi, dopo due avvincenti match di regolar season favorevoli alla compagine antirazzista patavina ed altrettanti incontri di playoff in cui salta completamente il fattore campo a favore di uno spettacolo avvincente degno del miglior thriller d’autore.
Anche gara3 non si discosta dal consueto canovaccio narrativo ed infatti le squadre si confrontano a viso aperto con intensità agonistica elevata ma sempre entro i limiti e rispetto del valore sportivo e dell’avversario.
Fenomenale come sempre la cornice di pubblico, con i supporter del Sanprecario che mettono in scena la solita inimitabile cornice di siparietti, canti e inni a favore dei loro beniamini. Tifo solo pro e mai contro, tanto di cappello. Anche i supporter Euganei non sono da meno per intensità e carica che trasmettono ai propri beniamini, a dir poco eccezionali con nonna Pizzella addirittura superlativa.
Tra il numeroso pubblico vengono immediatamente individuate dalle due squadre impegnate sul campo alcuni “agenti in missione” del Chioggia, i quali spettatori ovviamente interessati all’esito della partita; in funzione della finalissima programmata l’indomani riempiono pagine e pagine di appunti sulle diverse tattiche, schemi e strategie degli antagonisti in opera, stilando analisi che elaborate dal proprio staff tecnico sarebbero servite per avvantaggiarsi sotto il profilo tecnico in finale dove già avrebbero potuto disporre di un vantaggio fisico per aver potuto recuperare adeguatamente le fatiche della propria serie rispetto all’uno-due consecutivo dei patavini.
Ma è il campo che racconta sempre la storia più bella, detto dello scontro a viso aperto, lnel dettaglio: mister Bosisio del San Precario, il “Run and Gun” che ha imperversato in gara due scrivendo alla fine ben 52 punti a referto e stoppato le velleità Euganee di chiudere la serie sul 2 a 0, viene affidato alle attenti ed estenuanti cure del duo Alvise e “Gara”.
La premiata ditta francobolla il bomber con un’estenuante difesa “ad personam” al punto da annebbiarne la mira, costringendolo ad “solo” ventello finale, punti segnati quasi esclusivamente nei primi due periodi, ma soprattutto sfiancandolo al punto che dal terzo la fatica è tale da scatenare crampi sul malcapitato talmente forti da limitarne l’efficacia nel gioco.
Alvise già indiscusso capocannoniere del campionato appena le competenze difensive lo consentono, non dimentica la mano calda e scrive la solita doppia cifra, partita “totale”. Il collega “Gara”, pur afflitto anche lui alla fine da crampi, marca un significativo 25 a referto condito da rimbalzi e palle recuperate ed un’intensità da “spiritato” agonista.
Impossibile poi non rilevare la partita “monster” di Damiano. Come fosse la finale di Eurolega la colonna aponense si propone in ogni zona del rettangolo di gioco: attacca, difende, segna, prende rimbalzi, tira, distribuisce assist, prende e restituisce nel confronto fisico, e se alla fine il tabellino ufficiale segna appena un ventello personale, la valutazione complessiva (molto più significativa), va oltre i 40; basta questo dato per lasciare tutti senza parole (quando oltre al fisico, al talento ed alla tecnica c’è anche e soprattutto cervello e cuore non resta che inchinarsi).
Determinante ed insostituibile l’apporto dell’intera squadra, costante per tutta la gara. Ognuno porta il proprio contributo, di punti, intensità, difesa, determinazione ed entusiasmo. Mirco, Ale, Pierpa, “Ferra”, Piero, “Trolly” garantiscono continuità, freschezza con una rotazione costante. E che dire dei giovani d’antan Lorenzo e Livio ? Entrano a quasi freddo, si inseriscono, contrastano avversari che potrebbero essere in alcuni casi addirittura “nipotini” e portano un determinante contributo al risultato finale: semplicemente inossidabili !!! Nota di cronaca, anche il coach in un rigurgito di euforia giovanile veste, anche se per pochi istanti ed a risultato acquisito, mutandoni e canottiera da giocatore facendo la comparsata finale addirittura mettendo a referto due punti che gli garantiranno di poter raccontare ai propri nipoti “io c’ero e ne ho le prove”.
Il punteggio dell’incontro parte da un iniziale parziale a favore del San Precario nel primo periodo, che si trasforma nei successivi tre parziali a favore dell’Euganea in un vantaggio degli aponensi che alla fine fanno proprio l’incontro e conquistano la possibilità di battersi il giorno dopo nella finalissima per il titolo interprovinciale 2014-2015.
Le squadre al termine dell’incontro, pur da opposti stati d’animo, danno vita al consueto riconoscimento del reciproco valore in termini agonistici e sportivi. La qualità dell’incontro, e dell’intera serie a detta dei diversi allenatori presenti, è stata degna di un campionato di categoria superiore. Questa la migliore gratificazione per i protagonisti in campo e promozione per il movimento.
Meno di ventiquattro ore dopo (19 per la precisione), sabato 16 maggio alla palestra di via Lucca, è andata in scena la finalissima del campionato UISP nel confronto tra l’Euganea appunto ed il Chioggia.
Le due compagini nella regolar season avevano dato vita ad un pareggio nel bilancio dei confronti diretti per cui sulla carta l’incontro era aperto ogni risultato possibile.
Se sulla carta si presumeva un equilibrio, le condizioni oggettive di partenza erano alquanto diverse e teoricamente favorevoli al Chioggia che poteva disporre della migliore condizione, avendo avuto a disposizione diversi giorni per smaltire le fatiche della serie con il Conselve, recuperato alcuni elementi infortunati in precedenza e preparato la partita con il dettaglio già descritto. Diversamente, il Team Euganeo partiva con le tossine accumulate nell’avvincente ma sfibrante partita giocata la sera prima. Inoltre, priva di Ricky, non solo seconda bocca di fuoco, ma anche arma tattica della squadra, e con un’età media per cui l’incontro poteva benissimo essere inscritto in una tipica sfida padri contro figli di fine stagione.
Cornice di pubblico veramente entusiasmante, preambolo alla partita con presentazione in stile NBA ed un’organizzazione dell’evento di cui va riconosciuto il grande merito del Comitato UISP patavino.
L’incontro ha inizio con la compagine del Chioggia che adotta una tattica di quasi esclusivo contenimento del tabù Brigo, con raddoppi e anche più, praticamente sistematici, associato ad un gioco fisico ed aggressivo anche superiore agli standard consueti. Tale scelta tattica, inopinatamente (per loro), li porta a quasi disinteressarsi del resto della compagine aponense ed a caricarsi di falli che graveranno al momento fatidico dell’incontro.
L’Euganea per contro sceglie l’unica tattica possibile viste le condizioni di partenza: sfrutta le capacità e l’intelligenza tattica di Damiano che attira su di se ogni attenzione degli avversari, liberando i compagni di squadra, i quali, alternandosi in una rotazione vorticosa per limitare gli effetti della stanchezza, portano costante acqua al mulino euganeo e sfornano una prestazione di tecnica, intensità e logica.
La tattica univoca di controllo su un unico giocatore aponense, fa dimenticare al collettivo chioggiotto che il collettivo euganeo dispone di altre significative risorse: il capocannoniere Pizzella marca la solita doppia cifra chiudendo in perfetta media punti, una vecchia conoscenza del confronto, lo strepitoso “Garon” già conosciuto dal Chioggia addirittura nel girone d’andata, ripete la partita “globalmonster” della sera precedente, “Ferra” sgancia precisi e puntuali missili al momento opportuno, il “giovine” Livio nel fiore degli anta (più 60 che 50), non si lascia pregare e con praterie disponibili e falli subiti realizza una bomba da distanza siderale e una precisa serie di tiri liberi. Ma come dimenticare l’apporto del folletto Bottaro che oltre ad animare il pubblicocon uno show personale, nel confronto agonistico ricco di funamboliche iniziative costringe gli avversari a “curarlo” con attenzioni particolari che si traducono in ben sei falli subiti con conseguenti numerosi ruzzoloni che hanno come unica conseguenza di rendere pulito e splendente praticamente ogni angolo del terreno di gioco.
Ale, Pierpa, Trolly, Piero e Mirco danno forza e continuità alle azioni gioco euganee, sostenendo con tenacia e attenzione l’impegno ed il contrasto della veemenza agonistica avversaria, semplicemente “stoici”.
Quando il Chioggia, sfiancato dalla resistenza dei termali e dal peso dei falli cumulati, riduce l’aggressività e distribuisce la difesa sul collettivo avversario, è Damiano a caricarsi il peso dell’attacco mettendo a referto una doppia cifra nel solo ultimo quarto.
Il punteggio in sostanziale equilibrio nei primi tre periodi, conclusi con un bilancio di due a uno per l’Euganea, si definisce in maniera inequivocabile nel quarto a favore degli arzilli “corsari” aponensi che mettono il sigillo definitivo sull’incontro e sul campionato.
Al termine grande festa e cerimonia di premiazione per tutti con l’inarrivabile ed inossidabile Leonardo “Leo” Busca che consegna nelle mani del capitan-coach Euganeo l’ambito trofeo.
Straordinaria annata quella dell’Euganea, matricola terribile e giovanilmente attempata (o diversamente giovane che dir si voglia). Nata quasi per caso a settembre 2014 e allo stesso modo approdata al campionato UISP con la leggerezza di chi non ha nulla da chiedere o dimostrare. Alcuni insperati successi hanno fatto crescere nel gruppo la consapevolezza che qualcosa in più di un sano divertimento forse si poteva raggiungere. In effetti con un pizzico di determinazione è stato agguantato l’ultimo posto disponibile per i playoff, superando nel rush finale compagini certamente strutturate ed altrettanto meritevoli. Infine, il piccolo capolavoro: il brutto anatroccolo si trasforma in cigno e le vittime sacrificali in corsari all’arrembaggio. Il DrinkTeam rovescia ogni pronostico e fattore campo e si aggiudica il campionato; un sogno all’inizio neanche lontanamente ipotizzabile. Ed ora alla gioiosa combriccola di baskettari aponensi non resta che ristorare le stanche membra nell’accogliente stazione termale di Montecatini per suggellare una stagione straordinaria. Per quanto riguarda lo spirito vista l’annata non sembra necessario alcun ristoro, non a caso siamo il DrinkTeam.
Un grazie a tutti: al gruppo, agli avversari ed uno particolare alla UISP (organizzatori e arbitri), e se ci sarà la possibilità un arrivederci al prossimo anno.
Ciao a tutti

UISP Chioggia-Euganea Abano 62-75

91527344147

915181914132128

1o arbitro: Magosso Luca di Costa di Rovigo (RO)    Voto: 8.0*   (2 votanti)