U17 Elite U17- Senza parole

AUTORE: Misca

IO L’HO VISTA COSÌ 2014-15
Cronaca semiseria delle partite della Pallacanestro Spinea nel Campionato Elite Under 17 Maschile
8/2/15 Nona giornata del girone di ritorno
Con oggi va in scena l’ultima partita del girone di qualificazione. Non avendo più da tempo aspettative per poter raggiungere una posizione che ci permettesse di accedere alla seconda fase di eccellenza, ci apprestiamo oggi ad incontrare i ragazzi di Mortise per vedere se riusciamo a raggranellare qualche punticino che potrebbe tornare utile in una probabile classifica valida per il Trofeo di Campione Province Venete (seconda fase).
La partenza non è delle migliori non causa nostra ma dei ”grigi” che si mettono a fischiare tutto, anche le intenzioni. Va bene, ci stà nella speranza che poi venga utilizzato lo stesso metro (alla fine poi scopriremo che non sarà così).
Non riusciamo ad ingranare e cadiamo subito in balia della squadra avversaria che, in assenza di lunghi, predilige il gioco rapido e veloce e noi non riusciamo a contrastarli. In attacco poi facciamo fatica ad alimentare i lunghi perché ci perdiamo in macchinose operazioni che consentono ai difensori di chiudere gli spazi. A metà del quarto siamo già sotto di 10. Prima reazione d’orgoglio della squadra e con gioco corale e rapidità di esecuzione riusciamo quasi ad impattare il punteggio alla fine del quarto.
Nel secondo inizia una lenta e inesorabile caduta delle prestazioni con annesso pennichella pomeridiana. Gli unici che rimangono all’erta sono i Supporters che cominciano a lamentarsi per le decisioni arbitrali.
A nulla valgono gli strilli del Coach per cercar di dar la sveglia e ritorniamo, prima del riposo lungo a -11. Alla ripresa continuiamo a soffrire e sprofondiamo sempre più giù. Per complicarci ulteriormente la vita provvediamo a fare un’infinità di falli che a lungo andare, oltre che sul piano numerico del punteggio, portano ad un spropositato aumento dei giocatori che devono uscire anzitempo dal campo (alla fine saranno ben 5 ossia metà squadra). Con quei pochi rimasti cerchiamo di rifarci sotto e tra la fine del 3° ed il 4° riusciamo in qualche modo a rifarci sotto ed a contenere lo scarto finale.
A dir la verità sono rimasto senza parole per quello che ho visto e ho dovuto sforzarmi non poco per scrivere queste righe in quanto lo spettacolo di domenica è stato ………….
Ho visto cose (qualcuno aggiungerebbe “…che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,……);
• arbitri che fischiano falli di dubbia realtà da distanze siderali prevaricando sul collega posizionato a un metro dal fattaccio e creandogli dubbi esistenziali;
• giocatori che si tuffano letteralmente addosso all’avversario che lo ha “bruciato” sul primo passo per poterlo bloccare prima che vada a canestro e al fischio dell’arbitro giurare che era appena arrivato e non sapeva perché se la prendesse con lui;
• giocatori prendersela con la tifoseria ospite perché troppo rumorosi (a dir la verità non ce l’avevamo con lui ma guardacaso con i “grigi”) durante l’esecuzione dei tiri liberi;
• supporters che cercano di convincere in ogni modo i “grigi” della valenza della loro presenza in quei luoghi mentre fuori splendeva un tiepido sole inneggiante alla primavera prossima futura;
• presidenti disconoscere i Supporters a lungo coccolati dichiarando “…e stà volta a multa ve’ea meto in conto!”;
• una squadra giocare con gli avversari come il gatto col topo: accelerare, prendere respiro lasciando agli altri la convinzione di poter recuperare, ripartire di nuovo per poi rallentare ancora mantenendo sempre le redini della partita.
Comunque pensandoci bene dove si possono trovare tutti questi elementi tragicomici se non in un campo da basket con la nostra squadra che gioca?
Yes, I love this game (anche se a volte mi ritrovo il fegato in fiamme).

Pro Pace CRM Mortise-Pallacanestro Spinea 84-79

212050396354

2120291913152125