U17 Elite – IO L’HO VISTA COSÌ

AUTORE: Misca

Cronaca semiseria delle partite della Pallacanestro Spinea nel Campionato Elite Under 17 Maschile
U17- Asfaltatura incompleta
25/1/15 Settima giornata del girone di ritorno
Con oggi i ragazzi di opitergini completano il lavoro iniziato nella partita di andata e stendono la seconda passata del manto di catrame sopra i nostri ragazzi. Il lavoro però non si presenta perfetto a causa di alcune buche procurate dalla direzione arbitrale che (a mio personale parere e non me ne voglia Luca) per ¾ della partita si dimentica di sanzionare gli eccessi del gioco “maschio” (leggasi le spinte alle spalle, le trattenute sotto canestro e le varie sbracciate in penetrazione). Solamente nel terzo tempo sembrava che il trend fosse terminato e fosse stato applicato correttamente il regolamento; infatti la squadra avversaria è andata in bonus dopo 5’ e noi, potendocela giocare alla quasi-pari, siamo riusciti a tener botta ed a impattare il punteggio del quarto. Poi inspiegabilmente è tornato tutto come prima (non è che avessimo avuto le forze e la capacità per ribaltare la gara ma almeno potevamo giocare a basket e non a quasi-rugby) soltanto con la variante che hanno cercato di compensare il perdurare degli errori con pacchiani fischi contro gli avversari per mitigare le colpe.
Lasciando perdere le sterili polemiche la realtà è che le uniche cose rilevanti e degna di nota sono state la direzione arbitrale un po’discutibile (mi sono fatto prendere un po’ la mano nella descrizione dell’operato arbitrale che obiettivamente non era tanto al di sotto della media ma che ha lasciato giocare molto senza saper però calmierare gli eccessi) e che abbiamo incontrato una squadra ben preparata e meritevole della posizione che occupa in classifica.
Per il resto, dato che la partita è stata quasi a senso unico, dovrei parlare delle stesse carenze nel nostro gioco dette e ridette più volte (le ho imparate persino io a forza di sentirle dal Coach):
• in attacco è chi deve ricevere palla che deve dettare il passaggio e non nascondersi dietro l’avversario perché così facendo mette in crisi il portatore di palla;
• in difesa prima di pensare a prendere la palla al rimbalzo bisogna convincere l’avversario, con le buone o con le cattive, ad uscire dal pitturato
• se gli avversari portano pressing sul portatore di palla primo non bisogna chiudere il palleggio poi gli altri, vedendo la situazione, devono farsi vedere e andare in aiuto
• se l’attacco avviene sul fondo prima cosa da fare è andare a mettere un piede fuori dalla linea per chiudere il passaggio all’avversario
Comunque con una squadra tosta come quella di ieri, senza nulla togliere all’impegno profuso dai ragazzi in campo, anche se avessimo eseguito alla lettera i dettami del Coach avremmo dovuto aver bisogno di tutte le forze disponibili, che invece in buona parte sono parcheggiate in infermeria, e di un tank di ossigeno per correre e cercare di contrastare almeno i tiri dalla lunga distanza (sono risultati ben 8) e per poter avere la lucidità necessaria a scardinare una difesa avversaria ottimamente disposta.